ADAS: ecco quelli che diventeranno obbligatori nel 2022
Facciamo il punto sui sistemi di ausilio attivo alla guida funzionali alla sicurezza di conducenti, passeggeri ed utenti “vulnerabili” che rispondono alle indicazioni del Parlamento Europeo.
Il 6 luglio 2022 sarà cruciale per la sicurezza sulle nostre strade: tutti gli autoveicoli di nuova omologazione a partire da quella data dovranno essere equipaggiati con una serie di dispositivi di ausilio attivo alla guida e di protezione attiva di nuova generazione che riguarderanno non soltanto conducenti e passeggeri, ma anche le categorie di utenti indicate come “vulnerabili”, ovvero ciclisti e pedoni. Il successivo step avverrà nel 2024, anno nel quale tutti gli autoveicoli di nuova produzione (dunque anche quelli omologati precedentemente al 2022) ne saranno provvisti.
Si tratterà di un sostanziale passo in avanti verso il traguardo “Vision Zero”, programma di sicurezza stradale nato in Svezia nel 1997 e che si è successivamente diffuso in ambito europeo. Zero vittime (morti e feriti) da incidenti stradali, per un obiettivo che pone l’Unione Europea ai primi posti nell’esecuzione di programmi in ambito di sicurezza nella circolazione quotidiana.
Tutti gli autoveicoli dovranno esserne provvisti
“Base di partenza” riguarda, appunto, il fatto che per la prima volta alcuni dei più avanzati “Advanced Driver Assistance Systems” dovranno essere montati obbligatoriamente a bordo dei veicoli di categoria M (autoveicoli per il trasporto di persone: dunque autovetture e bus), N (trasporto merci) ed O (rimorchi e semirimorchi). Non più, dunque “a discrezione” della singola Casa costruttrice e soltanto per determinate fasce di mercato (molte volte riferite a segmenti “premium”), sebbene da diversi anni l’implementazione di sistemi di ausilio attivo alla guida e l’evoluzione delle scocche in funzione dell’assorbimento degli urti costituisca uno degli argomenti scritti a chiare lettere sui taccuini delle priorità dei progettisti (prova ne è, ad esempio, la “necessità” di superare con i crash test EuroNcap a punteggio pieno).
Come vengono regolamentati
La normativa che regola quanti e quali sistemi di sicurezza attiva dovranno a breve termine equipaggiare gli autoveicoli di nuova progettazione si rifà al Regolamento europeo 2019/2144, denominato “General Safety Regulation” (GSR) e pubblicato il 16 dicembre 2019 nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, e che ha di fatto aggiornato il regolamento comunitario n. 661/2009 in tema di sicurezza e la normativa europea n. 78/2009 sulla sicurezza dei pedoni.
I sistemi che saranno obbligatori
- Sistema di assistenza intelligente alla velocità (Intelligent Speed Assistance) basato sul riconoscimento della segnaletica stradale e sulle mappe satellitari
- Predisposizione del blocchetto di avviamento del motore per il montaggio di sistemi “alcolock” (ovvero i dispositivi con etilometro che impediscono l’avviamento del motore se il conducente mostri stato di ebbrezza)
- Sistemi di riconoscimento di distrazione e stanchezza da parte del conducente
- Dispositivi di segnalazione dell’arresto del veicolo in situazioni di emergenza
- Sistemi di rilevazione di veicoli che provengono in senso opposto
- Dispositivi di registrazione (“scatola nera”) delle fasi che precedono un incidente o una situazione di emergenza
- Telecamera di retromarcia.
Le autovetture ed i veicoli commerciali leggeri dovranno avere a bordo i seguenti sistemi finalizzati, in una seconda fase, anche al riconoscimento di ciclisti e pedoni nelle vicinanze della vettura:
- Dispositivi di frenata d’emergenza avanzati
- Sistemi di rilevamento della corsia di marcia.
Per gli automezzi pesanti (truck & bus), la dotazione dovrà prevedere:
- Sistemi di avviso di cambio corsia
- Sistemi di monitoraggio di punti ciechi intorno al veicolo
- Sistemi di frenata autonoma di emergenza
- Dispositivi di rilevamento pedoni e ciclisti nelle immediate vicinanze davanti al veicolo di fianco al veicolo.
Dal punto di vista della sicurezza attiva, le autovetture ed i furgono di nuova omologazione dovranno, dal 2022, presentare un ampliamento delle aree di protezione per la testa, in modo da diminuire la gravità delle lesioni in seguito a collisione per ciclisti e pedoni.