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Francoforte 2007 – l’iniziativa Volkswagen BlueMotion

Volkswagen ha presentato ben sei nuovi modelli BlueMotion al salone di Francoforte: Golf, Golf Plus, Golf Variant, Jetta, Touran e Caddy, che si aggiungono a Passat e Polo già in catalogo.Nel seguito il comunicato stampa con tutti i dettagli delle varianti “economiche ed ecologiche” della gamma Volkswagen. Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte Settembre 2007 Iniziativa


Volkswagen ha presentato ben sei nuovi modelli BlueMotion al salone di Francoforte: Golf, Golf Plus, Golf Variant, Jetta, Touran e Caddy, che si aggiungono a Passat e Polo già in catalogo.

Nel seguito il comunicato stampa con tutti i dettagli delle varianti “economiche ed ecologiche” della gamma Volkswagen.

VW - la gamma Bluemotion
VW - la gamma Bluemotion
VW - la gamma Bluemotion

Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte
Settembre 2007
Iniziativa BlueMotion

Salone IAA 2007: Iniziativa BlueMotion In sintesi

Tecnologie d’avanguardia per una mobilità sostenibile
Sei nuovi modelli BlueMotion in una volta: Golf, Golf Plus, Golf Variant,
Jetta, Touran e Caddy debuttano in versione BlueMotion al Salone IAA
Sigillo BlueMotion: tecnologie Volkswagen riducono le emissioni di CO2

La Volkswagen amplia significativamente la gamma dei suoi modelli ecologici BlueMotion. Dopo la Polo BlueMotion (la più parca ed ecocompatibile cinque posti del suo segmento), la Passat BlueMotion e la Passat Variant BlueMotion, al Salone IAA di Francoforte 2007 la Casa farà debuttare contemporaneamente ben sei nuovi modelli con il sigillo di qualità ecologica BlueMotion: Golf, Golf Plus, Golf Variant, Jetta, Touran e Caddy. In questo modo, a partire dal 2008 la Volkswagen proporrà una versione BlueMotion per quasi tutti i modelli della sua gamma. Insieme, hanno un potenziale enorme: nella sola Germania potrebbero tagliare anno per anno fino a 4 milioni di litri il consumo di carburante nonché di 10.600 tonnellate le emissioni di CO2.

La Golf più parsimoniosa di tutti i tempi. Un’attesa novità è la Golf BlueMotion. Consumando solo 4,5 litri di gasolio ogni 100 km nel ciclo combinato fa risparmiare 0,6 l, ossia quasi il 12%, rispetto al modello da cui deriva. Analogamente scendono le emissioni di CO2, che passando da 135 g/km a 119 g/km rappresentano un valore di vertice per una vettura di questa categoria.
Pulite, pratiche, economiche. Valori di consumo molto bassi mostrano anche la Golf Variant BlueMotion (4,6 l/100 km; 122 g/km CO2), la Golf Plus BlueMotion (4,8 l/100 km; 127 g/km CO2), la Jetta BlueMotion (4,6 l/100 km; 122 g/km CO2), la Touran BlueMotion (5,5 l/100 km; 146 g/km CO2) e la Caddy BlueMotion (5,8 l/100 km; 154 g/km CO2), tutte motorizzate con il validissimo TDI 105 CV e tutte dotate di serie con filtro antiparticolato.

BlueMotion diventa sigillo di qualità nel rispetto delle risorse naturali

Oltre alle automobili, ai consumi e alle emissioni inquinanti, la denominazione BlueMotion si riferisce anche e soprattutto all’intera marca Volkswagen: Blue, il colore di bandiera della Casa, rappresenta l’acqua e l’aria che sono elementi essenziali da tutelare; Motion simboleggia mobilità proiettata in avanti, verso il futuro. L’obiettivo di questo progetto è di tutelare le risorse della Terra per le future generazioni. Così, in poco meno di due anni, BlueMotion è diventato sempre più un sigillo di qualità che significa consumare meno senza rinunciare al piacere di guida.

