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Diesel e benzina Euro 4: limiti alla circolazione

La possibilità di circolare liberamente diminuisce, in special modo a discapito dei diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato. Esaminiamo la situazione nelle varie regioni.

Questione spinosa e di costante attualità: come comportarsi se, ad esempio, si abbia l’occasione di acquistare a buon prezzo un usato Euro 4? Si tratta di autovetture in effetti non più freschissime, tenuto conto che questa classe di inquinamento venne introdotta nel 2006 e, dopo la sua evoluzione in Euro 5, rimase in vigore fino a tutto il 2009. Ma nemmeno “decrepite”, e che possono, in teoria, garantire al proprietario ancora diverse migliaia di km di strada con relativa tranquillità. Molto dipende dall’effettivo utilizzo che si voglia fare del veicolo, del suo stato di manutenzione, di quanti chilometri si intendano percorrere all’anno. E anche del territorio di residenza dell’eventuale nuovo proprietario.

Questo discorso vale anche nel caso in cui si possieda un’autovettura Euro 4 e non si abbia intenzione di sostituirla con un modello di attuale produzione. Vero è, infatti, che un autoveicolo Euro 4 mantenuto nelle migliori condizioni non sia, in termini assoluti, particolarmente “nocivo” per l’ambiente. D’altro canto, va considerato che una delle categorie più “colpite” dai limiti alla circolazione riguarda proprio gli Euro 4, e interessa tanto i modelli a benzina quanto quelli a gasolio, a causa dei valori di emissioni allo scarico, che sono superiori rispetto all’attuale Euro 6.

Per questo, la storia recente dei provvedimenti sulla circolazione ha via via conosciuto l’estensione dei blocchi alla libera circolazione delle autovetture: dallo stop agli Euro 0, 1, 2 e 3 si è arrivati agli “stop” per gli Euro 4 (per conoscere con esattezza la classe di inquinamento cui appartiene il proprio autoveicolo, il riferimento è al punto V.9 della carta di circolazione).

Ci si basa sulla fine dello stato di emergenza

In linea di massima, l’11 gennaio 2021 era stato sancito il permesso alla circolazione degli autoveicoli diesel Euro 4, fino al termine dell’emergenza sanitaria, firmato dai presidenti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, cioè le regioni che aderiscono al Bacino Padano siglato nel 2017. È recentissima (risale all’emanazione del DL n. 52 del 22 aprile 2021, il cosiddetto “Decreto Riaperture”) la proroga dello stato di emergenza al 31 luglio 2021. Ne deriva, per deduzione, che a livello assoluto i veicoli Euro 4 possono circolare ancora per qualche settimana. Sussistono tuttavia delle eccezioni, rivolte per lo più al periodo invernale. Vediamo quali.

Lombardia

Nella regione, lo stop alle auto diesel Euro 4 prive di filtro antiparticolato ha avuto inizio l’11 gennaio 2021. Per venire incontro alle esigenze dei possessori di un autoveicolo che appartiene a tale classe di inquinamento, la Lombardia ha adottato in via sperimentale il progetto Move-In (Monitoraggio dei Veicoli Inquinanti), in forza del quale le auto diesel Euro 4 senza FAP possono ottenere una deroga al divieto di potere circolare in funzione del loro effettivo utilizzo. In pratica, una “scatola nera” nella vettura, collegata mediante satellite ad una piattaforma dedicata rileva quanti km vengono percorsi dal veicolo. La “black box” di Move-In costa 50 euro per il primo anno (di cui 30 euro per l’installazione e 20 euro per la fornitura del servizio), e 20 euro ad ogni successivo rinnovo.

