Auto più affidabili: il rapporto Adac 2021
L’Automobile Club tedesco ha analizzato tutti i casi di malfunzionamento evidenziati nel 2020 e relativi a più di 100 autoveicoli prodotti fra il 2011 ed il 2018.
“Buoni e cattivi”: una valutazione che è difficile impostare in maniera imparziale, proprio in quanto tanti e tali sono i parametri che vi concorrono. Nella fattispecie, quali vetture sono più affidabili? E quali modelli, al contrario, mettono in evidenza difetti in misura maggiore rispetto ad altri? È necessario, quantomeno, affidarsi a dati obiettivi, come ad esempio quante richieste di soccorso siano state ricevute dai servizi di assistenza stradale, e quali malfunzionamenti vengano evidenziati in sede di diagnosi. Un lavoro enorme, che tuttavia può a buon diritto determinare una “classifica”.
È, in estrema sintesi, quanto reso noto da ADAC: l’Automobile Club tedesco, in un recente rapporto, ha passato al setaccio l’affidabilità di oltre un centinaio di differenti autoveicoli – dalle citycar ai Van – prodotti nell’arco di sette anni, e che siano stati venduti in almeno 10.000 esemplari ciascuno. Un “plateau” sufficientemente ampio, dunque, per potere ragionare in modo più preciso possibile sul relativo indice di affidabilità.
Come è stato organizzato lo studio
Nel dettaglio, sono stati 109 i veicoli analizzati, costruiti fra il 2011 ed il 2018 e catalogati in una serie di tabelle per segmento di appartenenza. Criterio base per lo studio degli uffici ADAC, come si accennava in apertura, le chiamate di soccorso ricevute nel 2020, che – per via dell’emergenza sanitaria e del lockdown – sono risultate in diminuzione rispetto al 2019: 3,4 milioni le richieste dello scorso anno, a fronte di 3,8 milioni raccolte l’anno precedente.
Prima causa di guasto: la batteria
Innanzitutto, il rapporto ADAC sull’indice di affidabilità rivela che al primo posto fra le richieste di soccorso c’è la batteria scarica: il 46,3% delle chiamate ha riguardato proprio l’accumulatore (a fronte di un 41,8% registrato nel 2019). Il motivo è molto semplice: a causa delle limitazioni agli spostamenti, molti veicoli sono rimasti fermi a lungo, con la conseguenza che le batterie si sono nel frattempo scaricate.
Ecco i modelli meno “affidabili”
Kia Ceed 2011
Passando alle “dolenti note”, l’inglorioso primo posto per numero di guasti – o, se si vuole, l’ultima posizione per affidabilità – spetta, indica il report Adac, a Kia Ceed prodotta nel 2011, con un tasso di guasti nell’ordine del 52,7 per mille. Vale a dire: una media di oltre 57 segnalazioni ogni 1.000 esemplari in circolazione. Fra i guasti più frequenti che nel 2020 hanno interessato la “segmento C” riferita all’ultimo anno di produzione della prima serie (2006-2012): difetti al motorino di avviamento, alla pompa del carburante, alla distribuzione ed alle candele.
A onor del vero, osservano i tecnici dell’Automobile Club federale, la situazione è andata migliorando nei modelli di più recente produzione, tanto da non avere più evidenziato segnalazione di malfunzionamenti.
Seat Alhambra e VW Sharan
Simile la situazione per Hyundai i20, che ha evidenziato noie alle candele e guasti ai blocchetti di accensione fra le cause principali di segnalazioni. Frequenza relativamente elevata di guasti anche per Seat Alhambra e Volkswagen Sharan, in cui la frequenza dei guasti – le cause principali sono state il ricircolo dei gas di scarico o l’iniezione di AdBlue – ha peraltro riguardato quasi tutti gli anni di produzione di entrambi i modelli. E non sono arrivate notizie migliori da Smart forFour e forTwo, con una frequenza di guasti che ha toccato quota 32,8 e 32,7 su 1.000 unità per gli esemplari venduti nel 2015 e nel 2016.
Le tedesche vincono per affidabilità
In cima alla classifica, l’analisi Adac ha messo il “cuore” della produzione nazionale:
- Audi A3, Audi A4, Audi A5 ed i SUV Q3 e Q5;
- Bmw Serie 1, Serie 2, Serie 3, Serie 4, X1 e X3 oltre a Mini;
- Mercedes Classe A, Classe C, CLA, GLA, GLC e GLK.
Pochi i guasti evidenziati: il cavo di accensione (Audi A1), gli ugelli degli iniettori (Audi Q5), il blocchetto di accensione o il motorino d’avviamento (Mercedes).
Fiat Punto e Dacia Sandero: la sorpresa
Chi l’ha detto, infine, che un veicolo sia tanto più affidabile quanto perfezionato? A volte è vero il contrario (e ciò sia detto senza scomodare l’assunto di Henry Ford che, leggenda vuole, soleva dire che “Tutto quello che non c’è, non si rompe”: erano altri tempi!). Fra i modelli più performanti in questo senso, troviamo Dacia Sandero e Fiat Punto: la mai dimenticata “segmento B” torinese, riporta l’analisi Adac, anche negli esemplari più datati (ovvero quelli immatricolati fra il 2011 ed il 2013) ha fatto registrare pochi guasti. Detto della “piccola” di Dacia, si incontrano anche altri modelli generalisti: da Ford Focus a Opel Astra, e ancora Seat Ibiza, Skoda Fabia e Volkswagen Polo. “Last but not least”, la eterna bestseller Volkswagen Golf.