Anteprima ufficiale della Mini Cooper S R56
Ampia anteprima “ufficiale” sulla prossima generazione della Mini, quella con numero di modello R56. Nel seguito troviamo una traduzione condensata del materiale ufficiale BMW, assieme ad un ampia rassegna di fotografie della nuova Mini Cooper S, ancora leggermente camuffata, e a diversi schemi tecnici in trasparenza della R56, delle sue sospensioni e del suo motore.
Ampia anteprima “ufficiale” sulla prossima generazione della Mini, quella con numero di modello R56. Nel seguito troviamo una traduzione condensata del materiale ufficiale BMW, assieme ad un ampia rassegna di fotografie della nuova Mini Cooper S, ancora leggermente camuffata, e a diversi schemi tecnici in trasparenza della R56, delle sue sospensioni e del suo motore.
La maggiore novità della seconda generazione sono i propulsori, assieme ad un importante aggiornamento degli interni e a modifiche meno appariscenti ma pervasive agli esterni, pur mantenendo una strettissima parentela stilistica con il modello attuale.
BMW propone una meccanica rivoluzionata: propulsori, trasmissioni, sterzo, freni, sospensioni e sistemi di sicurezza sono interamente nuovi, con ‘intento di “dare alla nuova Mini quel leggendario feeling da go-kart fin dall’inizio – ma con standard ancora più alti di maneggevolezza”.
La nuova Mini debutterà sul mercato con due modelli, entrambi di 5 cv più potenti rispetto a quelli che rimpiazziano: Mini Cooper (120 cavalli) e Mini Cooper S (175 cavalli). Ingresso ritardato sul mercato per il modello base, la Mini One, che sarà di nuovo disponibilecon un motore turbodiesel, che non si sa se sarà lo stesso motore 1.4 Toyota da 88 cv montato dalla attuale One D, o se riceverà anch’esso una iniezione di potenza.
I nuovi motori della Cooper e Cooper S sono i primi esemplari “BMW” della nuova gamma di motori 1.6 sviluppati congiuntamente da BMW e dal Gruppo PSA, con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro con comando a catena e basamento e testata in lega di alluminio. Alesaggio di 84 mm, corsa di 85,5 mm, per una cilindrata di 1.598 cc.
I nuovi motori sono entrambi Euro 4, con una attenzione particolare ai consumi e alla fluidità di erogazione.
Il motore della Cooper è un aspirato che sviluppa una potenza massima di 120 cavalli a 6.000 giri/min e una coppia massima di 160 Nm a 4.250 giri/min. Le valvole di aspirazione hanno alzata e tempi di apertura variabili, controllate in maniera continua dal sistema Valvetronic, con i “soliti” vantaggi in termini di consumi e fluidità di erogazione (la coppia motrice raggiunge i 140 Nm già a 2.000 giri/min). Il consumo combinato è stato ridotto del 12,5% rispetto alla Cooper attuale.
Il motore della Cooper S aggiunge un turbocompressore twin-scroll, con 2 condotti di aspirazione separati, ognuno dei quali convoglia separatamente lo scarico di due cilindri, cosa che permette di ridurre la contropressione di scarico ai bassi regimi, riducendo il turbo-lag. Oltre ad una elevata potenza specifica (110 cv/litro), offre una notevole coppia massima di 240 Nm, costante da 1.600 a 5.000 giri/min, che può salire per brevi periodi a 260 Nm grazie ad una funzione di overboost. La potenza massima di 175 cv è raggiunta a 5.500 giri/min. Il timing dell’alzata delle valvole è infinitamente variabile, mentre il rapporto di compressione è di 10,5, piuttosto elevato per una unità turbo-compressa. Secondo BMW la combinazione del turbocompressore twin-scroll e della iniezione diretta di benzina (common-rail!) assicura anche consumi contenuti e basse emissioni.
Entrambi i nuovi motori sono accoppiati ad un nuovo cambio manuale a sei marci. E’ anche disponibile un cambio automatico a sei rapporti controllato da 5 frizioni e convertitore di coppia, con modalità sport e comando manuale al volante.
Il cambio manuale è disponibile in due diverse configurazioni: per la Cooper S le prime due marce sono sincronizzate tramite un doppio cono, mentre la Cooper dispone di una frizione con dischi di frizione in carbonio. La Cooper S può montare come opzione un differenziale meccanico a slittamento limitatao (“noto come il Super Differential), che aiuta ad evitare la perdita di trazione in accelerazione inviando la coppia motrice alla ruota con migliore trazione.
La nuova Mini porta ancora più “avanti” le caratteristiche positive della vecchia versione: baricentro basso, passo lungo, sbalzi corti, carrozzeria rigida e sospensioni poco cedevoli.
Il servosterzo è elettomeccanico con la possibilità di impostare una guida più sportiva (un pulsante “Sport”), che lo rende più diretto, rimappando nel contempo la risposta del comando elettronico dell’accelerazione.
La nuova Mini monta un avantreno McPherson e una sospensione posteriore “a braccio centrale”, mentre saranno disponibile, come opzione, un set di sospensioni sportive con molle e ammortizzatori più rigidi e barre anti-rollio.
Le gomme standard saranno 175/65 R15 per la Mini Cooper e 195/65 R16 per la Cooper S. Come opzione saranno disponibili gomme 205/45 R 17 (chissà come saranno comode assieme alle sospensioni sportive).
Aspettiamo di vedere gli interni della nuova Mini per apprezzarne le novità (il designer parla di “evoluzione degli esterni, rivoluzione degli interni”). Cambia la posizione delle bocchette di aerazione, posizionate agli estremi della plancia, che diventa molto più “customizzabile” con caratteristiche eleganti o sportive secondo l’allestimento scelto. Cresce ancora di dimensioni il grande “Center Speed” che domina la console centrale. L’accensione del motore è ora comandata da un pulsante Start/Stop.
La Mini R56 cresce di 6 centimetri in lunghezza. Come accennato, la crescita è quasi interamente dovuta alla necessità di adeguarsi ai nuovi standard nei crash-test contro i pedoni, quindi non si rifletterà che in parte in maggiore spazio nell’abitacolo.