Al tempo stesso l’iniziativa BlueMotion dà continuità alla decennale tradizione motoristica della Volkswagen. Infatti, fin da quando ha lanciato la prima Golf D – che nel 1976 ha rivoluzionato il settore delle compatte con il suo motore alimentato a gasolio – la Volkswagen ha sempre proposto grandi innovazioni nell’ambito dei motori Diesel a basso consumo di carburante. Altre pietre miliari sono stati i modelli speciali “E” dei primi Anni 80 e la pionieristica Lupo 3L TDI, la prima automobile di serie con un consumo di tre litri per 100 km. Oggi è la Polo BlueMotion che comanda la classifica: con valori di 3,8 litri/100 km per il consumo e di 99 g/km per le emissioni di CO2 è la cinque posti più parca disponibile sui mercati del mondo.

Salone IAA 2007: Iniziativa BlueMotion Golf BlueMotion

La Golf più parsimoniosa di tutti i tempi
Molto pulita: meno di 120 g/km per le emissioni di CO2
Molto parsimoniosa: guida agile e divertente con 4,5 litri di consumo ogni 100 km

La Golf più parca ed ecologica di tutti i tempi è una delle novità più attese dello stand Volkswagen al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte 2007. La Golf BlueMotion si accontenta di soli 4,5 litri di gasolio per 100 chilometri, valore che corrisponde a un chiaro risparmio di 0,6 litri rispetto alla versione da cui deriva. Così la bestseller Volkswagen rimane sotto la soglia dei 5 litri/100 km, valore finora solo difficilmente raggiungibile dalle vetture di questo segmento. Al tempo stesso il valore delle emissioni di CO2 è sceso da 135 g/km a 119 g/km. I convincenti vantaggi ecologici di questa Golf molto parsimoniosa vanno a braccetto con un carattere rimasto grintoso, un comfort migliorato ulteriormente e buone prestazioni di guida. La velocità massima è salita da 187 km/h a 190 km/h (autolimitata elettronicamente), mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h è rimasta praticamente invariata sul valore di 11,3 secondi.

Per definire la Golf BlueMotion sono risultate fondamentali le modifiche di dettaglio alla carrozzeria in chiave di miglioramento dell’aerodinamica, l’utilizzo di un motore TDI ottimizzato nei parametri di consumo e dotato di filtro antiparticolato, l’allungamento dei rapporti del cambio manuale a 5 marce e l’adozione di pneumatici a basso attrito volvente. Complessivamente gli interventi si ripercuotono positivamente anche sull’autonomia del veicolo: con un pieno di 55 litri la Golf BlueMotion compie 1.200 chilometri e questo si traduce, percorrendo 12.600 km l’anno, in una media di poco superiore a un pieno al mese.

MOTORE E CAMBIO
Motore: gestione ottimizzata e suggerimenti di marcia per consumare meno
Cambio: rapportatura ottimizzata

La Golf BlueMotion impiega l’efficiente motore Turbodiesel 1.9 TDI della Golf e ne condivide i parametri fondamentali: 105 CV di potenza e 250 Nm di coppia massima (a partire da 1.900 giri). Per raggiungere gli obiettivi molto ambiziosi in materia di consumo, i tecnici della Casa hanno rivisitato profondamente i parametri più significativi del TDI a iniezione diretta.
Per esempio adeguando il software della centralina motore, intervento che ha portato il regime del minimo da 830 a 730 giri. Inoltre sono stati ottimizzati diversi altri parametri importanti, quali pressione di sovralimentazione e fasatura dell’iniezione.
Effetti altrettanto positivi per ridurre i consumi sono stati ottenuti perfezionando in modo specifico i rapporti del cambio manuale a 5 marce. Le marce 3a, 4a e 5a sono state allungate, con rispettivi incrementi di +7,9%, +19,9% e +19%. Soltanto queste modifiche hanno fatto scendere significativamente il consumo medio per 100 chilometri, con una gradevole conseguenza: l’abbassamento del regime ha migliorato il comfort acustico. Il carattere grintoso in accelerazione, molto importante nell’uso quotidiano della vettura, è tuttavia stato conservato grazie alla generosa coppia del motore e ai rapporti delle prime due marce rimasti invariati.
L’influsso più grande sui consumi di un’automobile lo ha però il guidatore stesso. Anche a questo riferimento, tuttavia, l’elettronica della Golf BlueMotion fornisce un aiuto importante: la centralina del motore indica la “marcia consigliata” visualizzandola nel display multifunzionale Plus (previsto di serie), suggerendo al guidatore quale delle cinque marce sia la migliore per viaggiare consumando il meno possibile.

