Jaguar F-Pace 2.0d AWD Portfolio: la nostra prova
Jaguar F-Pace 2.0d AWD Portfolio, pronta ad aggredire ogni tipo strada… dall’alto. Scopritelo insieme a noi.
Jaguar F-Pace 2.0d AWD Portfolio – Con la F-Pace, Jaguar ha portato a termine obiettivi delicati: dare un seguito produttivo alla conturbante C-X17, presentata al Salone di Francoforte nel 2013; entrare nel redditizio segmento di mercato dei SUV con un prodotto che esaltasse i valori fondanti del marchio.
Il risultato, bisogna ammetterlo, è stato centrato in pieno: non solo la sport utility di Jaguar è bella da vedere (e da guidare), ma ha anche contribuito in maniera determinante a far volare le vendite del marchio inglese: basti pensare che in Italia il primo crossover del giaguaro, a meno di 8 mesi dal lancio, è stato venduto in circa 2.300 esemplari su 4.912 Jaguar immatricolare (+200% rispetto al 2015). E il segmento delle SUV premium è destinato a crescere del 50% entro il 2020.
La F-Pace sintetizza ed evolve le forme viste sulle ultime creazioni Jaguar, a cominciare dalla conturbante F-Type – da cui riprende i gruppi ottici, sfuggenti ed originali – e dalla XE, la berlina sportiva da cui la SUV di Coventry mutua la meccanica e lo styling del frontale. Con 4,73 metri di lunghezza e un prezzo di listino che parte da 45.750 euro, la F-Pace mette nel mirino concorrenti come la Mercedes GLC, la Porsche Macan e l’Alfa Romeo Stelvio.
Come è fatta sotto la carrozzeria
Come le Jaguar di ultima generazione, la F-Pace è costruita su un telaio modulare realizzato all’80% in alluminio, il 70% del quale ad alta resistenza (serie 6000). Mentre il resto è costruito con avanzati acciai ad alta resistenza. Una scelta tecnica che permette alla versione equipaggiata con motore diesel 2.0 con cambio manuale di contenere il peso a 1.665 kg.
Sofisticate anche le sospensioni anteriori a doppio braccio trasversale, installate su un telaio ausiliario con torrette in fusione di alluminio: derivano da quelle della F-Type. Molte componenti sono realizzate in alluminio forgiato e pressofuso e alcune vengono prodotte attraverso un procedimento brevettato. Mentre al retrotreno ci sono le sospensioni “Integral Link” con boccole più morbide rispetto ai sistemi multilink convenzionali ed una maggiore rigidità laterale.
Pure lo sterzo, con servoassistenza elettrica e rapporto di sterzata variabile, è di nuova concezione: sfrutta algoritmi per la gestione del comando che garantiscono maggiori possibilità per la calibrazione dei sistemi idraulici e offrono una migliore sensazione di guida. Altro elemento ereditato dalla sportiva F-Type è il Torque Vectoring, che riduce il sottosterzo frenando leggermente le ruote interne in ingresso curva.
Come va
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Al posto di guida si nota subito la buona ergonomia dei comandi e l’elevato livello della finitura, a cominciare dai pellami e dalla morbidezza delle plastiche (anche se la porzione inferiore dei pannelli porta potrebbe essere realizzata meglio). I comandi per la selezione delle diverse modalità di guida sono disposti sul tunnel centrale, dietro al rotore per la selezione delle marce.
Viste le credenziali tecniche – uso massiccio di alluminio, trazione integrale e Torque Vectoring – ci aspettavamo molto dalla F-Pace. Così ci siamo messi al volante senza farci spaventare troppo da un peso che, a pieno carico, sfiora i 1.800 kg. Il 2.0 diesel con 180 CV di potenza massima e 430 Nm di coppia motrice non se la cava affatto male, anche se i 300 CV ed i 700 Nm del 3 litri V6 bi-turbodiesel fanno tutto un altro effetto. La F-Pace risulta agile, quasi sportiva, per via di uno sterzo rapido e diretto.
Gli appoggi sono sicuri e il comportamento generale è agile e neutro, con uno sterzo pronto ed una distribuzione dei pesi “sana”. Ciò aiuta a godersi persino le strade più impegnative, sempre tenendo conto degli ingombri di un’auto lunga 4,73 m e larga 1,94 m. Anche la taratura delle sospensioni è ben a punto: queste ultime riescono ad assorbire asperità importanti senza compromettere comfort e guidabilità.
[rating title=”COMFORT” value=”8.5″ layout=”left”]
Pur potendo contare su una trazione integrale in grado di sfidare fondi a bassissima aderenza e percorsi molto accidentati, il SUV del Giaguaro punta molto ad essere godibile soprattutto su asfalto e fa di tutto per non far rimpiangere le sorelle XE ed XF, dotate di un baricentro più basso.
Piacevole sul misto, diventa più impegnativa sul veloce per via della massa che si fa sentire, anche se l’ottima visibilità da ogni angolazione conferisce al guidatore un appagante senso di controllo del mezzo. Unica nota stonata riguarda la sonorità in accelerazione del 2 litri a gasolio: perlomeno questo 4 cilindri si prende la rivincita a livello di percorrenze, visto che i 14 km/l sono sempre a portata di piede.