Qualche esempio

Le autovetture Euro 4 diesel iscritte al progetto Move-In (scattato i 1 dicembre 2020) possono, allo stesso modo delle auto a benzina Euro 1, percorrere fino a 10.000 km all’anno, e fino a 5.000 km nel periodo compreso fra il 1 ottobre ed il 31 marzo, nell’intera Area 1, che comprende la zona dei 209 Comuni di Fascia 1 e i 5 Comuni con più di 30.000 abitanti situati in Fascia 2 (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese). Ricordiamo che a Milano, oltre al divieto nell’Area B, dal 2022 non potranno circolarvi nemmeno più gli autoveicoli diesel Euro 4 con filtro antiparticolato: questa restrizione riguarderà, dal 2028, anche gli autoveicoli Euro 4 a benzina.

Piemonte

Lo scenario nella regione è simile a quello della Lombardia: gli “stop” alla circolazione avvengono soprattutto durante l’inverno. Quest’anno il blocco alla circolazione degli autoveicoli diesel Euro 4, che sarebbe entrato in vigore il 1 ottobre 2020, era stato posticipato al 1 gennaio 2021, ed è rimasto valido fino allo scorso 31 marzo e nella fascia oraria diurna dalle 8,30 alle 18,30.

Il divieto ha riguardato i territori comunali di Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano. “Stop” alla circolazione dal 1 ottobre per i veicoli che appartengono alle classi di inquinamento superiori (ovvero a partire dal diesel, benzina, metano e GPL Euro 0 e diesel Euro 1, diesel Euro 2 e ciclomotori e motocicli Euro 0). C’è una deroga per auto e veicoli utilizzati per il trasporto merci che appartengono alla classe Euro 3: restano fermi, nei giorni feriali, dalle 8 alle 19 soltanto nel periodo invernale.

Emilia Romagna

Quest’anno, il divieto di circolare per gli autoveicoli diesel fino ad Euro 4 compreso, benzina fino ad Euro 2 compreso, ciclomotori e motocicli fino ad Euro 1 e veicoli benzina-metano e benzina GPL fino ad Euro 1, è scattato l’11 gennaio ed è rimasto in vigore fino al 31 marzo 2021. Il “Piano Aria” stabilisce, nei mesi invernali, un immediato blocco ai diesel Euro 4 (e, dall’11 gennaio 2021, anche diesel Euro 5) se i limiti di PM10 vengono superati per tre giorni consecutivi. Il “Piano Aria” riguarda, nella fattispecie: Bologna, Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Catel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Imola, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, Zola Predosa; Ferrara, Cento; Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo; Piacenza; Parma; Reggio Emilia e Rubiera; Ravenna e Faenza; Cesena e Forlì; Rimini e Riccione.

Veneto

In ordine ad una decisione presa l’8 gennaio 2021 dal coordinamento dell’Unità di crisi regionale, che recepiva il posticipo allo stop dei diesel Euro 4 nell’ambito del “Piano Aria” delle regioni del Bacino Padano, il divieto alla circolazione di questa classe di autoveicoli è stato sospeso fino al termine dell’emergenza da Covid-19. Dunque, per nostra deduzione, fino al 31 luglio 2021.

Lazio

In riferimento alle misure adottate a Roma, restano in vigore i provvedimenti antismog per le auto diesel Euro 0Euro 1 ed Euro 2 (che non posso circolare, dal lunedì al venerdì, all’interno della ZTL Fascia Verde di Roma), estendibili anche al sabato e nei giorni festivi, dalle 7,30 alle 20,30, in caso di superamento dei limiti di PM10. In base ai giorni di superamento delle polveri sottili, dopo l’ottavo giorno consecutivo si potrebbe arrivare anche allo stop delle auto diesel Euro 6 (misura già adottata, ad esempio, all’inizio del 2020). Le auto diesel Euro 3 e le auto a benzina Euro 2 devono rispettare il divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, all’interno della zona dell’Anello Ferroviario. Le vetture diesel Euro 4Euro 5 ed Euro 6 possono circolare, tuttavia – sempre in funzione dei livelli di PM10 rilevati dalle centraline – i divieti possono scattare, a partire dagli accessi alla Fascia Verde, tutti i giorni dalle 7,30 alle 10,30 e dalle 16,30 alle 20,30.

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