Anteprima: Turchetti Raptus
Per il nostro cuore di appassionati, nomi come Stanguellini, Ermini, Paganelli, Giaur, Taraschi, Bandini, Stanga, Siata e un universo di tantissimi altri che non riusciamo a ricordare, presi dalla foga dell’immagine che vi proponiamo, sono balsamo per il cuore. Sono i rappresentanti di un’epoca perduta dell’automobilismo, quando con il motore di una Topolino, un telaio
Per il nostro cuore di appassionati, nomi come Stanguellini, Ermini, Paganelli, Giaur, Taraschi, Bandini, Stanga, Siata e un universo di tantissimi altri che non riusciamo a ricordare, presi dalla foga dell’immagine che vi proponiamo, sono balsamo per il cuore.
Sono i rappresentanti di un’epoca perduta dell’automobilismo, quando con il motore di una Topolino, un telaio tubolare, e una buona esperienza meccanica, tiravi su una macchina in quattro e quattr’otto; una piccola ma sgusciante barchetta che grazie a un peso scandalosamente ridotto e al suo motore vitaminizzato, poteva vincere la sua classe alla Mille Miglia. Non c’era industria, non c’era marketing, solo tanta passione e competenza.
Questo rievoca la Turchetti Raptus, sviluppata e costruita dagli amici di UkGarage su richiesta di un appassionato italiano. La macchina monta un motore (in posizione centrale-longitudinale) Alfa Romeo 2 litri preparato (ma il vano motore può ospitare altri propulsori) unitamente a un cambio sequenziale montato in blocco con il differenziale (tipico schema Transaxle). La vettura (telaio tubolare in acciaio, carrozzeria in fibra di vetro) pesa appena 750 chili.