Incidente per abbagliamento: il conducente è responsabile
Per la Corte di Cassazione non può essere invocato il “caso fortuito”.
Il conducente è sempre responsabile dei danni procurati a persone o cose in caso di sinistro per abbagliamento da raggi solari. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, secondo la quale l’accecamento causato dalla luce del sole non esonera il guidatore dalla responsabilità. Il conducente deve arrestare la marcia, oppure prendere tutte le precauzioni necessarie per proseguire e in caso di incidente stradale, potrebbe incorrere in responsabilità penali.
Come ricordato dal sito laleggepertutti.it, se avviene un sinistro causato per abbagliamento dalla luce del sole, non può essere invocato il “caso fortuito” per evitare di rispondere penalmente dell’accaduto. In giurisprudenza il “caso fortuito” indica un fattore sopravvenuto, imprevedibile, eccezionale in grado di provocare da solo l’evento.
Per la Corte l’abbagliamento del sole non costituisce un fattore causale inaspettato ed eccezionale. Il conducente ha l’obbligo di adottare tutte le cautele necessarie per evitare possibili incidenti prima di mettersi alla guida, come, ad esempio, indossare gli occhiali da sole. In alternativa se la circolazione risulta essere impossibile deve interrompere la marcia finché le condizioni non migliorino.