Novitec Maserati Quattroporte
Ci sono auto che non devono essere toccate, se il fine è quello meramente migliorativo. Altrimenti si rischia di fare una classica zuppa “alla tedesca” dove, mischiando ingredienti tra loro incompatibili, salta fuori un “saporaccio”. E’ già classificabile come “deturpamento bello e buono” quello fatto sulle Ferrari (anche sull’inviolabile Enzo). Ora Novitec rincara la dose
Ci sono auto che non devono essere toccate, se il fine è quello meramente migliorativo. Altrimenti si rischia di fare una classica zuppa “alla tedesca” dove, mischiando ingredienti tra loro incompatibili, salta fuori un “saporaccio”. E’ già classificabile come “deturpamento bello e buono” quello fatto sulle Ferrari (anche sull’inviolabile Enzo). Ora Novitec rincara la dose e si cimenta sulla Maserati Quattroporte, con esiti decisamente poco soddisfacenti, per non dire infelici oltre ogni aspettativa. Quantunque gli interventi estetici siano davvero limitati.
Chiariamo: è una questione di principio. Se una vettura nasce ed è gia stupenda, perché voler forzare la natura e trovare, a tutti i costi, margini di miglioramento? Ma tant’è. La Quattroporte di Novitec, grazie alla riprogrammazione della Eprom guadagna qualche cavallo in più (arriva a 413 cavalli). Vengono poi installate nuove molle e ammortizzatori più rigidi, scarichi in acciaio con terminali più grandi e sound più penetrante e, infine, nuove ruote da 20″.