F1 GP dell’Emilia Romagna: Top e Flop
Dopo il Gran Premio di F1 di Imola scopriamo quali sono stati i Top ed i Flop di un weekend ad alto tasso di adrenalina.
Doveva essere una stagione di transizione, in attesa delle monoposto figlie del nuovo regolamento, ma questo mondiale 2021 ci sta regalando, da subito, grandi emozioni. Finalmente Hamilton e la Mercedes sembrano avere un avversario all’altezza della situazione, quel Max Verstappen che può contare su una Red Bull competitiva quanto la monoposto della Stella a Tre Punte. Dopo 2 gare l’olandese è nella scia di Hamilton nella classifica piloti, distanziato di un solo punto, e i due rivali hanno portato a casa un gran premio a testa, con Verstappen che avrebbe potuto fare anche doppietta. A seguito dell’avvincente gara di Imola vediamo quali sono stati i top ed i flop dello scorso weekend di F1.
Verstappen ha corso una gara al top
Max Verstappen è stato il pilota più solido, concreto e veloce della gara di Imola, il suo atteggiamento, duro ma corretto in partenza, gli ha consentito di mettersi Hamilton alle spalle e di comandare le operazioni in pista. Una piccola sbavatura dietro la safety car, ma per il resto non ha commesso errori in una corsa dove è successo di tutto. Bravo a riprendersi da una qualifica dove è stato battuto anche da Perez!
Flop Mercedes in una corsa dove hanno sbagliato tutti
Dopo un secondo posto figlio di sorpassi e giri veloci si può definire un flop la gara di Hamilton? Sì, se la situazione deriva da due errori importanti che un team capace di dominare da diverse stagioni non può permettersi. Il primo è stato quello dei meccanici nella sosta ai box di Hamilton, che hanno dilapidato tutto il vantaggio derivante da un pit-stop posticipato di un giro rispetto a quello Verstappen. Il secondo, ancora più grave, deriva da una fretta ingiustificata di Hamilton, che va sulla traiettoria bagnata per compiere un sorpasso e finisce fuori pista. La safety car innescata dall’incidente di Bottas lo aiuta non poco a ricucire lo strappo dagli altri piloti di testa, e gli offre la possibilità di ottenere il secondo posto, ma se è vero che la fortuna aiuta gli audaci è altrettanto vero che un 7 volte campione del mondo non può guidare da rookie quando è in difficoltà. A tutto questo si aggiunge la prestazione disastrosa di Bottas, lontanissimo in qualifica da Hamilton e in parte colpevole nell’urto, fortunatamente senza conseguenze, con Russell. Il finlandese capisce che sta toccando il momento più basso della sua carriera in Mercedes, che forse sarà il suo ultimo anno con questo team, e quando vede Russell fa i conti con quello che è diventato il suo incubo più grande da quel weekend in cui il pilota Williams fu chiamato a sostituire Hamilton impossibilitato a correre per il covid.
Norris al top: rappresenta il bello della F1 di oggi
Lando Norris è il volto positivo della F1 attuale, un ragazzo simpatico, umile, generoso e dannatamente veloce, così rapido da offuscare persino il talento di Ricciardo su una pista da campioni veri come quella di Imola, e in una gara con condizioni d’asfalto in evoluzione che hanno generato non poche difficoltà a tutti i piloti partecipanti. Lando ha completato il suo affiatamento con la McLaren, che dal canto suo ringrazia e benedice il passaggio alla power unit Mercedes. Così, in qualifica ha perso il terzo posto in griglia solo per una regola discutibile di delimitazione del tracciato, ma in gara si è rifatto con gli interessi, gestendo nelle fasi finali un treno di gomme rosse ormai arrivate alla fine della loro performance. Domato Leclerc, non ha potuto dire di no al sorpasso di Hamilton, ma il talento inglese ha dimostrato a tutti di essere pronto a dire la sua e di poter lottare per la vittoria se la McLaren continuerà a crescere.
