Bitter CD: la supercar ‘in incognita’ di Opel
La storia della Bitter CD, la supercar ‘alter ego’ della Opel Diplomat Coupé, prodotta dal 1973 al 1979 in soli 395 esemplari
Al Salone di Francoforte del 1969, Opel espose il prototipo CD disegnato da Charles M. Jordan, la cui sigla era l’acronimo di Coupé Diplomat. Infatti, condivideva il motore a benzina 5400 V8 da 230 CV di potenza della Opel Diplomat Coupé introdotta nel 1965, tra l’altro dotata del cambio automatico Powerglide a due rapporti.
Presentata nel 1973
Nel 1970, invece, il prototipo della Opel CD fu aggiornato a livello stilistico dal designer italiano Piero Frua. Parallelamente, il manager Erich Bitter, ex pilota tedesco di rally, acquisì dalla Casa di Russelsheim i diritti di produzione della vettura. La versione di serie, caratterizzata dall’altezza di soli 110 cm e capace di raggiungere la velocità massima di 210 km/h, fu svelata ufficialmente al Salone di Francoforte del 1973 e commercializzata come Bitter CD presso la rete di vendita della stessa Opel.
Prodotta in serie limitata come la Opel Diplomat Coupé
La Bitter CD è stata prodotta fino al 1979 dalla carrozzeria Baur di Stoccarda, in soli 395 esemplari. Nonostante la crisi petrolifera dell’epoca, ha venduto più della Opel Diplomat Coupé da cui derivava. Quest’ultima, infatti, è stata prodotta fino al 1967 dalla carrozzeria Karmann di Osnabruck in 304 unità, senza dimenticare l’esemplare unico aggiuntivo nella variante cabriolet.