Alfa Romeo Stelvio: prova su strada del 2.2 Turbo Diesel 210 CV Q4 [Video]
Il primo SUV Alfa Romeo è tutto da guidare. Le nostre impressioni sulla versione spinta dal 2.2 a gasolio da 210 CV e trazione Q4.
La rinascita di Alfa Romeo passa per 2 modelli dal nome evocativo che hanno restituito al brand del Biscione il ruolo da protagonista sulla scena internazionale: Giulia e Stelvio. La prima un doveroso omaggio ai 107 anni di storia della Casa, la seconda perchè oggi è impensabile fare a meno di una sport utility.
Ma il primo SUV di Arese non poteva essere certo banale e offrire solo spazio e comfort. Doveva possedere nel DNA la guidabilità Alfa Romeo ed essere divertente come una berlina, come la Giulia se vogliamo, che si può fregiare del titolo di migliore berlina al mondo del 2017 in termini di handling, assegnatole da Motor Trend.
La Stelvio nasce per divertire, lo si capisce già dal nome che richiama il valico alpino più alto d’Italia, nonché una delle strade più belle da percorrere sia in auto che in moto con i suoi 48 tornanti. Se ti chiami in quel modo e la concorrenza si chiama Porsche Macan, Jaguar F-Pace, BMW X3 o Mercedes GLC, le curve devono essere per forza il tuo terreno di caccia.
Riesce nel suo intento? La Stelvio Quadrifoglio, il SUV più veloce del mondo al Nurburgring, che abbiamo avuto modo di provare nel nostro primo contatto a Dubai, sicuramente si. Forse leggermente meno la versione 2.2 Turbo Diesel da 210 CV abbinato alla trazione Q4 e al cambio automatico ZF 8 rapporti della nostra prova su strada, ma la missione di replicare la guidabilità della Giulia su una vettura con una altezza da terra cresciuta di 65 mm, è certamente riuscita.
Il prezzo dell’Alfa Romeo Stelvio 2.2 Turbo Diesel AT8 Q4 210 CV in allestimento Executive da noi provata è di 55.100 euro.
Alfa Romeo Stelvio: come è fatta
Le affinità stilistiche con la berlina sono evidenti nel muso dalla sezione verticale leggermente più ampia, che però non incide negativamente sul profilo dinamico della Stelvio, a cui contribuisce la coda rastremata con il doppio scarico cromato in bell’evidenza. Il risultato è un Suv slanciato, subito identificabile grazie allo storico trilobo, con i gruppi ottici Giulia Style all’estremità, che al primo sguardo appare più compatto rispetto alle misure indicate: 4687 mm di lunghezza, larga 1903 ed alta 1671. Il passo è lo stesso della berlina: 2818 mm, il più lungo della categoria. La fiancata è scolpita e muscolosa, la linea di cintura alta e i passaruota pronunciati.
La linea del tetto che scende progressivamente verso il posteriore in stile coupè sprizza dinamismo, certificato dal CX di 0,30, orgogliosamente rivendicato da Alfa Romeo come il migliore della categoria. Oltre all’ultraleggero pianale Giorgio opportunamente modificato, dalla berlina è stato ereditato anche lo schema delle sospensioni che prevede quadrilatero alto all’anteriore e multilink al posteriore, leggermente riviste per contenere il rollio innescato dalla maggiore altezza dal suolo.
Le affinità con la Giulia proseguono negli interni per quanto concerne design e materiali utilizzati, ma sono le sensazioni ad essere differenti, date dall’ariosità dell’abitacolo e dalla seduta rialzata di ben 19 centimetri. C’è più spazio sopratutto nella zona posteriore per i passeggeri, mentre il bagagliaio con apertura elettrica di serie fa segnare 525 litri.
L’esemplare che avevamo a disposizione era basato sull’allestimento Executive, che include sedili riscaldabili rivestiti in pelle e regolabili elettronicamente, pedaliera in acciaio e cerchi da 19 pollici. Nel cruscotto troviamo tachimetro e contagiri a lancetta separati dal display da 7”, mentre al centro della plancia è ben integrato il monitor da 8,8” con sistema Alfa Connect Nav, con Radio, Navigatore 3D, Mp3, Aux-in e Bluetooth. Non sono presenti Apple Car Play ed Android Auto, previsti invece dal M.Y. 2018.
