Nissan Juke DIG-T 114 N-Design: la prova su strada
Abbiamo guidato la variante N-Design della Nissan Juke che rende più accattivante il SUV nipponico.
Pioniera tra i B-SUV, la Nissan Juke è senza dubbio una delle proposte più interessanti della categoria, grazie al suo stile originale e senza compromessi che richiama quello della prima generazione. L’abbiamo provata nell’allestimento N-Design, che enfatizza ancora di più il suo spirito audace.
Esterni: più seducente con livrea bicolore e cerchi da 19 pollici
Il passato non si dimentica, anzi è un buon viatico per riallacciarsi alla tradizione guardando al futuro, ed è proprio questo il concetto sposato dai designer della Nissan, che hanno rielaborato in forma moderna lo stile della Juke precedente. Così, il frontale presenta fonti luminose dalle dimensioni differenti, e il tetto scende a mo’ di coupè. Richiami a parte però, l’auto è tutta nuova anche nella linea, e adesso è più generosa nelle dimensioni, più imponente sulla strada e gonfia i muscoli attraverso passaruota generosi.
La variante N-Design con la sua livrea bicolore è ancora più accattivante e sfoggia i cerchi da 19 pollici Akari per conquistare gli automobilisti dallo spirito sportivo. Il tetto nero a contrasto fa pandant con i retrovisori dello stesso colore, e la calandra a V ormai è un dettaglio imprescindibile per le nuove proposte della Casa nipponica.
Interni: con la seconda generazione ha una maggiore abitabilità
Comoda per 4 persone, una quinta dovrebbe fare i conti con il tunnel centrale, la Juke N-Design mostra dettagli premium come il volante ed il pomello del cambio rivestiti in pelle, e può contare anche su dei sedili anteriori dal taglio sportivo. Chi siede dietro gode di una minore luminosità, ma è un piccolo dazio da pagare al design. Il bagagliaio è ampio con 422 litri e può arrivare ad oltre 1.300 litri abbattendo il divano posteriore.
Originale ed avvolgente la plancia, che adesso ingloba lo schermo del sistema multimediale nella parte alta. Quest’ultimo esegue gli aggiornamenti in automatico ed è compatibile sia con Apple CarPlay che con Android Auto. Volendo, è possibile utilizzare l’auto come hotspot Wifi ed effettuare alcune operazioni da remoto, come aprire e chiudere le serrature, mediante l’app dedicata. La strumentazione è di stampo classico ma presenta un ampio display centrale per tenere tutte le informazioni a portata di sguardo. Molto valida la posizione di guida, anche se la visibilità posteriore non è delle migliori.
Al volante: più sicura e affilata, ma scomoda sullo sconnesso
La Juke non è certo una sorpresa; agile, affilata tra le curve, pronta a recepire i comandi del guidatore, è una sempre divertente e rassicurante. Inoltre, con l’arrivo della seconda generazione sembra essere maturata, visto che può contare su una maggiore stabilità e su ADAS più evoluti. Tutto è sotto controllo con le telecamere dell’Around View Monitor, nelle manovre c’è anche il sistema di rilevamento degli ostacoli posteriori in movimento a fornire ulteriore supporto, mentre in marcia oltre al sistema che monitora l’eventuale presenza di veicoli nell’angolo cieco dei retrovisori, il conducente può far affidamento sul cruise control intelligente e sul sistema di mantenimento della corsia.
Per il resto, il 1.0 a 3 cilindri sovralimentato da 114 CV rappresenta un buon compromesso tra prestazioni e consumi, visto che l’auto risulta brillante senza rinunciare a medie nell’ordine dei 16 km/l. Il cambio automatico aiuta in città e consente al motore di distendersi bene, ma i cerchi da 19 pollici non vanno d’accordo con buche e asperità e, se si schiaccia a fondo l’acceleratore, si manifesta la tipica timbrica del 3 cilindri. Al momento, non ci sono alternative a questa motorizzazione, anche se bisogna ammettere come quest’ultima sia quella giusta per la Juke.
Prezzo: si parte da 25.200 euro per la N-Design
L’affascinante variante N-Design ha un costo di partenza di 25.200 euro, 1.200 euro in più della comunque valida N-Connecta, ma è più cool. Per avere anche la trasmissione automatica a doppia frizione a 7 rapporti e dimenticarsi del terzo pedale bisogna mettere in conto ulteriori 1.700 euro.