Le prestazioni sono più che soddisfacenti, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 8,7 secondi ed una velocità massima dichiarata di 208 km/h. Ottimo, come ha dimostrato anche su altre vetture, il cambio ZF automatico ad 8 marce, autore di cambiate fluide e quasi impercettibili; ma anche di una certa verve in scalata, quando si utilizza in modalità manuale sequenziale.
Design e interni
La missione della F-Pace è quella di offrire alla propria clientela la praticità che ci si aspetta da una SUV senza però rinunciare al fascino delle linee del concept da cui deriva. Per questo le linee si ispirano a quelle della F-Type, la sportiva più emozionale della gamma del Giaguaro. Quest’ultima torna subito alla mente quando si osserva l’andamento della zona posteriore, con la forma inclinata dei montanti, l’angolazione del lunotto, lo spoiler sul portellone e, soprattutto, i gruppi ottici a LED sottili ed orizzontali.
La dinamicità della F-Pace si esprime anche attraverso le fiancate muscolose e le prese d’aria che contraddistinguono il frontale e la sua ampia calandra con trama a nido d’ape. La fanaleria anteriore, disponibile anche con tecnologia adattiva a LED, riprende il design già visto sulle berline XE ed XF, per enfatizzare un family feeling elegante e al contempo aggressivo. La vettura riesce a dissimulare le sue dimensioni grazie a linee filanti, pensate anche per garantire un’ottima visibilità, come confermano i montanti anteriori, decisamente arretrati.
[rating title=”INTERNI” value=”9″ layout=”left”] Ampio lo spazio riservato all’abitacolo, dove trovano posto tranquillamente 5 passeggeri, con il passeggero centrale del divanetto posteriore che può godere dello stesso comfort degli altri. Non mancano bocchette d’aerazione posteriori, sia centrali che laterali ed anche sui montanti (quest’ultime optional con il clima quadrizona). Mentre davanti i due sedili sono separati dal grande tunnel centrale che attraversa l’abitacolo. E chi opta per i sedili sportivi può averli anche climatizzati.
L’aspetto della plancia ricorda quello visto sulle XE ed XF, con un l’andamento ondulato della porzione superiore che inizia dai pannelli delle portiere ed arriva sul ponte di comando, dove spiccano i quadranti analogici corredati dal display TFT, o, in opzione, la strumentazione virtuale HD da 12,3 pollici. Per accedere al sistema d’infotainment “InControl Touch Pro” si basta sfiorare l’ampio schermo touch da 10, 2 pollici, compatibile con smartphone.
Si possono pure scegliere ben 10 tonalità cromatiche differenti per le luci ambientali a seconda del tipo di atmosfera che interessa ricreare. Inoltre, negli esemplari dotati di porta HDMI/MHL, possono essere trasmessi contenuti multimediali direttamente dal sistema d’infotainment dell’auto ad altri dispositivi, come, ad esempio, dei tablet. Ampio il bagagliaio, con una capacità che va da 650 litri fino a 1.900 litri: alla bocca di carico si accede facilmente, grazie ai dispositivi di apertura e chiusura elettrici (optional) e schienale del divano posteriore disponibile anche con reclinazione elettrica.
Infotainment e sicurezza attiva
Il sistema InControl Touch si basa su delle logiche di funzionamento mutuate dagli smartphone di ultima generazione: passare da un menù all’altro risulta agevole ed intuitivo. La navigazione avviene attraverso mappe 2D e 3D che possono essere visualizzate direttamente anche sull’head-up display. Con il sistema più sofisticato, denominato “Pro”, l’utente ha a disposizione la potenza di un processore quad-core e di un hard disk SSD da ben 60 GB. Lo schermo cresce da 8 pollici a 10,2 pollici e può essere persino personalizzato nella schermata iniziale.
Il tutto è improntato alla massima rapidità d’utilizzo, e, se connesso alla rete dati, offre informazioni utili suoi punti di interesse presenti sul percorso. Mentre la clientela più sportiva può lasciare le chiavi a casa: al loro posto è offerto in opzione la “Jaguar Activity Key”, un bracciale in gomma che funziona come una chiave elettronica; se avvicinato al logo presente sul portellone posteriore, permette di accedere all’auto o chiudere le serrature. È impermeabile e perfetto per chi fa spesso surf.
Gli amanti della buona musica possono invece contare su due sistemi audio digitali realizzati insieme a Meridian: il più potente è dotato di funzione surround e vanta una potenza di 825W e ben 17 altoparlanti. A livello di sicurezza attiva la F-Pace vanta sistemi all’avanguardia, come il dispositivo che aiuta il conducente a rimanere nella propria carreggiata o quello che lo avvisa dei limiti di velocità, proiettandoli attraverso l’head-up display. Ma ci sono pure il Blind Spot Monitor e la frenata automatica di emergenza che si avvale del riconoscimento pedoni.
