Jaguar Land Rover: la gamma 2021 punta su elettrificazione e connettività
Un completo ampliamento delle proposte plug-in, 100% elettriche e mild-hybrid ed un aggiornamento in materia di sistemi hi-tech fra i punti-chiave del “new deal” di Coventry e Solihull.
Con il 2021, per Jaguar Land Rover ha avuto inizio un ampio programma di sostanziale rinnovamento delle strategie globali: obiettivo principale del progetto “Reimagine”, come anticipato lo scorso febbraio da Thierry Bolloré, amministratore delegato dei marchi di Coventry e Solihull, è di giungere entro al 2039 ad una identità corporate interamente carbon neutral. Questo traguardo, già in fase di realizzazione, consente al grande pubblico di avere un’idea delle più recenti novità proposte dalle due aziende, che si concentrano su alcuni step fondamentali: elettrificazione della lineup, lancio di nuovi modelli e proposta di nuovi moduli di connettività.
Ottimo inizio per il nuovo Defender
I riflettori vengono, dai vertici della filiale italiana di Jaguar Land Rover, puntati innanzitutto sul nuovo Defender, che dopo una prima fase di “lancio” commerciale che verteva sulla versione 110 (Station wagon a cinque porte) si è evoluto attraverso l’introduzione della configurazione 90 a tre porte e passo corto, disponibile con i sistemi di alimentazione mild-hybrid 48V e plug-in hybrid. A discapito della difficile e molto delicata situazione socioeconomica provocata dall’emergenza sanitaria, l’erede (in chiave SUV) dello storico offroad-simbolo di Solihull ha messo a segno circa 3.500 esemplari venduti in un anno, cifra che attesta Land Rover Defender nel ruolo di modello più venduto per il marchio di Solihull.
Sviluppo delle proposte “alla spina”
Dal punto di vista dello sviluppo in termini eco friendly, entro il 2030, l’intera lineup Jaguar ed il 60% di Land Rover saranno interessati dal programma di elettrificazione, già in atto e che per il 2021 si articola sull’introduzione delle declinazioni plug-in di Jaguar E-Pace e Jaguar F-Pace, nonché Land Rover Range Rover Velar e Range Rover Evoque, che permettono fino a 55 km di autonomia in elettrico e vengono equipaggiate rispettivamente con il 1.5 tre cilindri della famiglia Ingenium abbinato ad una batteria da 15 kWh di capacità (Evoque, E-Pace) e, salendo di gamma, l’unità 2.0 quattro cilindri con batteria da 17,1 kWh (Velar, F-Pace).
Riguardo alle proposte mild-hybrid, l’offerta propone Jaguar E-Pace, F-Pace, XE ed XF, oltre a Land Rover Defender, Land Rover Discovery, Range Rover Evoque e Velar (compresse le rispettive versioni Sport). Si prevede per Land Rover il debutto entro il 2026 di sei versioni 100% elettriche; la reinterpretazione della filosofia Jaguar a medio-lungo termine come azienda luxury a zero emissioni, e l’ampliamento delle proposte di gamma Jaguar e Land Rover con il lancio, entro il 2029, di almeno una versione elettrica per ogni modello principale: la prima proposta “alla spina” di Solihull arriverà nel 2024.
I sistemi SOTA e PiVi Pro
Fra le “voci” che concorrono all’evoluzione tecnologica di Jaguar Land Rover secondo il maxi programma Reimagine, c’è anche lo sviluppo dei sistemi di connettività, funzionali ad accentuare concetti da sempre fondamentali per il “mondo JLR, come driving experience e comfort di bordo, cui si aggiunge l’evoluzione delle tecnologie multimediali.
Il riferimento, in questo senso, va ai moduli SOTA-Software Over The Air, attraverso le quali l’utente ha la possibilità di usufruire degli aggiornamenti senza dover necessariamente chiedere l’intervento della concessionaria; e PiVi Pro, che rende i modelli Jaguar e Land Rover sempre connessi in virtù dell’impiego di un sistema di backup azionabile mediante il display touch centrale delle funzionalità infotainment, sfrutta la tecnologia Bluetooth e presenta un navigatore di ultima generazione dotato di autoapprendimento e selezione del tragitto più rapido e veloce.
Ad esempio, per Jaguar I-Pace (il SUV di Coventry ad alimentazione 100% elettrica) il PiVi Pro evidenzia gli “hub” di ricarica più vicini e permette di visualizzare i tempi ed i costi di ricarica. Spazio, infine, al nuovo sistema Cabin Air Ionization, che attraverso un sofisticato dispositivo di ionizzazione dell’aria arriva ad abbattere fino al 97% dei batteri presenti nell’abitacolo.