Toyota 2000 SR

Si tratta di un puro esercizio di stile, per il quale non si prevede nessuna produzione in serie. E’ un peccato, però. Perché la Toyota 2000 SR, elaborata dalla spagnola Sure Design e ispirata alla Toyota 2000 GT degli Anni 60 (fu presentata al Salone di Tokyo del ’65 e rimase in produzione dal 1967 al 1970 totalizzando poco meno di 350 esemplari) è davvero affascinante.
Il marchio giapponese, attualmente autentico gigante mondiale della produzione di veicoli, non ha, tutto sommato, un heritage d’eccezione. La Toyota 2000 GT, del resto, può essere considerata la prima vera e propria auto sportiva giapponese della storia, in grado, nella sua epoca, di rivaleggiare degnamente con le supercar europee e americane. Proprio per questo, forse, Toyota avrebbe un’ottima occasione, attualmente ancora non espressa, per creare una supercar del nuovo millennio idealmente riconducibile alla 2000 GT (anche se all’orizzonte l’esotica Lexus LF-A vicina alla produzione in serie ha anche troppe carte in mano per fare strage di cuori).

Estrema quanto si vuole, la Toyota 2000 SR ha un design chiaramente futurista ma molto coerente con le forme di una moderna supercar di produzione. Le sue forme, pure e sinuose, descrivono in modo impeccabile il concetto di una moderna auto sportiva con motore anteriore, muso allungato, abitacolo molto arretrato e coda compatta.

Sportivissima fino al bullone, la Toyota 2000 SR è un vero bolide stradale ma è anche estremamente attenta all’ambiente: è equipaggiata, infatti, con un sistema ibrido che consiste in un 6 cilindri a V di 3.5 litri sovralimentato in grado di esprimere 610 Cv. Questo motore può funzionare senza problemi con benzina o biocarburanti. La trasmissione del moto avviene sulle ruote posteriori.
Al propulsore termico è abbinato un motore elettrico che agisce sulle ruote anteriori e che regala emissioni 0.