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Nuova Bmw X5 a confronto con Audi Q7 e Porsche Cayenne

Non è ancora arrivata negli autosaloni italiani (23 marzo), eppure la seconda generazione di X5 è stata già messa a confronto con la diretta concorrenza. In questo confronto organizzato dall’importante megazine tedesco Autobild, la SUV best-seller di Monaco, equipaggiata col 4.8i da 355cv, se la vede con la Audi Q7 4.2FSI da 350cv e con



Non è ancora arrivata negli autosaloni italiani (23 marzo), eppure la seconda generazione di X5 è stata già messa a confronto con la diretta concorrenza.
In questo confronto organizzato dall’importante megazine tedesco Autobild, la SUV best-seller di Monaco, equipaggiata col 4.8i da 355cv, se la vede con la Audi Q7 4.2FSI da 350cv e con la Porsche Cayenne S 4.8 da 358cv fresca fresca di restyling.
Non si parla ne di costi ne di consumi partendo da un principio semplice quanto logico: chi se le può permettere non ha certo problemi economici o di mantenimento. Ineccepibile. Anche se da noi non è sempre così…
Sarà la tecnologia che tiene in strada questi panzer del 21° secolo ad essere messa sotto lente.
Infatti, quando la più leggera del confronto pesa 2305 kilogrammi e tocca i 240km/h, ci si chiede quale sia la forza che tiene incollati all’asfalto questi pesi massimi della strada.

Si parte dall’ormai immancabile ESP che “mette una pezza” quando il guidatore va oltre i limiti. Ma il trucco non finisce qui: le tre concorrenti infatti si avvalgono di sistemi di trazione integrale molto avanzati.
A cominciare dall’Audi che con la sua “quattro”scarica la coppia asimmetricamente con una ripartizione del 40% all’anteriore e del 60% al posteriore in situazioni standard e fino al 75% quando serve su un singolo asse.
Non è da meno la X5 con con la sua X-drive ha la stessa ripartizione in condizioni standard, ma permette di scaricare fino al 100% la coppia motrice su un singolo assale. Inoltre, essendo permanentemente collegata ai sensori del DSC tiene conto costantemente delle condizioni cinematiche della vettura indirizzando la coppia dove c’è necessità.
La velocità del sistema (circa 100 millesimi di secondo) unità alla proattività di quest’ultimo permette all’auto di intervenire prima che si verifichi il pattinamento e non dopo come avviene su Q7 e Cayenne.
Tutto questo è garantito da una frizione a lamelle.
Forse il più veloce fra i tre sistemi ma non meccanicamente raffinato come il sistema Audi a tre differenziali e quello Porsche che invece si avvale di una ripartizione 62% al posteriore e 38% all’anteriore e grazie ad un differenziale elettromeccanico distribuisce la coppia in rapporti variabili fino ad un massimo del 100% su singolo assale in modalità off-road.

Un altro miracolo però è realizzato dalle sospensioni: le pneumatiche adattive per la Q7 che si regolano autonomamente e manualmente in funzione delle necessità, quelle comprese col sistema adaptive-drive che smorzano il rollio per la BMW, e le pneumatiche della Porsche che inoltre possono contare su un sistema di controllo dell’imbardata (PDCC) completo di barre stabilizzatrici.
E tutte e tre si avvalgono di una ripartizione dei pesi assai vicina al 50/50.



Il motore Porsche, che ora si avvale dell’iniezione diretta, è il più appagante anche se non ha il sound che ci si aspetterebbe da un’auto con la cavallina di Stoccarda sul cofano. La spinta è sempre forte e la Cayenne stacca lo 0-100 in pochi secondi arrestandosi ai 250km/h: la più veloce. Lo sterzo è molto pronto e risponde velocemente alle sollecitazioni. Sempre bilanciata e composta nelle reazioni, ha un comportamento da berlina molto sportiva. Vivamente consigliato l’acquisto dello scarico sportivo.

Comportamento molto buono anche per la Q7 che può contare su un ottimo sterzo, sincere reazioni e grande stabilità. Ma si ritrova spesso a fare i conti con un ESP un po’ invadente che “pensa” prima alla sicurezza che al divertimento del pilota. Ottima l’aerodinamica che le consente di toccare velocità molto elevate, alle quali l’auto mantiene un ottima handling.
Partendo dai 120 fino ai 160 le tarature di sterzo e sospensioni cambiano e fanno diventare la mastodontica Q7 incredibilmente stabile. In modalità confort invece la vita a bordo è molto simile a quella sulla A8.
Eccezion fatta per il rumore: la qualità dell’assorbimento acutico non è buona come quella della BMW. Ma la peggiore in questo capitolo rimane la Cayenne.

Per quanto riguarda l’handling la X5, pur non arrivando ai livelli della Cayenne, si dimostra un pelino meglio della Q7 (anche grazie al minor peso e alle minori dimensioni). Leggermente meno confortevole, ha dalla sua un sound bellissimo e trasmette una gran sicurezza di marcia. Un po’ fastidioso lo sterzo attivo che richiede qualche correzione di troppo. Ottima la capacità frenante ma con reazioni leggermente tardive. Molto silenziosa, è sicuramente più veloce della Q7 ma resta dietro alla Porsche che si conferma la più sportiva fra le SUV in commercio.

Qualità degli interni percepita eccelsa per tutti e tre i modelli. Anche se Porsche paga una disposizione dei comandi che sente il peso degli anni.
Ottime auto, molto vicine nei punteggi e nei risultati con un Cayenne che è sicuramente un successo commerciale, una Q7 lanciatissima nelle vendite e una X5 che promette davvero di riempire le liste d’attesa.


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