Auto a metano: online il portale Snam dedicato al rifornimento fai da te
Anche in Italia è possibile provvedere al “pieno” di gas in autonomia, proprio come da lungo tempo avviene per benzina e gasolio: bisogna tuttavia registrarsi nel portale iovadoametano.it. Tutti i dettagli.
Rifornirsi “in autonomia” di metano: ci siamo. Dopo anni di attesa, ora anche gli automobilisti possono accedere al rifornimento di gas naturale in modalità “fai-da-te”. Senza, cioè, dovere obbligatoriamente attenere il personale addetto alle operazioni. E questa è una buona notizia per il milione e passa di proprietari ed utilizzatori di autovetture a gas naturale, che possono così provvedere da se al “pieno” di metano alla propria auto. Proprio come da molti anni avviene per benzina e gasolio, e come da tempo è possibile in Europa
Tutto questo viene permesso dal debutto online del portale iovadoametano.it, che di fatto costituisce la piattaforma Web dedicata a quanti utilizzano autoveicoli alimentati a gas naturale.
Tutto quello che c’è da sapere
Il nuovo sito Internet, realizzato da Snam in collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco ed approvato dal Ministero dell’Interno, dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e dal Ministero dello Sviluppo Economico, si rivolge espressamente agli automobilisti ed agli “addetti ai lavori” (a partire dai proprietari e gestori delle stazioni di rifornimento) e contiene anche le notizie utili per il comparto della mobilità Cng (gas naturale compresso) e biometano, come ad esempio una serie di “FAQ” (cos’è il Cng; se una vettura a metano inquini meno di una a combustibile “convenzionale”; quanto si risparmia con un’auto a metano; se la mobilità Cng possa essere rinnovabile; se, nel caso di blocchi del traffico nei centri urbani, sia possibile circolare con un’auto a gas; quali differenze ci sono fra Cng e Gpl; quando va effettuata la revisione delle bombole di un veicolo a Cng).
Rifornirsi in autonomia: ora si può
Ed ecco la “big news” che salta agli occhi: la possibilità, come si accennava in apertura, di fare rifornimento in modalità fai-da-te in tutti i distributori di metano autorizzati presenti in Italia. I quali nel frattempo, evidenzia un comunicato diffuso dalla stessa Snam, “Stanno iniziando ad attrezzarsi per consentire il self-service”.
I decreti legge in materia
Questo è possibile proprio grazie all’avvio operativo del nuovo portale iovadoametano.it che di fatto rende utilizzabili da parte degli automobilisti le linee-guida del dl del 12 marzo 2019 (firmato dagli allora ministri dell’Interno e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e Matteo Salvini) che contiene le “Norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione”; ed a sua volta basato sul decreto legislativo 257/2016 in cui il Ministero dei Trasporti disciplinava l’attuazione della direttiva europea 2014/94/UE sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi.
Prima di tutto bisogna registrarsi
Condizione essenziale, e d’altro canto indicata nel decreto ministeriale, il fatto di provvedere ad istruire in via preventiva gli utenti sulle modalità di effettuazione del rifornimento fai-da-te, e di registrarsi in una banca-dati dedicata. In altre parole, per poter avere la possibilità di provvedere da se al “pieno” di gas naturale alla propria vettura, occorre innanzitutto registrarsi al portale online: soltanto dopo avere completato questo primo essenziale “step”, si può accedere ad una pagina che contiene tutte le informazioni relative a come comportarsi durante le operazioni di rifornimento fai-da-te. Nel portale c’è anche un video-tutorial specifico.
Terminata la sequenza filmata introduttiva, l’utente è invitato a rispondere ad alcune domande di verifica, dopodiché occorre inserire i propri dati anagrafici e gli estremi della patente di guida. Soltanto allora sarà possibile procedere al rifornimento di metano da soli.
Come pagare
La procedura non è propriamente immediata, e l’unico metodo di pagamento accettato è con carta di credito o di addebito intestata alla persona che abbia completato la registrazione nel portale. Si tratta, in ogni caso, di un processo richiesto specificamente da Snam, e – come è facile interpretare – stabilito per rispondere a requisiti di sicurezza. Del resto, in Italia il rifornimento di gas naturale è stato sempre affidato esclusivamente al personale addetto agli impianti di rifornimento.
Un importante step per favorire la diffusione del metano
Si tratta, in buona sostanza ed in ogni caso, di un importante passo avanti verso la diffusione del metano per autotrazione, che come si accennava in apertura vede l’Italia da sempre ai vertici in Europa per diffusione del parco circolante a gas naturale e delle stazioni di rifornimento. Nonostante che, al termine del 2020, la produzione nazionale di autovetture a metano annoveri soltanto due modelli: Fiat Panda 0.9 TwinAir Natual Power, e Lancia Ypsilon 0.9 TwinAir EcoChic, laddove le proposte a gas naturale che arrivano dall’estero sono più numerose (soprattutto dal Gruppo Volkswagen, che offre modelli a gas per ciascuno dei principali marchi che fanno capo al “colosso” di Wolfsburg: VW, dunque, ma anche Audi, Skoda e Seat).
I dati di mercato
Ricordiamo che in Italia, nel 2019, le autovetture a metano di nuova immatricolazione sono state 38.620, cifra che ha corrisposto ad un +3,0% rispetto all’anno precedente, e che ha permesso a questo comparto di attestarsi su una quota di mercato del 2% (+0,1% sul 2018). Nel primo semestre 2020 si è invece assistito allo storico sorpasso delle auto elettriche e ibride plug-in su quelle alimentate a gas naturale: 15.745 le unità “alla spina” immatricolate in Italia dal 1 gennaio al 30 giugno, e 13.634 quelle a metano. Un calo che, ad ottobre 2020, è addirittura sceso a -45% rispetto allo stesso mese del 2019 (2.527 unità immatricolate “contro” le 4.583 di ottobre 2019): anche la quota di mercato è diminuita (1,6%).
I dati relativi alle nuove immatricolazioni ed alle relative quote di mercato al termine dei primi sei mesi 2020 contrassegnano, sì, un recente sorpasso delle auto elettriche e ibride ricaricabili su quelle a metano. Tuttavia occorre tenere presente che in Italia il numero effettivo di vetture a gas naturale circolanti (oltre un milione, indica Snam) è il più elevato a livello europeo; e che sul territorio nazionale il numero di distributori di metano è, analogamente, il primo (sono circa 1.400 le stazioni di rifornimento).