All’asta un’Auto Union type D: polverizzerà ogni record?

Il prossimo 17 febbraio, a Parigi, in occasione di Retromobile 2007, la più grande rassegna internazionale dedicata all’auto d’epoca, la casa d’aste Christie’s metterà all’incanto un esemplare dell’Auto Union Type-D del 1939.
Celebrata come una delle più straordinarie auto da corsa di tutti i tempi, colse molte vittorie ma la sua immagine è stata resa immortale da Tazio Nuvolari, che la portò alla vittoria al G.P. di Belgrado del 1939. Stupisce, inoltre, il bagaglio tecnologico racchiuso entro le sue sinuose curve di alluminio: progettata da Ferdinand Porsche, aveva il motore in posizione centrale e e sospensioni indipendenti, autentiche innovazioni per l’epoca. Montava un motore 12 cilindri a V con sovralimentazione mediante compressore volumetrico. La sua potenza massima era nell’ordine dei 500 Cv e, se si pensa che il peso era ben inferiorie ai 900 kg, si può immaginare il livello delle sue prestazioni.
Stupenda nella sua livrea Argento, fece la tipo D fece la fortuna dell’Auto Union, il consorzio di imprese formato da quattro case (ognuna simboleggiata da un anello del logo): Audi, Wanderer, DKW & Horch (il nome fu infine cambiato in Audi nel 1969).

Dei soli due esemplari costruiti, quello protagonista della prossima asta della storica casa britannica è stato scovato (completamente smontato) in Russia qualche anno fa. Portato in Inghilterra per un totale restauro è tornato al suo antico splendore e oggi, rigorosamente marciante, si concede qualche passerella in giro per il mondo. Chiunque (soprattutto piloti moderni) abbia il coraggio di mettersi al volante di questa bestia parla di lei come di un’auto spaventosa, che comporta stress inimmaginabili per un corridore di oggi. Questo la dice lunga sulla pasta dei piloti del passato.
Secondo molti, quest’auto potrebbe essere venduta sbaragliando qualsiasi record di prezzo mai spuntato all’asta nella storia delle auto da collezione.