Nuovo Iveco Massif
Dopo aver fatto la sua prima apparizione internazionale sia pur sotto forma di show-car, e dopo aver accompagnando la spedizione di Itala a Pechino, il Massif torna al RAI di Amsterdam nella sua veste definitiva. Come vedete dal suo aspetto (fortunatamente migliore del prototipo…), la proposta di Iveco è caratterizzata da un approccio “back-to-roots” al
Dopo aver fatto la sua prima apparizione internazionale sia pur sotto forma di show-car, e dopo aver accompagnando la spedizione di Itala a Pechino, il Massif torna al RAI di Amsterdam nella sua veste definitiva.
Come vedete dal suo aspetto (fortunatamente migliore del prototipo…), la proposta di Iveco è caratterizzata da un approccio “back-to-roots” al mondo dei fuoristrada, frutto della scelta di saltare a piè pari gli ultimi di dieci anni di imborghesimento degli offroad, che -chi più, chi meno- si sono trasformati gradualmente in sport utility o addirittura crossover.
Il Massif, derivato dalla Santana PS-10 (a sua volta costruita su base Land Rover Defender, la cui impronta stilistica è rimasta evidentissima), sarà disponibile in quattro versioni: tre porte, cinque porte, pick-up e cabinato. L’unica motorizzazione disponibile è il 3.0 turbodiesel common rail Iveco; il cambio è a 5 marce, la trasmissione è di derivazione inglese, e il servosterzo è di serie. Obiettivo principale della nuova Massif è diventare veicolo di base per diverse trasformazioni: ambulanza, mezzo militare, o al servizio di vigili del fuoco, forze dell’ordine o guardie forestali.