Ferrari 612 P 4/5: due fari nel buio
Qualche anno fa, mi trovavo in macchina lungo la statale 51 che da Dobbiaco va verso Cortina d’Ampezzo. Era sera e, sotto un cielo denso di nubi, il panorama non offriva certo affascinanti vedute notturne come quando la luce della luna “incipria” i fianchi delle vette delle Dolomiti. Nel buio pesto della Pusteria, improvvisamente, dal
Qualche anno fa, mi trovavo in macchina lungo la statale 51 che da Dobbiaco va verso Cortina d’Ampezzo. Era sera e, sotto un cielo denso di nubi, il panorama non offriva certo affascinanti vedute notturne come quando la luce della luna “incipria” i fianchi delle vette delle Dolomiti.
Nel buio pesto della Pusteria, improvvisamente, dal fondo di un lungo rettilineo compaiono due fari… distanti tra loro quasi ad occupare l’intera carreggiata, bassi fino a livello dell’asfalto.
In quello scenario piuttosto inquietante non sapevo in che lato della strada posizionarmi: avevo la chiara impressione che quello strano oggetto che si stava avvicinando molto velocemente, occupasse entrambe le carreggiate… e non fui in grado di vederlo fino a quando non lo incrociai: una Ferrari F40!
Certamente mi piacerebbe ripetere quell’evento e quella specialissima emozione ma, al posto della favolosa berlinetta voluta dal Commendator Ferrari, vorrei che a togliermi il fiato fosse la conturbante 612 P 4/5 del collezionista americano Jim Glickenaus, creata sulla base di una Enzo con carrozzeria, dovuta alla superba matita di Pininfarina, ispirata alla 330 P4 del ’67. Oltre al rinnovato stupore di non capire cosa ci potrebbe essere lì davanti a me nascosta nel buio… forse per un attimo verrei colto dal terrore di essere stato catapultato sul circuito della Sarthe durante la 24 Ore di Le Mans del ’67… contromano!