CARROZZERIA/
Aerodinamica ottimizzata
Assetto ribassato riduce la resistenza all’aria

Accanto al rendimento del motore e del cambio, il consumo di carburante è determinato in misura importante dalla resistenza aerodinamica, con valore crescente più aumenta la velocità di marcia. Come avvenuto per Polo BlueMotion, Passat BlueMotion e Passat Variant BlueMotion, anche per la Golf BlueMotion i tecnici della Casa sono riusciti a perfezionare l’aerodinamica mediante un accurato lavoro. Risultato: il coefficiente di penetrazione aerodinamica è stato ridotto del 6,3%, passando da Cx = 0,32 a Cx = 0,30. Tale risultato rappresenta un valore molto buono per il settore delle compatte e ha fatto inoltre salire la velocità massima della Golf BlueMotion, passata da 187 a 190 km/h (autolimitata elettronicamente).
La modifica visibile a occhio nudo è la chiusura completa della calandra del radiatore, che così garantisce una minore resistenza all’aria. Per evitare tuttavia che il motore della Golf BlueMotion presenti problemi termici è stata adottata una doppia ventola, come avviene solitamente per le Volkswagen equipaggiate con gancio di traino o destinate a Paesi tropicali.
Tutti gli altri perfezionamenti aerodinamici non sono visibili immediatamente. Come per esempio nel sottoscocca, dove la copertura dei canali delle tubazioni dei freni e le carenature davanti al retrotreno rendono più omogenei i flussi dell’aria, contribuendo a ridurre la resistenza aerodinamica della Golf BlueMotion. Inoltre è stato abbassato l’assetto della vettura, di 10 mm davanti e dietro.

AUTOTELAIO/
Pneumatici con minore attrito volvente
Pressione di gonfiaggio maggiorata

I vantaggi di consumo e di emissione della Golf BlueMotion sono stati ottenuti con un ampio lavoro di dettaglio che ha riguardato anche gli pneumatici. Accanto all’assetto ribassato, infatti, sono stati adottati particolari pneumatici high-tech che riducono l’attrito volvente delle ruote. La Golf BlueMotion monta cerchi da 15 pollici con pneumatici 195/65 a sezione ribassata. Vengono impiegati con una pressione maggiorata di 0,3 bar e sono omologati per una velocità massima di 190 km/h (indice di velocità “T”).

ALLESTIMENTO/
Vantaggi BlueMotion abbinabili alla dotazione di serie
Prezzi abbordabili per le Volkswagen ecologiche

Come novità rispetto alle prime tre versioni BlueMotion (Polo, Passat e Passat Variant), i nuovi modelli di questa gamma sono disponibili anche con le classiche linee di allestimento della Volkswagen. In tal caso le specificità BlueMotion si aggiungono sotto forma di pacchetto a richiesta ai contenuti della relativa linea di allestimento. È tuttavia certo che, a prezzo depurato dall’allestimento specifico, una Golf BlueMotion costa solo poco di più di una Golf normale con motore TDI 105 CV.