Una menziona la merita anche l’head-up display con tecnologia laser (HUD) che assicura la proiezione sul parabrezza di immagini nitide e colori ad alto contrasto: fornisce al conducente informazioni quali velocità mantenuta dal conducente e le istruzioni relative alla navigazione satellitare, rendendo l’esperienza di guida ancore più sicura.
La trazione integrale by Jaguar
La trazione integrale lascia spazio al guidatore grazie all’”Intelligent Driveline Dynamics“, che mira a riprodurre il feeling delle vetture a trazione posteriore, trasferendo, quando è necessario, la coppia motrice all’avantreno per contrastare i pattinamenti. Si tratta di un sistema on demand che incorpora la tecnologia “Adaptive Surface Response”, che adatta il funzionamento della trasmissione alla superficie stradale e prevede anche specifiche modalità di guida per neve e fango.
In pratica la coppia motrice è normalmente indirizzata al 90% all’asse posteriore e, se necessario, viene trasferita fino al 50% davanti. In piena accelerazione invece il sistema trasmette quasi il 100% della potenza alle ruote posteriori. Il tutto è gestito da un ripartitore di coppia posizionato subito dietro la scatola del cambio e composto da una frizione multi disco in bagno d’olio: quest’ultima è comandata da un attuatore elettroidraulico che regola la pressione tra i dischi della frizione. Quest’ultima è collegata una trasmissione a catena ed infine un albero che trasmette la coppia al differenziale anteriore.
Presente anche il dispositivo di d’assistenza che si occupa di acceleratore e freni nei percorsi più difficili, denominato “All Surface Progress Control“, compatibile sia con la trazione posteriore che integrale ed agisce tra i 3,6 km/h ed i 30 km/h (velocità selezionate tramite cruise control). Volendo, si può ottenere un risultato simile anche con il Low-Friction Launch: un dispositivo che permette di lavorare con l’acceleratore, anche in condizioni difficili, sfruttando una mappatura graduale del comando. Una primizia in Casa Jaguar.
Prezzo
La versione della nostra prova, la F-Pace 2.0d AWD automatica in allestimento “Portfolio”, ha un prezzo di listino che parte da 58.700 euro. Come tutte le auto premium il conto finale è molto sensibile alla lista degli optional: basta farsi prendere la mano – e le possibilità non mancano di certo! – per arrivare a cifre davvero importanti. Ad esempio le sospensioni adattive a regolazione dinamica comportano un esborso extra di 1.336 euro, il portellone ad apertura automatica un rincaro di 653 euro, mentre l’activity key si porta a casa per 377 euro.
Fanno parte della lista anche accessori relativi alla sicurezza attiva, come il Blind Spot Monitor (valido anche in retromarcia) da 678 euro ed il Lane Keeping Aid & Driver Drowsiness Monitoring, che presenta lo stesso costo. Si può spendere una cifra considerevole anche scegliendo i cerchi da 22 pollici, da oltre 5.000 euro. Più abbordabili quelli da 19 pollici da poco più di 1.000 euro a quasi 2.000 euro, o quelli da 20 pollici da 2.500 euro ad oltre 3.000 euro. Per gli amanti del look “old style”, ci sono gli inserti in radica di Frassino a 367 euro.
Chiaramente, il listino offre anche varianti meno costose della F-Pace, come la 2.0 d a trazione posteriore che parte dai 45.750 euro della versione Pure ed arriva ai 53.450 della variante Portfolio. Le 2.0 d dotate di trazione integrale e trasmissione manuale invece, hanno un prezzo base di 48.450 euro, con l’intrigante R-Sport da 54.750 euro. Per la sportiva della gamma, la 3.0 V6 benzina da 340 CV, occorrono 62.800 euro, mentre le diesel 3.0 V6 spingono in alto il listino, fino agli 83.235 euro della First Edition: che praticamente ha tutto di serie. Al top dell’offerta la 3.0 benzina sovralimentata da 380 Cv, sempre in allestimento First Edition: qui l’assegno da staccare è di 87.645 euro.
Pregi e Difetti
Piace
– Design accattivante
– Piacevolezza di guida
– Soluzioni tecniche e tecnologiche
– Trazione integrale efficace anche in off-road
Non Piace
– costo di alcuni optional
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Scheda Tecnica
Dimensioni:
Lunghezza: cm 473
Larghezza: cm 194
Altezza: cm 165
Passo: cm 2875
Numero posti: 5
Bagagliaio: 650-1900 dm3
Misure Pneumatici:
Anteriori: 245/45 R18 V
Posteriori: 245/44 R18 V
Dati Motore:
Motore: 4 cilindri in linea , gasolio
Cilindrata: 1999 cm3
Potenza: 132KW (180 Cv) a 4000 giri/min
Coppia Max: 430 Nm
Cambio: automatico a 8 rapporti
Trazione: integrale permanente
Prestazioni dichiarate:
Velocità massima: 208 km/h
Accelerazione da 0 a 100 km/h: 8,7 secondi
Prezzo della versione avuta in prova: 58.700 Euro