Via la segnaletica: calano gli incidenti !
Nella città tedesca di Bohmte, in Bassa Sassonia, è in atto una rivoluzione stradale: è stato completamente liberalizzato il traffico con l’ abolizione quasi totale della segnaletica stradale; strisce pedonali, cartelli, semafori non hanno più senso per gli abitanti di questa cittadina. Non esistono più nemmeno i marciapiedi. No, non è l’effetto di un bombardamento
Nella città tedesca di Bohmte, in Bassa Sassonia, è in atto una rivoluzione stradale: è stato completamente liberalizzato il traffico con l’ abolizione quasi totale della segnaletica stradale; strisce pedonali, cartelli, semafori non hanno più senso per gli abitanti di questa cittadina. Non esistono più nemmeno i marciapiedi. No, non è l’effetto di un bombardamento ma la precisa volontà degli amministratori locali che hanno sovvertito completamente le regole del codice stradale con un fine che, nella sua apparente paradossalità, appare ben determinato: ridurre gli incidenti.
L’idea è di un esperto del traffico olandese, Hans Monderman, che per vent’anni si è battuto per dimostrare l’inutilità della segnaletica stradale. Le sue tesi sono basate su un concetto relativamente elementare: le strade per essere più sicure devono essere più pericolose. Sembra un controsenso, ma per l’esperto olandese è invece una innegabile verità: gli automobilisti, disorientati dalla mancanza di segnaletica, tendono ad essere più prudenti e attenti, con il risultato di fare meno incidenti; e, dopo un periodo di assuefazione, pare che l’esperimento stia avendo molto successo tra la popolazione entusiasta degli apparentemente sbalorditivi risultati.
Questa “filosofia della strada”, già sperimentata con successo in alcune città olandesi verso la metà degli anni 80, è stata inglobata nel piano europeo Shared Space a cui partecipano sette comuni di Germania, Belgio, Olanda, Danimarca e Gran Bretagna. Con l’eliminazione progressiva e quasi totale di segnali, strisce e isole perdonali, sono rimasti solo alcuni indispensabile accorgimenti visivi per i guidatori: una fila di pietre bianche scanalate per delimitare i bordi stradali (per la verità un po’ ancestrale perlomeno a livello architettonico) per aiutare i non vedenti; la precedenza a destra e un cartello rosso e blu che simboleggia l’inizio della zona a traffico libero.
Nonostante qualcuno sia stia ancora abituando al sistema, gli automobilisti, i maggiori interessati, sono decisamente soddisfatti per la decisione presa dagli amministratori locali. E le statistiche confermano che da maggio, con l’avvio del progetto, non vi sono stati più incidenti.
Via | Quattroruote