Salone IAA 2007: Iniziativa BlueMotion Golf Variant BlueMotion
Consumi scesi a 4,6 litri per 100 chilometri
Golf Variant BlueMotion: una delle station wagon più parsimoniose
Perfezionamenti di aerodinamica, motore e cambio: solo 122 g/km di CO2

Bagagliaio molto capiente, dimensioni esterne molto compatte. Sono questi gli ingredienti principali del successo della Golf Variant, le cui due edizioni precedenti sono state vendute complessivamente in oltre 1,2 milioni di esemplari. Con la Golf Variant BlueMotion, la terza generazione di questo modello bestseller propone ora una versione molto parca, associando una generosa capacità del bagagliaio (fino a 1.550 litri) a un consumo combinato di solo 4,6 litri di gasolio. Ciò corrisponde a una riduzione di 0,5 litri (-10%) rispetto al modello da cui deriva, molto richiesto come auto di flotta, aziendale o di servizio, e parimenti dotato del motore TDI 105 CV. Mentre la velocità massima della Golf Variant BlueMotion è salita da 187 a 190 km/h, le emissioni di CO2 sono scese dell’11% circa, passando da 137 a 122 g/km.
Anche la versione Variant della Golf ha ricevuto l’intero pacchetto BlueMotion. Analogamente alla berlina della Golf BlueMotion ciò significa: rapportatura più lunga della 3a, 4a e 5a marcia del cambio manuale, ulteriore riduzione del regime di minimo e ottimizzazione del processo d’iniezione. Grazie a sapienti modifiche di dettaglio, il coefficiente di penetrazione aerodinamica è stato ridotto di 3,2%, passando da Cx = 0,31 a Cx = 0,30. L’attrito volvente della Golf Variant BlueMotion è stato ridotto con l’impiego di pneumatici speciali e cerchi di peso ottimizzato, mentre l’assetto è stato abbassato di 15 mm. Il display multifunzionale Plus visualizza messaggi di “marcia consigliata”, suggerendo quale delle cinque marce sia la migliore per viaggiare consumando il meno possibile.
Come la Golf Variant da cui deriva, anche la Golf Variant BlueMotion sarà disponibile con le linee di allestimento Trendline, Comfortline und Sportline. Già la versione Trendline presenta una ricca dotazione comfort e di sicurezza, inclusi 6 airbag e sistema ESP. Tutte le versioni hanno paraurti e modanature in tinta con la carrozzeria e mancorrenti sul tetto. Per la dotazione funzionale sono di serie: chiusura centralizzata, indicatore di temperatura esterna, avvolgibile di copertura del vano bagagli, fondo del vano bagagli di forma piatta e dotato di vani portaoggetti supplementari e divano posteriore reclinabile asimmetricamente.

Salone IAA 2007: Iniziativa BlueMotion Golf Plus BlueMotion
Golf al massimo livello di economicità
Il consumo di 4,8 litri/100 stabilisce un nuovo riferimento per le auto “multispazio”
Oltre 1.100 km di autonomia con un pieno

È un’auto estremamente versatile, che offre più spazio e più qualità di vita. In altezza, la Golf Plus supera la Golf di esattamente 9,5 cm. Ora anche questo modello originale della Volkswagen debutta con una versione BlueMotion segnatamente ecologia e parsimoniosa. Gli aspetti più importanti: consumo combinato ridotto a 4,8 litri di gasolio (-14,3%), meno emissioni di CO2 (scese da 148 a 127 g/km) e velocità massima salita a 190 km/h.
Come le altre versioni BlueMotion della Golf, anche la più recente e parca Golf Plus BlueMotion è identificabile esternamente dagli specifici loghi sulla parte frontale e posteriore, assetto ribassato di 15 mm e calandra interamente chiusa. Le altre modifiche apportate alla carrozzeria, come per esempio la copertura dei canali delle tubazioni dei freni, la carenatura del sottoscocca e i rivestimenti davanti al retrotreno, non sono visibili immediatamente. Ciononostante, il dettagliato lavoro di rifinitura aerodinamica ha fatto ottenere risultati molto evidenti: anche per la Golf Plus BlueMotion è stata ridotta la resistenza all’aria, portando il relativo coefficiente da Cx = 0,32 a Cx = 0,30 (-6,3%).
Per il motore iniettore-pompa della Golf Plus BlueMotion sono state riprese molte le modifiche che già si sono dimostrate valide sulla Passat BlueMotion. Le modifiche hanno riguardato principalmente la gestione motore. Qui sono stati rivisitati diversi parametri importanti, quali pressione di sovralimentazione, tempi d’iniezione e quota di ricircolo dei gas di scarico; anche il regime del minimo è stato ridotto. Per il cambio a cinque marce è stata adottata una rapportatura più lunga delle tre marce più alte. Il pacchetto BlueMotion della Golf Plus è stato completato con l’adozione di speciali pneumatici a basso attrito di rotolamento.
La Golf Plus BlueMotion ha ottime possibilità di diventare la versione più richiesta della sua gamma: non solo preserva l’ambiente, ma anche riduce la spesa per il carburante. Dati i valori di consumo molto ridotti, infatti, una percorrenza media di 12.600 km/anno determina un esborso di circa 59 Euro al mese (calcolo fatto in base al prezzo del gasolio in Germania: 1,17 Euro/litro). In aggiunta la Golf Plus BlueMotion ha un’autonomia di 1.146 km con un pieno. In altre parole: poco più di dieci soste l’anno al distributore.

