Video: Alfa Romeo 8C Competizione e le emozioni di Andrea
Uno dei vincitori del concorso di Autoblog, che avuto la fortuna di provare in pista la Alfa Romeo 8C Competizione al Motorshow di Bologna, ha realizzato questo bellissimo video. Nel seguito anche le sue impressioni a caldo: grazie Andrea !Non sono mai stato un grande appassionato Alfa Romeo, ma la prova di sabato mi ha
Uno dei vincitori del concorso di Autoblog, che avuto la fortuna di provare in pista la Alfa Romeo 8C Competizione al Motorshow di Bologna, ha realizzato questo bellissimo video. Nel seguito anche le sue impressioni a caldo: grazie Andrea !
Non sono mai stato un grande appassionato Alfa Romeo, ma la prova di sabato mi ha fatto cambiare idea. Innanzitutto devo ringraziare la grande cortesia dello staff di Alfa, che tramite un responsabile mi ha accolto all’ingresso, mi ha condotto allo stand e mi ha dato appuntamento al tardo pomeriggio, ora della prova.
Il padiglione che ospita le case italiane (Fiat, Maserati, Ferrari ed Alfa) è stupendo, anche quelli tedeschi sono ben fatti, ma decisamente troppo austeri, rigorosi. Al contrario, definirei gli italiani come un misto di creatività ed eleganza.
Sono arrivato all’appuntamento fra i primi, così mi hanno permesso di trascorrere l’attesa nell’area privata Alfa Romeo dietro lo stand, con tanto di ‘Alfa Cafe’ e sale d’attesa, perfetti per riposarsi un po’ dallo ‘stress da affollamento’ del Motorshow. La prova della vettura è stata fatta piuttosto tardi (oltre le 17.30) e in tempi molto ristretti, ci hanno spiegato che in pista sono molto fiscali e devono rispettare al minuto lo slot a loro assegnato, per questo i giri concessi a ciascuno sono solo due. L’atmosfera nel paddock 35 è particolare, sembra di stare nell’area box dei circuiti: motorhome, auto da gara, meccanici, pilota Honda con champagne e ragazza ‘piuttosto carina’ al fianco… e chi si aspettava tutto questo ad una fiera?
Ecco che compaiono le tre vetture, due rosse ed una nera (le auto in prova sono solo due ma una 8c resterà pronta in pista in caso di necessità). Il rumore della 8C è forse il migliore che io abbia mai sentito, forse perché non ho mai visto partire una Pagani, forse perché il lavoro allo scarico e alla fasatura delle valvole, ai fini di migliorare il sound, è riuscito in pieno. Le auto effettuano un giro di prova, la giornata è stata piovosa e l’asfalto è ancora bagnato, sento dire che i collaudatori sono più contenti! A noi di Autoblog vengono riservati i primi posti, io filmo quanto possibile a bordo pista, ma vi assicuro che dal video non emerge nemmeno la metà degli scoppi in rilascio prima dell’entrata in curva. La vettura rossa è perfetta, monta cerchi da 19” con il tipico ‘disegno forato’, mentre la nera monta dei 20” a razze simile a quelli delle recenti Ferrari, forse è la prima volta che preferisco quelli più piccoli, perché su questa vettura i cerchi forati sono d’obbligo. Osservo la terza vettura ferma e accesa davanti a me, i gruppi ottici anteriori e posteriori sono degni delle migliori Bmw, i fendinebbia a led anteriori (che purtroppo non risultano in video) degni delle migliori Audi, insomma: a chi crede di avere a che fare con una concept stradale, o chi pensa che queste cose riescano solo ai tedeschi, si sbaglia di grosso. Presenta il tipico design italiano di auto d’altri tempi, qualcuno l’ha definito addirittura ‘milanese’ (gli ‘addetti ai lavori’ mi capiranno). Perfetto l’alloggiamento posteriore per la valigia sagomata; questa sì che è un’auto esclusiva.
E’ il mio turno, mi capita la nera e la cosa non mi da affatto fastidio data la ‘creatività’ dimostrata in precedenza dal pilota. Tutto si svolge in fretta e furia: salgo, il collaudatore mi stringe la mano e una pacca sul vetro posteriore gli indica che può partire, lui parte e io me ne accorgo… Nel primo giro preferisco non filmare e godermi lo spettacolo, non importa se alla terza curva mi rendo conto di non avere la cintura (non riuscivo a trovarla, giuro!); per fortuna a fianco a me siede un pilota fantastico. Incalza le curve come se niente fosse, il posteriore risulta sempre in ‘perfetto sovrasterzo’: ricordatevi le condizioni della pista e la trazione di quest’auto, poi traetene le vostre conclusioni. Nel cambio di direzione è una vera piuma, devo dire che questo è quello che mi ha impressionato di più. Internamente non è affatto rumorosa, se per rumore non intendiamo quello dello stridere dei pneumatici e del poderoso V8, che però non dà affatto fastidio, l’atmosfera è ovattata e si può conversare tranquillamente anche ad alti regimi. Beh, forse non troppo tranquillamente, perché quando ho chiesto al mio ‘driver’ di farmi un paio di burnout mi sono reso conto di riuscire a stento a parlare.
Comunque, volendo e potendo, l’auto potrebbe essere utilizzata tutti i giorni, non è estrema. Quanto alla qualità degli interni: mai visti sedili sagomati e rifiniti meglio (e questa volta quelli della Pagani li conosco, e preferisco Alfa), la plancia non è affatto spartana come molti credono e la strumentazione è in alluminio ricavato dal pieno (100kg grezzi per soli 5kg finali), lucidato e spazzolato a mano. Il carbonio, raccordato con l’alluminio a regola d’arte, è presente ad oltranza, ma sempre per questioni funzionali legate al peso, quindi niente fronzoli e kit aggiuntivi. Il motore spinge sempre e il cambio è veloce, anche se ne esistono di più rapidi. Lo schema transaxle e il bilanciamento ottimale rendono la 8C un’auto impeccabile, ovviamente deve saper essere guidata, e io, non essendo un pilota, sono felice di essere stato seduto a destra.
Insomma, anche a me sarebbe piaciuto farci un giro, ma sfruttarla a questi livelli è un ‘affare per pochi’. L’auto accosta e la giostra finisce, ma rimango davvero felice. Infine Alfa Romeo regala a ‘quelli di Autoblog’ il famoso gadget, che in realtà sono due: si tratta della biografia illustrata di Casey Stoner (Alfa è official sponsor di Ducati corse) e di una chiave USB in metallo rifinita in pelle con il ‘biscione’ stampato e, dato che le perdo con frequenza bimestrale, è stato un regalo molto gradito.
Grazie Alfa Romeo e soprattutto grazie Autoblog!