Michelotti Lola – Supercar italo-britannica del 1981
Sembra incredibile che quasi tutti se ne siano ormai dimenticati, ma fino a venti anni fa era vivacemente attiva una importante carrozzeria italiana chiamata Michelotti, che proprio negli anni Novanta ha gettato la spugna per impossibilità di proseguire la produzione di prototipi e l’ingegnerizzazione di auto di serie. A metà strada fra il sogno e
Sembra incredibile che quasi tutti se ne siano ormai dimenticati, ma fino a venti anni fa era vivacemente attiva una importante carrozzeria italiana chiamata Michelotti, che proprio negli anni Novanta ha gettato la spugna per impossibilità di proseguire la produzione di prototipi e l’ingegnerizzazione di auto di serie.
A metà strada fra il sogno e la realtà produttiva si poneva nel 1981 la
Michelotti Lola, nota anche come Ultimo, basata sulla vettura da corsa inglese degli Anni ’60 Lola T70.
L’autentico mostro stradale, oltre a sfoggiare una linea futuribile e molto aerodinamica, vantava prestazioni di valore assoluto con oltre 300 km/h di velocità massima e circa 3 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
Questa Lola Michelotti, commissionata da un ricco appassionato e presentata al Salone di Ginevra 1981, va sì considerata come una concept car, ma comunque marciante e probabilmente capace di raggiungere le prestazioni dichiarate.
Il motore era un V8 Chevrolet di 8.200 cc da 625 CV, mentre la carrozzeria d’acciaio e alluminio vantava una grande superficie vetrata e le estremità anteriore e posteriore in vetroresina rinforzata.