Salone IAA 2007: Iniziativa BlueMotion Jetta BlueMotion
La berlina più parsimoniosa nel segmento delle compatte
4,6 litri di gasolio, 122 g/km di CO2, spazio per 5 persone più 527 litri di bagagli
Jetta BlueMotion: si riconosce dallo spoiler più piccolo

Con un consumo combinato di 4,6 litri di gasolio per 100 chilometri, la Jetta BlueMotion è una delle berline a tre volumi più parsimoniose del segmento medio. A questo limitato valore di consumo si aggiungono le basse emissioni di CO2, ridotte di 16 g/km (-11,6%).
Sul versante tecnico la Jetta BlueMotion si avvale delle modifiche adottate sulla Golf BlueMotion. Il suo 1.9 litri TDI 105 CV (coppia massima 250 Nm) “gira” con un regime del minimo ancora più basso, mentre i parametri più significativi dell’iniezione sono stati modificati per ottenere un funzionamento particolarmente economico. Il cambio manuale ha ricevuto una rapportatura più lunga della 3a, 4a e 5a marcia. Il corpo vettura ha ottenuto un assetto ribassato, una calandra del radiatore chiusa parzialmente e un sottoscocca carenato, opponendo meno resistenza all’aria. Una caratteristica distintiva della Jetta BlueMotion è rappresentata dallo spoiler posteriore speciale, disposto sul bordo del cofano che chiude il bagagliaio da 527 litri. Gli pneumatici a basso attrito volvente sono omologati per una velocità massima di 190 km/h e garantiscono una resistenza ancora più bassa all’avanzamento. Il pacchetto BlueMotion della Jetta ecologica è completato da messaggi di “marcia consigliata” che la centralina motore invia sul display multifunzionale Plus della vettura.
La Jetta BlueMotion sarà disponibile nelle linee di allestimento Trendline e Comfortline. Il listino prezzi è molto moderato per quanto riguarda le maggiorazioni in rapporto alle rispettive versioni di base. Già la versione di serie della Jetta BlueMotion comprende, tra l’altro, alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, climatizzatore semiautomatico Climatic, chiusura centralizzata con telecomando, sei airbag, servosterzo elettromeccanico nonché ABS, ASR d ESP.
Salone IAA 2007: Iniziativa BlueMotion Touran BlueMotion
Ora la monovolume più venduta in Germania consuma 5,5 litri/100 km
Solo 21 g/km di CO2 a testa viaggiando in 7. Nessun’altra monovolume ci riesce.

