F1 GP Portogallo: Testa a Testa
Scopriamo come è andato il confronto tra i piloti di F1 di ogni team dopo il GP di Portimao.
La sfida in pista si rinnova anche nei box, dove è noto che spesso ci sono due squadre diverse che seguono i due piloti impegnati in gara. Andiamo a vedere come è andato il confronto tra i driver che corrono nello stesso team nel GP di F1 di Portimao.
Hamilton VS Bottas
Dopo la qualifica, che ha visto Bottas prendersi un temporaneo vantaggio, in gara si è rivisto un Hamilton in versione cannibale, e non c’è stata storia. Il sorpasso nella fase calda del GP ha dimostrato per l’ennesima volta chi porta i gradi di capitano in Casa Mercedes ed ha sottolineato la superiorità del 7 volte campione del mondo rispetto al finlandese: velocissimo sul giro singolo ma poco combattivo in corsa.
Verstappen VS Perez
Se non ci fosse Verstappen il campionato sarebbe già indirizzato in maniera sin troppo semplice verso la Mercedes, invece Max lotta, si danna, e si permette anche di strappare il giro veloce per non lasciare nemmeno un punto sulla strada che porta al mondiale. Un segnale di maturità, così come quello dato in pista nelle fasi iniziali, dove ha battagliato con Hamilton in maniera feroce ma pulita. Insomma, l’olandese tiene viva una stagione 2021 che poteva sembrare già scritta, ma si ritrova come compagno di squadra un pilota solido, che magari non ha conquistato il podio, ma è arrivato quarto, portando punti importanti al team e con una costanza di rendimento che Albon non aveva. Certo, il confronto con Verstappen è perso ma forse Marko adesso guarda Perez con più indulgenza.
Leclerc VS Sainz
Strategie diverse portano a risultati differenti, e alla fine Leclerc ha chiuso in sesta posizione e Sainz è rimasto fuori dalla zona punti andando in difficoltà con le gomme da metà gara in poi. Questo non è sufficiente a giudicare migliore il weekend del monegasco, che in qualifica è stato battuto per la prima volta dal pilota spagnolo. Per questa gara decretiamo un pareggio, ma essere la quarta forza del campionato con il fiato sul collo dell’Alpine non farà dormire sonni tranquilli a nessuno dei due.
Norris VS Ricciardo
Norris, Norris, fortissimamente Norris, il giovane pilota della McLaren ha bastonato Ricciardo sia in prova che in gara, e il fatto che l’australiano sia andato così male rispetto al compagno di squadra in qualifica certifica come la F1 si dimentica in fretta del passato. In corsa poi, Ricciardo è risalito fino al nono posto, mentre Norris è transitato quinto sotto la bandiera a scacchi. Anche stavolta il simpatico Daniel tornerà a casa senza il sorriso, e forse dovrebbe pensare a concentrarsi di più e a fare meno proclami, perché la sua vittoria annunciata per Monaco potrebbe solamente mettergli ulteriore pressione addosso.
Vettel VS Stroll
Si dice che il proprio compagno di squadra sia il primo avversario in pista, ed è vero, perché guida la stessa monoposto, ma per Vettel avere la meglio su Stroll dovrebbe essere routine, e in questo GP c’è riuscito, ma in gara non ha inciso più di tanto. Certo, in qualifica è approdato al Q3 ma ha sfruttato una scia, e poi nell’ultimo slot di giri veloci non ha inciso classificandosi decimo in griglia, mentre in corsa non è andato oltre la 13esima posizione. D’accordo, Stroll è arrivato 14esimo, ma partiva anche più indietro, e comunque non sono questi i risultati a cui aspirava l’Aston Martin ad inizio stagione.
Alonso VS Ocon
L’allievo supera il maestro, un detto che nel confronto tra Ocon ed Alonso è decisamente calzante. Infatti, è la seconda volta in due GP che Ocon parte nettamente davanti ad Alonso, il quale poi, da vero animale da gara qual è, recupera posizioni a suon di sorpassi. Comunque, nell’appuntamento di Portimao non è andato oltre l’ottavo posto, una posizione dietro a quella del compagno di squadra. Forse Nando in qualifica è ancora un po’ arrugginito, di certo sta facendo meglio di altri veterani, ma Ocon gli sta tenendo testa alla grande.
Gasly VS Tsunoda
Nel GP del Portogallo Gasly vince 2-0 il confronto con Tsunoda, che continua la sua fase d’apprendistato, ma non produce più, per il momento, le prestazioni maturate nella prima gara stagionale. Forse il botto di Imola l’ha portato ad essere più cauto, e magari ad osservare il lavoro di un compagno di squadra che si dimostra solido sia in qualifica che in gara. Certo, Gasly sperava di fare meglio del decimo posto, ma comunque continua a portare punti all’Alpha Tauri in attesa di tempi migliori.
Raikkonen VS Giovinazzi
Iceman è stanco, forse distratto, forse demotivato, fatto sta che non produce più quelle prestazioni da fuoriclasse, e forse, alla lunga, si è stufato di correre con una monoposto che non gli consente di ottenere piazzamenti importanti. Giovinazzi, dal canto suo, ci mette l’anima, ma paga lo scotto di guidare una vettura poco competitiva. Ad ogni modo, anche se fuori dalla zona punti, Antonio in Portogallo è transitato sotto la bandiera a scacchi dietro Sainz, e davanti a Vettel, tanto di cappello!
Russell VS Latifi
Russell il fenomeno, Russell destinato ad una Mercedes, quante voci si rincorreranno dentro la testa di George, che intanto guida una Williams e in Portogallo fa quello che può in attesa di una monoposto migliore. Il suo compagno di squadra Latifi non lo impensierisce, anzi, ed oggi le ha prese anche da Mick Schumacher, quindi per Russell nemmeno un po’ di sana competizione interna.
Schumacher VS Mazepin
Portare quel cognome, lo ripeterò sempre, non è per niente facile, e guidare una Haas sapendo che non può ottenere prestazioni degne di nota, non mette certo Mick Schumacher al riparo dalle critiche dei meno addentrati nel mondo della F1. Invece lui studia, gara dopo gara memorizza, impara, si confronta con gli ingegneri e cresce, così oggi il fatto di aver superato in corsa una monoposto più competitiva come la Williams di Latifi, è un fatto degno di nota, da sottolineare, al pari dell’atteggiamento di Mazepin, che spesso è incurante di chi gli arriva dietro e della traiettoria che sta seguendo. Insomma, per adesso il confronto tra i rookie della Haas vede in vantaggio Schumi Jr. ma il campionato è lungo.