Veicoli elettrici: sulla A35 BreBeMi la sperimentazione della ricarica induttiva
“Arena del Futuro” nasce dall’impegno di un pool di aziende automotive, industrie e utility (fra cui ci sono Stellantis, Iveco, TIM e Mapei): il progetto integrerà un nuovo sistema a induzione statica e dinamica con la connettività 5G e IoT.
Auto connessa e ricarica senza fili: i due obiettivi hi-tech avanzano su altrettanti binari paralleli. Anzi: l’uno (tecnologie 5G e Internet-of-Things) è complementare all’altro. E il risultato, presto prenderà il via in fase sperimentale, si chiama “Arena del Futuro”, ed è situato in Italia, per la precisione lungo un tratto della autostrada A35 BreBeMi che collega l’area settentrionale di Milano con Bergamo e Brescia.
È qui che un consorzio di diversi big player del comparto automotive (fra i quali c’è Stellantis), industriale, dei servizi ed universitario, ha individuato l’area nella quale avviare una sperimentazione di ricarica wireless per auto elettriche.
La “terza via” per lo sviluppo della e-mobility
La nuova tecnologia del “pieno” energetico ad induzione e mentre il veicolo è in movimento rappresenta una delle soluzioni da tempo sui taccuini delle priorità di utility e Case costruttrici in ordine allo sviluppo dell’auto elettrica, che altrimenti deve fare i conti con tempi di ricarica e diffusione delle infrastrutture, condizioni essenziali per l’affermazione della e-mobility.
Contestualmente allo sviluppo della rete di ricarica mediante colonnine ed all’evoluzione delle batterie relativamente all’autonomia, esiste la terza soluzione: appunto, la ricarica del veicolo durante la sua fase di marcia. Questa tecnologia è già stata studiata: basti pensare, per fare alcuni esempi, ad un progetto messo in atto da Hyundai all’inizio del 2019; ad “ElectriCity”, un piano operativo progettato dall’amministrazione comunale di Oslo insieme a Fortum ed alla company statunitense Momentum Dynamics per la realizzazione di una rete di ricarica wireless a beneficio dei taxi elettrici: il primo costruttore che ha di recente dato il proprio “via libera” è Jaguar, con una flotta di 25 SUV I-Pace.
In Cina è stato, nella primavera del 2020, comunicato lo standard nazionale di ricarica wireless che si basa sulla tecnologia WiTricity. E nell’autunno 2020 sono state codificate, da parte di SAE-Society of Automotive Engineers, le linee-guida che standardizzano la ricarica senza fili (nello specifico i protocolli SAE J2954 e J2846/7.
Nomi di primissimo piano
In Italia, si ricorda un progetto simile testato dal Politecnico di Torino in Val di Susa. La “big news” del progetto BreBeMi da tenere in considerazione va individuata nel numero e nell’importanza delle realtà che hanno dato la propria adesione.
Nomi di primo piano del comparto automotive, dell’industria, del mondo accademico e delle istituzioni, che in maniera congiunta si impegnano ad analizzare i dati che nei prossimi mesi emergeranno dalla fase di studio preliminare: da Stellantis ai gestori della autostrada A35 BreBeMi-Aleatica, ad ABB, Electreon, Fiamm Energy Technology, fino ad Iveco e Iveco Bus, Mapei, Pizzarotti e Prysmian, TIM, il Politecnico di Milano e le Università di Parma e di Roma Tre.
Dimostrare l’efficienza della nuova tecnologia
Un comunicato ufficiale relativo al “Primo progetto mondiale di innovazione collaborativa per la mobilità a zero emissioni delle persone e delle merci verso la carbon neutrality” specifica in effetti che con la posa di questa “prima pietra tecnologica” prende il via “Una collaborazione finalizzata a creare le condizioni per lo sviluppo di un innovativo sistema di mobilità delle persone e delle merci a zero emissioni lungo corridoi di trasporto autostradali”.
Per arrivare a questo ambizioso traguardo, la nuova “cordata” opererà congiuntamente nei prossimi mesi per dimostrare l’efficacia e l’efficienza delle tecnologie relative all’alimentazione di autovetture, autobus e veicoli commerciali elettrici mediante carica induttiva dinamica senza contatto.
I primi dettagli del programma
La sperimentazione consiste, in una prima fase, nella realizzazione di un anello in asfalto che svilupperà 1,05 km e verrà alimentato con una potenza di 1 MW mediante una serie di collegamenti a spire al di sotto del manto stradale: si chiamerà “Arena del Futuro” e sarà collocato in un’area privata dell’autostrada A35 in prossimità dell’uscita Chiari Ovest. Il trasferimento dell’energia finalizzato alla ricarica degli accumulatori (tecnologia “Dynamic Wireless Power Transfer”) verrà applicato a diverse tipologie di veicoli elettrici, tanto in ambiente statico quanto durante il loro movimento.
In ordine a garantire la massima sicurezza stradale e ottimizzare la produttività dei veicoli commerciali verranno sfruttati sistemi di connettività up-to-date mediante il ricorso a tecnologie 5G e IoT. A sua volta, la pavimentazione stradale verrà ottimizzata, a vantaggio della sua durata nel tempo e per evitare che la ricarica a induzione non perda efficienza.