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La seconda vita della Fiat Multipla

Lo scorso anno Fiat siglò un accordo con la Zotye, casa automobilistica cinese praticamente sconosciuta al grande pubblico. Il protocollo d’intesa non era una classica joint-venture, ma prevedeva la cessione dei diritti di produzione di vecchi modelli della casa torinese, che sarebbero stati realizzati proprio dalla succitata casa nel territorio della Repubblica Popolare.Il primo modello


Lo scorso anno Fiat siglò un accordo con la Zotye, casa automobilistica cinese praticamente sconosciuta al grande pubblico. Il protocollo d’intesa non era una classica joint-venture, ma prevedeva la cessione dei diritti di produzione di vecchi modelli della casa torinese, che sarebbero stati realizzati proprio dalla succitata casa nel territorio della Repubblica Popolare.

Il primo modello a risorgere, come vedete in queste curiose foto pubblicate dai nostri colleghi di ChinaCarTimes, è la Multipla, una delle creazioni più controverse (si può dire “brutte”?) nella secolare storia della casa torinese, figlia di quella dirigenza che governò Fiat negli anni immediatamente precedenti la sua crisi più grave di sempre.

Il modello riesumato con il marchio Zotye, non porterà il “glorioso” nome della sua gemella italiana, ma sarà contraddistinto dalla lunga sigla alfanumerica che vedete nell’ultima foto. Allo stesso modo del nome, nemmeno i motori saranno gli stessi della monovolume italiana, ma ancora non è nota la loro provenienza.

La seconda vita della Fiat Multipla

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