Porsche Cayenne GTS: la prova del Times a cura di Jeremy Clarkson
“Se vi andasse di girare il Nürburgring in nove minuti, con questa Cayenne GTS lo potete fare. Se vi dovesse capitare un faccia a faccia contro un carrarmato Challenger da 50 tonnellate, la vostra Cayenne non ne uscirebbe in pezzi. Ma se abitate a Londra e cercate un’auto abbastanza comoda per cinque persone, questa Porsche
“Se vi andasse di girare il Nürburgring in nove minuti, con questa Cayenne GTS lo potete fare. Se vi dovesse capitare un faccia a faccia contro un carrarmato Challenger da 50 tonnellate, la vostra Cayenne non ne uscirebbe in pezzi. Ma se abitate a Londra e cercate un’auto abbastanza comoda per cinque persone, questa Porsche non ha speranze. No, dico sul serio. E come se non bastasse adesso non è nemmeno la benvenuta.”
Anche stavolta Clarkson introduce la prova della Cayenne GTS alla sua maniera, sulla consueta colonna automobilistica del Times. E lo fa senza risparmiare il sindaco di Londra, artefice di un piano anti-inquinamento (ma soprattutto rimpingua-casse) che punta dritto a scoraggiare l’acquisto di auto di grossa cilindrata. Londra oggi è piena di cartelli con l’orgogliosa dicitura “low-emission zone”, ma “rispetto a tutti i furgoni che hanno mandato in giro a piantarli e rispetto alle emissioni uscite dalle fabbriche che li hanno prodotti, una Cayenne è semplicemente un problema inesistente”.
Detto ciò, tuttavia, Jeremy parla della “peggior prova della sua vita”, sottolineando come avrebbe preferito andarsene in giro carponi. Il problema più grave è costituito dalle dimensioni del mezzo, un lato che accomuna la Cayenne a tutti i SUV più grandi. Impossibile passare nelle strade più strette, con le macchine ferme su ambedue i lati, ma soprattutto impensabile parcheggiare. Ma in questo caso c’è da aggiunge la scomodità di un veicolo tanto rigido da farti rimpiangere ogni caditoia, rotaia o dosso su cui passi.
“Chiedo scusa in anticipo, ma per me uno che si compra una macchina sapendo che è troppo grossa per lo spazio a sua disposizione, è sicuramente un cretino. Pensate a quante cose si possono fare nel tempo perso a girare senza senso attorno all’isolato” continua Jeremy.
Tornando all’argomento della prova, la Cayenne GTS, una volta lontano dai centri urbani fa davvero paura per le sue qualità dinamiche. Non solo per la categoria dei SUV, in cui fissa dei nuovi parametri di riferimento, in termini di agilità, ma anche in senso assoluto. Sembrerà una bestemmia, ma la Cayenne GTS è al livello di molte costose sportive sul piano della guida. Lodevole anche la voce del 4.8 V8, dotato ora dell’iniezione diretta e di 405 CV, che soprattutto in modalità “sport” si fanno sentire tutti.
Al di là delle lodi agli ingegneri che l’hanno realizzata, al di là delle qualità dinamiche inaspettate, Jeremy continua a dire che lui non comprerebbe mai questo modello, il cui look ha sempre suscitato accese discussioni: “Continuo a preferire le Range Rover. Non vanno nemmeno la metà sul Nürburgring, in città hanno gli stessi identici problemi della Cayenne, ma almeno quando le guardi non ti vengono le forze di stomaco”.