Il Limbo delle TVR
Desolante, triste, è lo scenario che si apre nelle immagini. E’ quello che rimane dello stabilimento della Blackpool Automotive, la culla delle TVR. La sua chiusura ha comportato l’inevitabile licenziamento di uno squadrone di valenti tecnici e la delusione di un esercito di appassionati del marchio (e io sono tra quelli). Lo scenario è quello
Desolante, triste, è lo scenario che si apre nelle immagini. E’ quello che rimane dello stabilimento della Blackpool Automotive, la culla delle TVR. La sua chiusura ha comportato l’inevitabile licenziamento di uno squadrone di valenti tecnici e la delusione di un esercito di appassionati del marchio (e io sono tra quelli).
Lo scenario è quello di un Limbo in cui “spiriti magni” (le carcasse senza vita di Tuscan, Sagaris e pure di una Speed 12) giacciono inerti senza poter offrire quelle deliziose sensazioni di sportività tipicamente “British”.
Del resto, dalle numerose notizie che si ricorrevano disordinatamente l’una con l’altra fino a qualche tempo fa sul destino del marchio, si è passati a un tenebroso silenzio. Sembra che la TVR sia finita nelle mani di due commercianti d’auto della Florida. Ma c’è chi è in contatto con Nikolaj Smolensky, il proprietario degli asset, e conferma che è ancora lui il boss. Nel frattempo, ci davano per imminente il lancio della Typhoon (al Salone di Ginevra) ma non si è presentato nessuno.
Spero che questo impietoso spettacolo serva da sprone, da appello affinché la TVR possa ricominciare, pure meglio di prima, a produrre le sue automobili. In tutto questo, fa comunque piacere sapere che i ragazzi di UKGarage accettano ancora ordini di acquisto per le Tuscan e le Sagaris.