Parchimetri: nessun obbligo di taratura
Il parchimetro deve essere conforme al modello omologato dal Ministero.
Il parchimetro è uno strumento omologato dal Ministero, come gli autovelox, ma con una differenza: non deve essere sottoposto a taratura periodica.
Come ci ricorda il sito studiocataldi.it, la normativa non si esprime sulla taratura, ma prevede, in particolare all’articolo 7 del Codice della Strada, l’omologazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il riferimento della norma relativa all’omologazione è la Uni Cei En 12414:2001 che indica le modalità con le quali è possibile omologare i dispositivi che permettono il ricorso a diverse modalità di pagamento e il rilascio di una ricevuta da esporre all’interno del veicolo con l’ora dell’inizio della sosta.
Ovviamente il parchimetro deve essere conforme al modello omologato dal Ministero e, in caso di modifica, deve essere oggetto di una nuova omologazione o di un’estensione della precedente. A meno che non venga provato che il parchimetro, presenti difetti di costruzione o di funzionamento, l’efficacia probatoria dell’apparecchiatura, come si dice in gergo, deve ritenersi operante.
Se il parchimetro non è in funzione non significa che l’automobilista possa ritenersi esentato dal pagamento della sosta, ma deve verificare se, nelle vicinanze, vi siano altre apparecchiature per permettere l’adempimento dell’obbligo.