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Formula E: a Roma fervono i preparativi

Iniziati da qualche giorno i lavori di allestimento della pista con le tribune e le delimitazioni di sicurezza all’EUR per l’E-Prix di Roma.

Iniziati da qualche giorno i lavori di allestimento della pista con le tribune e le delimitazioni di sicurezza all’EUR per l’E-Prix di Roma. Preceduti nei giorni scorsi dall’installazione della tribuna in via Stendhal e dal rifacimento del manto stradale in alcune zone che lo richiedevano, compresi alcuni tratti di sampietrini, i lavori si svolgono principalmente in orario notturno. Per non creare disagi ai residenti, le limitazioni e le chiusure al traffico, insieme ai divieti di sosta sono stati organizzati secondo uno schema pubblicato sul sito ufficiale della Formula E.

Il tracciato dell’E-Prix di Roma misura 2.847 metri, è il secondo più lungo della stagione, conta ben 21 curve e percorre via Cristoforo Colombo dove è posizionata la linea di partenza. Passata piazza Guglielmo Marconi affronta la prima curva secca verso sinistra. Una seconda curva a 90 gradi fra il Palazzo della Scienza Universale e la Nuvola di Fuksas, per procedere poi per una zona unita da un tratto misto nei pressi del Palazzo dei Congressi, dove si trovano la pit-lane e la linea del traguardo.

Successivamente le monoposto affronteranno la parte più veloce del percorso, quella che passa per viale dell’Arte e viale dell’Artigianato, gira a 90 gradi verso sinistra e prosegue, dopo un breve rettilineo, su via delle Tre Fontane, con un curvone in salita a destra su viale dell’Agricoltura e via Ciro il Grande. Svolta secca verso sinistra, lasciando alle spalle il palazzo della Civiltà del Lavoro lungo l’omonimo viale. Il tracciato poi prende nuovamente la Cristoforo Colombo che viene imboccata verso destra. Ultimi metri con una variante che scorre a fianco dell’obelisco di piazza Guglielmo Marconi e torna alla linea del via.

Un evento storico per la Città Eterna a ben 67 anni dall’ultima edizione del Gran Premio di Roma del 1951 disputato sul circuito cittadino delle Terme di Caracalla. Molti i curiosi che, hanno approfittato del sole della domenica mattina e si sono riversati nel “cantiere” della pista romana, in tanti hanno girato con le loro auto saggiando le condizioni dell’asfalto e la bontà delle curve.

Umarell in movimento, fomentati dall’evento e pronti a dire il giorno dopo la gara:

“Ao, quella curva l’avevo fatta mejo io co’ la maghina mia…”

Grandissimi…

Foto di Stefano Morgia

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