Fiat: raddoppio della produzione in India da fine 2008
Stando a quanto riporta Reuters, il Gruppo Fiat a partire dalla fine dell’anno raddoppierà la capacità produttiva del suo impianto indiano, allo scopo di soddisfare la crescente domanda del mercato interno e degli altri mercati emergenti. Come avrebbe rivelato Alfredo Altavilla al Salone di New Delhi iniziato in questi giorni, “ci aspettiamo di raggiungere le
Stando a quanto riporta Reuters, il Gruppo Fiat a partire dalla fine dell’anno raddoppierà la capacità produttiva del suo impianto indiano, allo scopo di soddisfare la crescente domanda del mercato interno e degli altri mercati emergenti. Come avrebbe rivelato Alfredo Altavilla al Salone di New Delhi iniziato in questi giorni, “ci aspettiamo di raggiungere le 70.000 unità annue nel 2010.”
“Noi non puntiamo ad un’alta percentuale nel mercato indiano per ora, ma ad essere i migliori nei segmenti in cui siamo presenti” ha proseguito il manager del Gruppo torinese.
Come saprete, Fiat ha da quasi due anni un accordo con il colosso Tata, per la produzione di 100.000 auto e 200.000 motori e trasmissioni all’anno, accordo che diventerà completamente operativo dal mese di aprile.
Al Lingotto stanno programmando un aumento della produzione che porterebbe l’impianto di Ranjangaon a produrre 200.000 auto e 350.000 motori e trasmissioni ogni anno, a partire proprio dal prossimo.
Al momento la presenza della Casa sul mercato indiano è poco più che marginale, con circa 2.000 Palio vendute all’anno, ma ben presto si rafforzerà grazie all’arrivo di altri quattro modelli. Da un lato la Grande Punto e la Linea, che verranno prodotte a Ranjangaon, dall’altro Bravo e 500, importate dall’Europa. La penetrazione in India fa parte di un piano ben più vasto di aggressione ai grandi mercati asiatici come la Cina, dove –come abbiamo avuto modo di scrivere recentemente-, la Fiat si presenterà con la medesima line-up di modelli, 500 esclusa.
Del resto basta riflettere su alcuni dati per avere la misura delle incredibili prospettive che offrono certi paesi in via di sviluppo: in India ad esempio, solo lo 0,8% della popolazione dispone di un’automobile, contro il 30-50% dei paesi industrializzati.
Le previsioni per il 2010 parlano di oltre due milioni di veicoli immatricolati all’anno, due terzi dei quali saranno modelli di piccole dimensioni, proprio il terreno più congeniale a Fiat.