Non ha certo il consumo più basso dei sei modelli BlueMotion che la Volkswagen presenta in prima mondiale all’IAA di Francoforte 2007. Ciononostante il valore di consumo della Touran BlueMotion desta scalpore: 5,5 litri (145g/km di CO2). Nessun’altra monovolume del mercato consuma meno gasolio. La Touran BlueMotion monta il motore TDI 105 CV (coppia massima di 250 Nm a 1.900 giri) con filtro antiparticolato del modello da cui deriva. Però consuma 0,5 litri in meno per compiere 100 chilometri nel ciclo combinato. Le emissioni di anidride carbonica sono state ridotte di 13 g/km. Sono valori eccellenti per una monovolume che può ospitare fino a sette persone. Anche perché, viaggiando con le sette persone a bordo, le emissioni pro capite di CO2 faranno registrare circa 21 grammi per chilometro.
La Touran BlueMotion arriverà sul mercato come la monovolume Diesel più parsimoniosa mai costruita in Germania. Gli interventi per la Touran BlueMotion si sono articolati essenzialmente in quattro parti: una serie di perfezionamenti aerodinamici, che ha migliorato di circa il 6% la resistenza aerodinamica della monovolume mediante la carenatura del sottoscocca e la riduzione al massimo delle aperture di presa d’aria; la rimappatura della centralina motore, che ha consentito di rendere più efficiente il processo di combustione nonché di ridurre il numero dei giri in folle; un allungamento dei rapporti del cambio manuale a 5 più overdrive (5+E); l’abbassamento dell’assetto e l’adozione di pneumatici a basso attrito di rotolamento (più maggiorazione di 0,2 bar della pressione di gonfiaggio). Anche il guidatore stesso viene coinvolto attivamente nella strategia di riduzione dei consumi: la centralina invia messaggi di “marcia consigliata” sul display multifunzionale Plus, segnalando al guidatore quale delle marce sia la migliore per consumare il meno possibile.
Il comportamento dinamico della Touran BlueMotion conferma che usare in modo sostenibile le risorse naturali non impone per forza di rinunciare al piacere di guida. Lo attestano le prestazioni: mentre la capacità di accelerazione della Touran BlueMotion è rimasta praticamente invariata rispetto al modello da cui deriva (0 a 100 km/h in 13,0 secondi), la velocità massima è cresciuta di 3 km/h, arrivando così a 182 km/h grazie al perfezionamento aerodinamico e all’ottimizzazione dell’attrito volvente. La Touran BlueMotion verrà proposta con tutte le linee di allestimento.

Salone IAA 2007: Iniziativa BlueMotion Caddy BlueMotion
Il primo modello BlueMotion della Volkswagen Veicoli Commerciali
Il consumo del Caddy scende a 5,8 litri
Consumo ridotto di 0,5 litri, carico utile sempre elevato

Il Caddy della Volkswagen Veicoli Commerciali è considerato un simbolo dell’economia di spazio. Ora questo classico veicolo allround della Volkswagen si accinge a rafforzare la sua leadership sul versante dell’ecologia e dell’economia. Il Caddy BlueMotion – disponibile nelle versioni Life, Kombi e Furgone – segna un valore di consumo combinato ridotto a 5,8 litri di gasolio per 100 km, rappresentando uno dei modelli più parsimoniosi del suo segmento. Ciò diventa ancora più importante se si considera che la versione BlueMotion mantiene perfettamente invariati i vantaggi di questo modello, cioè un carico utile fino a 612 kg (Furgone; Kombi a 5 posti: 570 kg) e un volume di carico massimo pari a 3,2 m3.
Come il modello da cui deriva, anche il Caddy BlueMotion è motorizzato con il valido 1.9 litri TDI 105 CV (coppia massima 250 Nm) e monta di serie il filtro antiparticolato. La riduzione dei valori di consumo è stata ottenuta mediante adeguamento del software di gestione del motore (riduzione del regime del minimo, rimappatura dei parametri dell’iniezione), adozione di un cambio manuale a 5 marce con rapportatura più lunga e ottimizzando l’efficienza dello sterzo elettromeccanico. Le proprietà aerodinamiche del veicolo sono state migliorate adottando uno spoiler anteriore e abbassando l’assetto di 30 mm. La resistenza al rotolamento delle ruote è stata ridotta adottando pneumatici a basso attrito volvente, che lavorano con una pressione di gonfiaggio maggiorata (+0,3 bar). Nell’estetica esterna del veicolo i vantaggi ecologici sono messi in evidenza dalla scritta BlueMotion sul portellone.
Consumando solo 5,8 litri, il Caddy BlueMotion segna un valore che è oltre 0,5 litri più basso di quello del modello da cui deriva. Di conseguenza, le emissioni di CO2 sono passate da 167 a 154 g/km.

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