Mazda presenta i nuovi benzina a iniezione diretta
Novità da Mazda per quanto riguarda i motori: la casa ha presentato ieri la sua nuova gamma di propulsori ad iniezione diretta di benzina, chiamati DISI (Direct Injection Spark Ignition), che promettono migliori prestazioni e consumi ridotti, anche grazie al sistema di azionamento variabile delle valvole, sia di aspirazione che di scarico.Il paragone tra l’attuale
Novità da Mazda per quanto riguarda i motori: la casa ha presentato ieri la sua nuova gamma di propulsori ad iniezione diretta di benzina, chiamati DISI (Direct Injection Spark Ignition), che promettono migliori prestazioni e consumi ridotti, anche grazie al sistema di azionamento variabile delle valvole, sia di aspirazione che di scarico.
Il paragone tra l’attuale due litri che spinge molti modelli della Casa ed il futuro motore ad iniezione diretta parla chiaro: le performance saranno migliori del 15-20% e allo stesso tempo la richiesta di carburante scenderà del 20%, tagliando addirittura di un quinto il consumo attuale.
Stando al comunicato stampa diramato da Mazda, il DISI migliorerà anche sotto altri aspetti allo stesso modo importanti. Le perdite di energia in attriti interni saranno significativamente ridotte e così (ma anche grazie ad altri accorgimenti) l’efficienza termica dell’unità verrà migliorata.
Le soluzioni studiate a questo fine sono il raffreddamento dell’aria introdotta nella camera di combustione -che significa una maggiore densità a parità di volume d’aria- e la nuova forma di quest’ultima che è stata ridisegnata proprio allo scopo di garantire un rendimento specifico superiore ed ovviare ai problemi propri dei propulsori caratterizzati da alti rapporti di compressione.
Nel comunicato c’è inoltre un accenno alla prossima generazione di common-rail, anch’essa in grado di ridurre consumi ed emissioni nell’ordine del 10%, ma soprattutto molto più leggera di tanti diesel attualmente sul mercato, grazie al largo impiego dell’alluminio ed al contenimento delle dimensioni.
I prossimi diesel inoltre adotteranno le cosiddette turbine a doppio stadio, (twin-stage turbocharger) che assicurano una curva di coppia più “piatta” e quindi un’erogazione più graduale e corposa rispetto ad una turbina tradizionale, che non ha il grande pregio di spingere ugualmente a tutte le andature, nonostante gli enormi progressi fatti negli ultimi anni.
Le novità riguarderanno anche il sistema di catalizzazione: vedremo infatti un’idea del tutto simile al Bluetec di Mercedes-Benz: una soluzione acquosa a base di urea che, iniettata nel catalizzatore, neutralizza una grande parte degli ossidi di azoto emessi dai diesel, risolvendo quello che è sempre stato un problema dei motori a nafta.
Via | WindingRoad