Alfa Diva, Alfa da corsa
Dalla cartella stampa di Villa d’Este: “il prototipo Alfa Diva è stato progettato e costruito da Elasis con la collaborazione della scuola di design Espera di Franco Sbarro. Libero dai vincoli della produzione di serie porta avanti la tradizionale filosofia Alfa Romeo: soluzioni meccaniche sofisticate, motori potenti e un design che rappresenta il vero cuore
Dalla cartella stampa di Villa d’Este: “il prototipo Alfa Diva è stato progettato e costruito da Elasis con la collaborazione della scuola di design Espera di Franco Sbarro. Libero dai vincoli della produzione di serie porta avanti la tradizionale filosofia Alfa Romeo: soluzioni meccaniche sofisticate, motori potenti e un design che rappresenta il vero cuore sportivo del marchio”. Design che è opera del Centro Stile Alfa Romeo, perché alla scuola Espera hanno provveduto più che altro alla realizzazione del prototipo.
Dati tecnici: lunga 3894 mm (finalmente una 2 posti sportiva più corta di 4 metri!), larga 1869 mm e alta 1182 mm, ha un passo di 2402 mm ed è motorizzata con il Busso V6 3.2 portato a 290 cv a 6200 giri/minuto. Motore posteriore centrale, cambio Selespeed a 6 marce, peso di 1000 kg distribuito al 60% al posteriore; velocità massima 270 km/h, accelerazione da 0 a 100 in 5 secondi.
L’avevamo già vista a Ginevra, negli spazi espositivi “chiusi” del Salone; all’aperto – e al sole del lago di Como – è ancora più intrigante: mi ha ricordato subito le versioni stradali della Alfa del passato destinate alle corse, ad esempio la 33 stradale (l’ultima foto). Che dire, se non suggerire di realizzarla… per davvero?