La controversa F40 LM Barchetta sulla pista di Spa [Video]
Ecco in pista la F40 Barchetta, che non ha più il “cavallino rampante” e non può essere chiamata Ferrari.
Un video ci mostra l’azione della F40 Barchetta sulla pista di Spa-Francorchamps, permettendoci di ascoltare le sue musicalità meccaniche. Per chi non lo sapesse, questo esemplare non ufficiale e disconosciuto dalla casa madre è il frutto della trasformazione di una Ferrari F40 LM, a cui è stato tolto il tetto. A volere il discutibilissimo “intervento chirurgico” sulla regina delle supercar fu tanti anni fa il pilota belga Jean Beurlys, nome d’arte di Jean Blaton, che è venuto a mancare lo scorso mese di dicembre.
Tolto il marchio Ferrari
Ora il suo “giocattolo” giallo appartiene ad altri, ma la metamorfosi rimane poco apprezzata dai puristi del “cavallino rampante” perché ha intaccato l’autenticità di una della Ferrari più amate di sempre. A parziale attenuante si potrebbe citare il fatto che le mani sulla vettura sono state messe dalla celebre Michelotto Automobili, preparatore di Padova nonché concessionario ufficiale Ferrari, ma questo non cambia la sostanza. Per fortuna la Casa di Maranello ha preteso la rimozione del marchio.
760 cavalli di potenza
Come dicevamo, questo strano esemplare, molto noto negli ambienti del collezionismo, è nato partendo da una delle 19 Ferrari F40 LM esistenti, rispetto alle quali vanta una potenza cresciuta da 720 cavalli a 760 cavalli. Ricordiamo che il cuore biturbo di 2.9 litri della F40 di serie erogava 478 cavalli, su un corpo vettura particolarmente leggero. Nel filmato possiamo gustare le note musicali del motore della versione Barchetta ex Beurlys, che conquista i sensi con il suo sound da pelle d’oca. Io, comunque, preferisco di gran lunga la versione standard, anche in termini di musicalità meccaniche.
Meglio la F40 di serie
La Ferrari F40 è un mito assoluto, una delle auto più iconiche della storia. Questa creatura di Maranello, nata nel 1987, è come una calamita, che suscita ammirazione, anche fra chi non ama le opere a quattro ruote. Impossibile non farsi sedurre dalle sue alchimie. Meravigliosa e ricca di carattere, somiglia a un prototipo da corsa pronto a mordere l’asfalto, col suo muso basso e profilato, la fiancata slanciata, l’enorme alettone a tutta larghezza che domina il posteriore. La sua linea è fantastica. Una vera scultura su quattro ruote, che cattura lo sguardo e fa schizzare in alto le pulsazioni cardiache. Probabilmente è la più affascinante Ferrari dai tempi della 330 P4; sicuramente è la regina di bellezza fra quelle più recenti. Ogni volta rivederla è come ammirarla per la prima volta. Peccato che un esemplare della specie abbia subito la trasformazione in Barchetta, non autorizzata…