La Manor e l’addio alla F1: o si cambia o le piccole spariscono
La Manor ha chiuso ed ha lasciato a casa oltre 200 dipendenti: è solo l’ultima scuderia ad abbandonare la Formula 1 negli ultimi anni
La Formula 1 ha appena cambiato padrone, con la speranza la nuova proprietà possa portare una ventata di novità positive nel circus. Nel frattempo, però, ha perso un’altra scuderia: la Manor ha chiuso i battenti e con essa sono stati lasciati a casa i 212 dipendenti del team. Una fine quasi già scritta, per una squadra senza pace sin da quando aveva fatto il suo debutto nel 2009, passando per numerosi proprietari, zero stabilità ed anche la terribile tragedia di Jules Bianchi.
Non saranno probabilmente in molti quelli che si accorgeranno dell’assenza del team inglese sulla griglia di partenza, per una scuderia che ha al massimo conquistato un nono posto nel 2014, proprio con il compianto francese. E’ però il sintomo del malessere che attraversa la Formula 1, che negli ultimi anni ha avuto a che fare con problemi simili praticamente ogni inverno (e non solo), con team nati e scomparsi nel giro di poche stagioni e la fine dell’idea delle scuderie private.
Dalla Lotus alla Virgin, dalla Caterham alla HRT, senza alle spalle un grande gruppo industriale la Formula 1 non si può fare, almeno con le regole e con i costi attuali. Ma le scuderie minori sono una necessità per il circus: consentono ai piloti più giovani (ed anche agli addetti ai lavori) di entrare nel mondo della massima realtà motoristica, oltre a rendere la griglia di partenza più ricca e non sono con le monoposto delle big.
Allora un compito della Liberty Media sarà revisionare la parte economica, con una nuova distribuzione dei premi in denaro, in cui le piccole realtà devono avere una fetta importante proprio per poter sopravvivere e cercare di essere il più competitive possibili. E stabilire delle regole ben precise per entrare in Formula 1, garantendo una stabilità economica per più di una stagione. Altrimenti i prossimi a dire addio al circus, potrebbero essere gli spettatori…