Superberline a confronto: la Jaguar XF SV8 batte Mercedes E550, BMW 550i e Audi A6 4.2 V8
Sarebbe scorretto dire che dalla prova di edmunds è uscito un chiaro sconfitto, perchè il livello di queste quattro supercar è talmente elevato da rendere le differenze minime e relative più alle inclinazioni personali che non a un vero e proprio limite dell’una o dell’altra.Tuttavia, fatta questa premessa, diciamo che secondo i nostri colleghi americani,
Sarebbe scorretto dire che dalla prova di edmunds è uscito un chiaro sconfitto, perchè il livello di queste quattro supercar è talmente elevato da rendere le differenze minime e relative più alle inclinazioni personali che non a un vero e proprio limite dell’una o dell’altra.
Tuttavia, fatta questa premessa, diciamo che secondo i nostri colleghi americani, la Jaguar XF ha messo in riga le inattaccabili rivali tedesche Audi A6 4.2 V8, BMW 550i e Mercedes E550 (commercializzata in Europa come E500).
In coda al gruppo, l’Audi non ha potuto fare meglio a causa dell’assetto troppo rigido e del comparto motore-cambio non all’altezza delle rivali in termini di potenza e prestazioni: sullo 0-60 miglia ad esempio, l’A6 ha rimediato la bellezza di 1,2 secondi dalla più potente Mercedes. Notevoli pregi, per contro, il prezzo più basso del lotto e la sicurezza di marcia garantita dalla trazione quattro e dalla generosa gommatura, oltre alla “solita”, elevatissima qualità degli interni.
Gradino più basso del podio per Mercedes: la Classe E è risultata indiscutibilmente la più veloce in accelerazione, grazie ai 388 CV del 5.5 V8 e all’eccellente 7G-Tronic, ed ha battuto le rivali anche in termini di comfort di marcia. Purtroppo, la taratura eccessivamente morbida delle sospensioni l’ha penalizzata nell’handling, dove è risultata la più lenta del lotto. Anche per lei interni ottimi per la qualità, ma troppo “classici” nel design.
Al secondo posto la BMW, l’unica dotata di cambio manuale: come da pronostico, la serie 5 ha colpito per le qualità stradali, ma per ottenere gli ottimi risultati dinamici è stato sacrificato l’assetto, troppo rigido per la guida di tutti i giorni. Dentro, qualità elevata, ma stile decisamente dimesso.
E arriviamo alla vincitrice a sorpresa, la Jaguar: l’inglese ha fatto meglio della BMW sullo slalom ed è stata staccata di soli 2 decimi dalla Mercedes in accelerazione, ma ha soddisfatto più di queste per l’equilibrio complessivo tra esigenze di comfort e di sportività. L’abitacolo colpisce per le soluzioni “scenografiche”, decisamente meno per alcuni dettagli di finitura e per la qualità di qualche materiale.