Formula 1: Montezemolo in Ferrari è un’ipotesi suggestiva
In un’intervista a Rai Gr Parlamento l’ex a.d. Montezemolo esprime le sue considerazioni sul momento difficile della Ferrari
La Ferrari vola sul mercato e arranca inFormula 1, ma adesso si trova sprovvista della sua guida dopo che Camilleri, al vertice dell’azienda, ha lasciato il suo ruolo per motivi personali. Così, tra i possibili successori c’è una suggestione, quella di un ritorno in grande di stile di Luca Cordero di Montezemolo, colui che ha riportato la Scuderia del Cavallino Rampante sul tetto del mondo nell’epopea di Schumi. L’ex a.d., nonché presidente fino al 2006, in un’intervista a Rai Gr Parlamento è tornato a parlare della rossa spiegando il suo punto di vista sugli insuccessi in Formula 1.
La struttura orizzontale non funziona
Da un estratto delle dichiarazioni rilasciate si capisce che Montezemolo non è affatto d’accordo sull’attuale organizzazione del team di Maranello. “Sono preoccupato perché la Ferrari non ha mai fatto neanche un giro in testa in tutto il Mondiale. Ci sono problemi che vengono da lontano e creano interrogativi sul futuro. Ci sono due tipi di problemi. Innanzitutto un’organizzazione orizzontale che in Formula 1 non regge: è tipico di chi non ha esperienza e conoscenza e forse neanche l’umiltà di vedere come sono organizzate le migliori squadre o come era organizzata la stessa Ferrari. In secondo luogo per vincere bisogna avere in squadra qualche elemento che faccia la differenza e porti competenze nuove. Io avevo una squadra fortissima, perché ho sempre cercato di scegliere persone preparate”.
Ci vuole un uomo d’esperienza
Parole dure, che non lesinano critiche a chi è arrivato dopo di lui rivoluzionando un team che, seppur con alti e bassi, era riuscito a tornare protagonista fino a giocarsi due titoli all’ultima gara con la Red Bull che fu di Vettel. Dichiarazioni che precedono un intervento in cui Montezemolo suggerisce un uomo d’esperienza, anche nella Formula 1, dopo Camilleri. “Dopo le dimissioni di Camilleri spero scelgano bene il nuovo amministratore delegato, perché c’è una squadra da rafforzare. Mi spiace perché ci sarebbe stata una persona perfetta per guidare la Ferrari: parlo di Stefano Domenicali, che sono certo farà molto bene nel nuovo ruolo. Se volessero sentire qualche suggerimento, sarei ben lieto di darne. Voglio molto bene alla Ferrari. Questi sono momenti molto difficili non solo per la mancanza di vittorie e io voglio evitare di creare ulteriori elementi di polemica”.
Nessuno l’ha contattato ma non si tirerebbe indietro anche se ha già dato
L’amore per la Ferrari è per sempre, per questo, all’eventualità di un suo ritorno risponde: “se ci sono possibilità che io possa tornare in Ferrari? La domanda non va posta a me: nessuno mi ha chiesto nulla. Penso di sapere quali sono i problemi da affrontare in tempo ma, come si dice, io ho dato e ora vedo con grande dispiacere una Ferrari doppiata, fuori dai primi posti. È un momento difficile per la scuderia, sono preoccupato”. Insomma, il suo tempo è passato, ma la preoccupazione per la situazione attuale e la sua consapevolezza di ciò che servirebbe alla Ferrari, non esclude il ritorno. I tifosi potrebbero apprezzarlo ma forse ci sono altri piani per la figura che guiderà la Ferrari dopo Camilleri.