Vettel e Alonso che flop per i veterani
Per un pilota che resiste e punta al record di mondiali assoluti, come Lewis Hamilton, altri due veterani faticano a tenere il passo delle nuove generazioni, e non stiamo parlando di due driver qualsiasi, ma di protagonisti assoluti della F1 come Alonso e Vettel. Il primo ha voglia di tornare sul gradino più alto del podio, forse pensava di trovare un’Alpine più veloce, ma ad ogni modo l’asturiano è stato stracciato dal compagno di squadra meno blasonato ad Imola, sia in prova che in gara, ed ha subito una preoccupante involuzione rispetto al primo GP stagionale. Alla fine ha portato a casa 1 punto solo per la retrocessione di Raikkonen, che dall’alto dei suoi 42 anni se non fosse stato penalizzato avrebbe fatto meglio, ma non è certo questo il campione che ricordavamo. Discorso ancora più preoccupante per Vettel: dopo due gare non è nemmeno andato a punti, in qualifica non è veloce per stare nel gruppetto dei primi 10, e il suo volto è cupo come ai tempi in cui prendeva bastonate in Red Bull da Ricciardo, solamente che adesso viene battuto regolarmente da Stroll. Forse i tifosi Ferrari staranno pensando che Binotto ci abbia visto lungo a non volere accettare le condizioni del tedesco per un eventuale rinnovo, e forse Lorenz Stroll sta meditando su come sia iniziata male la sua avventura con il Brand Aston Martin, ad ogni modo Vettel corre come un pilota sul viale del tramonto nonostante di motivazioni per fare bene ne abbia a vagonate. Certo, l’Aston Martin non ha la stessa verve della Racing Point dello scorso anno, e forse le lamentele degli altri team sulla Mercedes B, come è stata apostrofata, hanno dato i loro frutti, però è veramente triste vedere un 4 volte campione del mondo così in difficoltà.
Alpha Tauri deludente nella gara di casa
Il team che più degli altri ha deluso ad Imola è stato senza dubbio l’Alpha Tauri. Infatti, la sede a Faenza rende il GP dell’Emilia Romagna la gara di casa per questa squadra che, con una monoposto in crescita, non poteva perdere l’occasione per fare bene. E invece Tsunoda sotto pressione e con il piede pesante è stato tradito da un tracciato tecnico che non perdona le minime sbavature, rimediando un botto in qualifica e vanificando con un altro errore una gara in rimonta. Più concreto Gasly, che dall’alto della sua esperienza, rispetto al compagno di squadra, ha portato a casa punti mondiali con la settima posizione finale, ma è stato in crisi nella fase di gara più calda quando ha dovuto cedere il passo ad diverse monoposto. Un’involuzione rispetto al quinto posto in qualifica, e una segnale per i tecnici della squadra che, sulla pista in cui nel 2020 avevano maturato un quarto posto con Kvyat e dove Gasly si ritirò mentre era quarto, volevano ottenere qualcosa di più.
GP top per una Ferrari in via di guarigione
Spogliandosi dai panni del tifoso si può guardare il bicchiere mezzo pieno per la Ferrari; sì, d’accordo, Leclerc non è riuscito a prendere Norris ed è arrivato ai piedi del podio, ma lo scorso anno fu sopravanzato da Kvyat, a cui dovette cedere la quarta posizione, e l’unico ostacolo al terzo posto è stata la velocità sul dritto della McLaren. Inoltre, il monegasco è stato veloce, più del solito, in qualifica, mentre Sainz, seppur in difficoltà nelle prove è stato bravo a risalire fino al quinto posto. I piloti hanno fame di successi e questo è un bene, perché un Vettel spento non aveva più benzina per alimentare le ambizioni della rossa. Ora si tratta di trovare qualche cavallo in più e di non sbagliare eventuali affinamenti, ma il 2021 è iniziato con una marcia in più per la squadra di Maranello.
Perez flop: non concretizza la prima fila
Alti e bassi per Perez ad Imola, dove a momenti conquista la pole, parte secondo, ma poi è costretto ad inseguire, prima per uno stop&go di 10 secondi, e poi, quando risale fino al quarto posto, per un errore che lo relega al 14esimo posto da cui riesce a risalire solamente 2 posizioni tagliando il traguardo al 12esimo posto.