Bollo auto e multe scaduti: rottamazioni in vista? Ecco le ipotesi del Governo Draghi
Il Decreto Sostegno potrebbe avere in serbo alcune ghiotte novità per i contribuenti: secondo alcune indiscrezioni, l’esecutivo sarebbe pronto a dare un colpo di spugna alle cartelle fino a 5.000 euro.
La denominazione cambia, tuttavia gli obiettivi finali restano sostanzialmente gli stessi: il Decreto Sostegno si prepara a prendere il posto del precedente DL Ristori. Annunciato mercoledì 3 marzo alla Camera dal neo-ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il nuovo documento – basato sull’ultimo scostamento di bilancio approvato (32 miliardi di euro) -, potrebbe contenere (si preferisce usare il condizionale, in quanto il testo definitivo è in fase di elaborazione) le linee generali previste dal “Ristori 5” che erano attese entro fine gennaio. Dunque, l’obiettivo primario consiste nell’individuazione di misure economiche e finanziarie in aiuto a famiglie, imprese e lavoratori duramente colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza sanitaria.
Rottamazione delle cartelle dal 2015?
In questo senso, girano voci riguardo ad un eventuale stralcio delle cartelle esattoriali riferite a bolli auto e multe degli anni scorsi, già scaduti e non pagati. Secondo alcune fonti stampa, propende una ipotesi di cancellazione delle cartelle esattoriali post-2015, per importi fino a 5.000 euro comprese le sanzioni ed inclusi gli interessi. Si tratta, osserva una recente news pubblicata da Trend-online.com, di milioni di “dossier”, che giacciono da tempo nei cassetti dell’Agenzia delle Entrate e che il Governo potrebbe così lasciare “congelate” proprio per non gravare ancora di più sul portafoglio dei contribuenti che già devono far fronte alla difficilissima situazione sociale nel pieno della pandemia da Covid-19.
Ecco le indiscrezioni
In questo “mare” di cartelle esattoriali che nel tempo si sono accumulate, ci sarebbero in effetti anche tasse di proprietà di veicoli e sanzioni amministrative per violazioni al Codice della Strada. Secondo i “rumors” ipotizzati dai media, qualora il Decreto Sostegno contenga anche questa indicazione, chi negli ultimi cinque anni non abbia ottemperato al pagamento del bollo così come della multa stradale ricevuta, si vedrà “estinto” il proprio debito nei confronti dello Stato, per un importo inferiore a 5.000 euro. Come osservato anche dal Corriere della Sera, ciò costituirebbe una versione “più estesa” del precedente saldo e stralcio introdotto dal Governo Conte I attraverso il DL n. 119 del 2018, in cui (art. 4 del decreto) erano state cancellate tutte le cartelle esattoriali di bolli auto e multe non pagate per importi inferiori a 1.000 euro. Con la differenza, in quella fase, che ci riferiva al periodo 2000-2010.
Nuovi provvedimenti anche per gli importi superiori a 5.000 euro
C’è di più, sebbene si resti a livello di ipotesi trapelate dalla stampa: la nuova “pace fiscale” (se venisse approvata, le “voci di corridoio” indicano che potrebbe iniziare a giugno 2021; se così fosse, il termine dei pagamenti delle rate relative ai piani di rottamazione già in esecuzione verrebbe dunque esteso) potrebbe contenere anche dei provvedimenti di agevolazione per le cartelle di importo superiore a 5.000 euro. Nella fattispecie, si tratterebbe di una nuova rottamazione “parziale”, nella quale cioè al Fisco andrebbe soltanto il valore della cartella (e rateizzato in due anni, sempre secondo alcune indiscrezioni “captate” nella prima settimana di marzo), senza tenere in considerazione interessi e sanzioni.
Staremo a vedere
Se il nuovo “colpo di spugna” verrà approvato, sarebbe un bel sospiro di sollievo per “furbetti” e “sbadati” del bollo e della multa. Come giustamente fa notare il “Corriere della Sera”, la notizia sarebbe tuttavia un po’ meno bella per quanti (e sono la maggioranza) hanno sempre – e magari anche con dei sacrifici – ottemperato con regolarità ai pagamenti.