In un insieme da premium, stonano le finiture nel tunnel centrale sui selettori circolari vicino al cambio e il rivestimento plastico del piantone. Anche a livello di tecnologia si notano alcune mancanze rispetto alla concorrenza, come l’head up display, fari a Led e Park Assist. Inoltre, la visuale sul retro non è ottimale per via del lunotto inclinato, e la retrocamera non compensa adeguatamente per via della risoluzione troppo bassa.
Alfa Romeo Stelvio: come va
Se non fosse per la posizione di guida rialzata, basterebbero pochi metri per dimenticarsi di essere a bordo di un’auto lunga quasi 5 metri che pesa 1750 Kg. Al contrario di molte concorrenti, la modalità di guida selezionata incide drasticamente sul comportamento della vettura: in Advanced efficiency si ottiene una risposta morbida dal 4 cilindri 2.2 turbo diesel da 210 cavalli, perfetta per contenere i consumi in città, dove la Stelvio si disimpegna bene grazie per reattività ma è penalizzata dall’ampio diametro di sterzata. Le sospensioni smorzano bene le asperità e il motore praticamente non si sente. Guidando attenti il consumo registrato è stato di 12,6 Km al litro.
Ma ovviamente è fuori dagli ingombri cittadini che la Stelvio dal il meglio, naturalmente col selettore spostato su Dynamic, che rende la risposta fulminea ai bassi e lo sterzo tanto diretto e preciso da esaltare anche la guida più sportiva. Nel misto ci si può divertire con le grosse palette in alluminio al volante (in opzione a € 300), contando sulla risposta fluida e rapidissima dell’automatico ZF 8 rapporti e sulla discreta prontezza del motore quando si schiaccia sul pedale. Il 2.2 turbo diesel non ha lo stesso allungo vigoroso del V6, ma è sempre in tiro con i suoi 470 Nm di coppia a 1750 giri.
L’accoppiata sospensioni-sterzo è eccellente, solo forzando molto si avverte un leggero rollio, ma la Stelvio non esce mai dalla traiettoria impostata. Viaggia sui binari. Senza badare molto al risparmio, il consumo registrato nell’extraurbano è stato di 16,1 Km/l.
Il sistema Q4 gestisce in autonomia la trazione, in condizioni normali completamente ripartita al posteriore. Quando si perde aderenza il sistema ridistribuisce la trazione sugli assi, trasferendo fino al 60% della coppia all’anteriore. L’ottima distribuzione dei pesi – 52% davanti, 48% dietro – fa il resto. L’Alfa Romeo Stelvio si è dimostrata efficace in tutte le condizioni di guida: è un’auto semplice da portare, un riferimento della sua categoria per agilità, dinamismo e tenuta di strada.
La dotazione di serie della Stelvio prevede fari bixeno, i sensori di prossimità con retrocamera e frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni. Il navigatore è di serie, ma manca la connettività a internet e i protocolli Apple Car Play ed Android Auto saranno inclusi nel corso di quest’anno. Il prezzo dell’Alfa Romeo Stelvio 2.2 Turbo Diesel AT8 Q4 210 CV in allestimento Executive è di 55.100 euro.
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Alfa Romeo Stelvio: scheda tecnica
Dimensioni:
Lunghezza: 469 cm
Larghezza: 190 cm
Altezza: 167 cm
Passo: 282 cm
Numero porte: 5
Bagagliaio: 525 l.
Serbatoio: 58 litri
Massa in ordine di marcia: 1.750 kg
Motore
Cilindrata: 2.143 cc
Alimentazione: Diesel
Potenza max/regime: 154 KW (210 CV) 3.750 giri/min
Coppia massima: 470 Nm
Trazione:Integrale
Cambio: Automatico Sequenziale ZF 8 rapporti
Prestazioni:
Velocità max: 215 km/h
Accelerazione 0-100km/h: 6,6 secondi
Omologazione: Euro 6
Consumi:
Urbano: 6 l/100 km
Extraurbano: 4 l/100 km
Misto: 5 l/100 km
Alfa Romeo Stelvio: Listino
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