Natale, spostamenti: verso il via libera dal Governo
Da Bruxelles, il presidente del Consiglio Conte “apre” ad una riflessione sulla possibilità di allentare le maglie del divieto di potere muoversi oltre il proprio Comune, almeno per il 25 dicembre.
La mappa degli spostamenti nei giorni più “caldi” delle imminenti festività potrebbe nuovamente essere modificata. E, questa volta, con uno spiraglio di apertura almeno per fatidico 25 dicembre. Un “lancio” Ansa, battuto nella serata di giovedì 10 dicembre, riferisce che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato il via ad “Una riflessione sull’opportunità di allargare le possibilità di spostamento tra Comuni a Natale”.
La notizia, appresa da fonti parlamentari, potrebbe modificare le limitazioni contenute nel DL del 3 dicembre 2020, oppure aggiornare le “Faq” pubblicate nel portale Web del Governo dove si indicano i comportamenti da tenere in relazione all’emergenza sanitaria.
Una modifica “salva-Natale”?
Come dire: due possibili interpretazioni della stessa questione. Ovvero: una parziale modifica al DPCM nelle sue parti che hanno sollevato le maggiori polemiche – cioè quelle che vietano, se non giustificati da “comprovati motivi” di salute, lavoro o necessità, qualsiasi spostamento delle persone per il 25 e 26 dicembre ed il 1 gennaio, anche fra piccoli Comuni -, oppure una indicazione meno “rigorosa” degli articoli del decreto di Natale. In ogni caso, un parziale “disco verde” (eventualmente adottato attraverso un’interpretazione più “estensiva” delle motivazioni di necessità che legittimino i movimenti delle persone fra diversi territori comunali) che alleggerirebbe i sacrifici chiesti agli italiani durante i giorni delle festività.
I riflettori sono puntati sull’inizio della prossima settimana: di ritorno del presidente del Consiglio Conte dal meeting di Bruxelles con i vertici UE, il nuovo provvedimento potrebbe essere attuato.
Cosa dice il DPCM
In attesa di conoscerne gli sviluppi, restano in vigore le misure adottate dal Governo nel DPCM relativo al periodo che va dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, e che riassumiamo di seguito, ferme restando le deroghe per specifiche motivazioni (esigenze di lavoro, studio, salute o necessità, assistenza a persone non autosufficienti, ricongiungimenti familiari, coniugi separati che incontrano figli in minore età).
- Spostamenti, orari e modalità di apertura di attività commerciali e negozi: restano in vigore le distinzioni fra area rossa, area arancione ed area gialla
- Seconde case: tenendo presente che dalle 22 alle 5 del giorno successivo (le 7 per il 1 gennaio 2021) è vietato ogni spostamento, se non per motivi di lavoro, salute o necessità, dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 ci si potrà sempre recare nella propria seconda casa se questa si trova nello stesso Comune di residenza, domicilio o abitazione, in zona gialla o arancione. Se in zona gialla, anche qualora la seconda casa sia nella stessa regione ma in altro Comune (ad eccezione dei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio 2021)
- Spostamenti per turismo in altro Comune o altra regione: sono consentiti, all’interno del territorio nazionale, se partenza e destinazione sono entrambe in area gialla, e se la partenza avviene entro il 20 dicembre 2020 o dal 7 gennaio 2021. Questo vale anche per chi intenda recarsi nella propria seconda casa che sia situata in una regione diversa da quella di residenza o domicilio. Niente spostamenti fra regioni diverse dal 21 dicembre al 6 gennaio
- Visite a parenti o amici in buona salute: è il caso, per dire, di chi abbia i propri genitori anziani e che non abbiano necessità di assistenza. Andare a trovarli è consentito se ci si muove da un luogo in area gialla a un altro luogo in area gialla, esclusivamente fino al 20 dicembre 2020 e a partire dal 7 gennaio 2021. Diversamente, dal 21 dicembre al 6 gennaio gli spostamenti sono permessi – sempre fra regioni in area gialla – soltanto se si abbia residenza, domicilio o abitazione nella regione (o Provincia autonoma) di destinazione. Per Natale, Santo Stefano e Capodanno vale la possibilità di muoversi solamente all’interno del proprio territorio comunale. E, per motivi di salute, lavoro o necessità, sarà sempre possibile spostarsi anche fra Comuni, province o regioni diverse
- Visite a parenti non autosufficienti: se vivono in casa da soli in un altro Comune o un’altra regione, e chi intenda andare a trovarli dia loro periodicamente assistenza, potrà continuare a farlo anche dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021, se nelle due settimane di festività non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza attraverso altre persone presenti nel medesimo Comune o nella stessa regione. C’è in ogni caso il divieto di spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie (di norma, non più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente egli assiste)
- Ricongiungimento fra coniugi nella seconda casa: vale quanto indicato qui sopra; dunque resta il divieto in quanto non è possibile recarsi, anche fra coniugi che si muovano in diversi momenti (cioè uno dei due prima del 20 dicembre ed il secondo dal 21 dicembre al 6 gennaio) verso la propria seconda casa, se questa si trova in altro Comune. C’è ovviamente il permesso di spostarsi nella sola condizione che la seconda casa non sia in una delle regioni che al 20 dicembre siano in zona arancione o in zona rossa (in questi casi vige il divieto di entrata nei territori regionali)
- Genitori separati e/o affidatari: questo tipo di spostamenti rientra fra le motivazioni di necessità. Dunque, dal 21 dicembre al 6 gennaio è possibile recarsi in Comuni o regioni diverse dalla propria per trascorrere le festività con i figli minorenni, rispettando i provvedimenti del giudice o gli accordi con l’altro genitore. Se, per questo caso, si debba andare all’estero, occorre consultare preventivamente le informazioni – pubblicate sul sito Web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – per conoscere, prima di partire, le eventuali prescrizioni sanitarie in vigore nel Paese dal quale si proviene o si ha intenzione di recarsi.