Truffe agli automobilisti: la truffa dello specchietto [Video]
La settimanale rubrica sulle truffe subite dagli automobilisti inizia con un classico: la truffa dello specchietto.
Voglio inaugurare la rubrica settimanale dedicata alle truffe subite dagli automobilisti con la più classica e forse più datata: la truffa dello specchietto, dalla quale, come avremo modo di vedere, sono nate diverse varianti negli anni.
Di quella originale ne hanno parlato i telegiornali, le trasmissioni televisive ed il web è pieno di pagine e video, quello linkato in testa all’articolo è uno dei tanti, che riportano casi provenienti da tutta la penisola accomunati dalla medesima dinamica e dallo stesso scopo: far credere alla vittima di aver rotto lo specchietto durante il sorpasso.
L’auto del truffatore procede tanto lentamente da costringere al sorpasso chi segue, la vittima, che di li a poco sentirà il rumore sordo di un oggetto lanciato contro la sua auto. A quel punto, a colpi di clacson e con il il truffatore inizierà ad invitare la vittima a fermarsi, per mostrargli uno specchietto rotto in precedenza e chiedergli un risarcimento.
Le cifre oscillano anche in base al luogo della truffa: dai 300 euro fino ad arrivare ai canonici 20 euro, che molti sono disposti a spendere pur di liberarsi del fastidio. Come difendersi? Evitare il più possibile di fermarsi. Nella maggior parte dei casi il truffatore mollerà la presa dopo aver percorso qualche chilometro con la mano sul clacson.
In merito alle “truffe con lo specchietto“, sul sito della Polizia di Stato sono comunque riportati alcuni consigli utili per prevenire reati di questo tipo:
- rivolgersi sempre alle Forze dell’Ordine e chiamare subito il 113 o il 112;
- prendere tempo dichiarando di non avere con se denaro contante;
- non fornire mai l’indirizzo di casa o numeri di telefono;
- non seguire la controparte presso altro luogo (come al bancomat per esempio): raggiungere, ove possibile, un vicino posto di Polizia;
- tali truffatori si presentano spesso affiancati da una donna apparentemente in stato interessante o da un giovane che spacciano per il figlio minore;
- le vittime sono spesso scelte tra gli automobilisti che girano da soli in macchina;
- tutte le vittime di questo o di altri raggiri sono sempre invitate a rivolgersi alle forze dell’ordine.