Recupero energia anche per la F1
I temi dell’inquinamento e dei consumi sono sempre più sentiti e negli ultimi anni il mondo dell’automobile ha cercato soluzioni che garantissero una riduzione delle emissioni ed il recupero dell’energia. L’esempio noto anche ai non appassionati è la Toyota Prius, che grazie ad un motore elettrico in fase di accelerazione aiuta il benzina, riducendone i
I temi dell’inquinamento e dei consumi sono sempre più sentiti e negli ultimi anni il mondo dell’automobile ha cercato soluzioni che garantissero una riduzione delle emissioni ed il recupero dell’energia. L’esempio noto anche ai non appassionati è la Toyota Prius, che grazie ad un motore elettrico in fase di accelerazione aiuta il benzina, riducendone i consumi, ed in frenata recupera energia ricaricando le batterie.
I sistemi ibridi, malgrado la loro complessità, si stanno diffondendo rapidamente. Molte case anche per una pura questione di immagine stanno dotando o doteranno i loro veicoli di sistemi di questo tipo e anche il circus della F1 si è avvicinato a tali temi, con una soluzione apparentemente più semplice ma altrettanto valida.
Il sistema in questione è denominato KERS, acronimo la cui traduzione sta per sistema di recupero dell’energia cinetica. E donerà alla F1 un’immagine più “pulita”. Vediamo in dettaglio come funziona questo sistema.
In una scatola da 5 Kg è contenuto un CVT (cambio a variazione continua) collegato con un disco che si comporta volano. Durante le fasi di frenata tramite il CVT, che si comporta come un cambio automatico, viene collegato il disco ad uno degli assi delle ruote. In questo modo il disco viene messo in rotazione ed accumula energia, sottraendola alla macchina che decelera.
Quando la frenata termina il KERS viene sganciato, il disco continuerà a ruotare per effetto dell’energia accumulata. Non sono previste batterie per il recupero dell’energia, bensì il pilota potrà decidere quando utilizzare l’energia accumulata nel KERS per ottenere un effetto Push-to-Pass. Che consiste in un aumento, per brevi periodi, della potenza disponibile alle ruote in modo da agevolare il sorpasso. Ovviamente con il passare del tempo l’energia accumulata dal disco decresce, perché per effetto degli attriti diminuisce la sua velocità di rotazione.
La funzione del CVT è assimilabile a quella di una valvola direzionale, nelle fasi di decelerazione fa in modo che l’energia vada dall’auto al disco, il contrario quando il pilota chiede “birra” per un sorpasso.
Da sempre la F1 è il banco di prova delle innovazioni tecnologiche che poi giungono sulle auto di serie, forse tra qualche anno tra gli optional potremmo anche noi scegliere dispositivi come il KERS. Inoltre questa soluzione potrebbe rappresentare una soluzione ai problemi di spettacolo nati negli ultimi anni.
Via | Motor Authority