Hyundai Tucson ibrido plug-in: prima prova e prezzi
La Casa di Seul arricchisce l’offerta del suo SUV tecnologico e fuori dagli schemi con una nuova e potente motorizzazione plug-in.
Lanciata circa un anno fa, l’ultima generazione della Hyundai Tucson ha portato un’aria di freschezza nella gamma del costruttore coreano, inaugurando una “nuova era” sia in termini di design che per quanto riguarda la tecnologia, il tutto con un occhio di riguardo all’elettrificazione. Il Gruppo Hyundai può infatti vantare un’esperienza quasi trentennale nel settore dell’elettrificazione, inoltre ha annunciato un investimento di oltre 40 miliardi di euro entro il 2025 dedicato alla mobilità sostenibile.
Un esempio su tutti è la rivoluzionaria Ioniq 5 che presto sbarcherà sul mercato, ovvero uno dei ben 44 modelli elettrificati che verranno proposti nel prossimo futuro. Il SUV del Costruttore di Seul ha visto recentemente allargare la propria offerta con il nuovo allestimento sportivo N Line e soprattutto con una nuova motorizzazione ibrida plug-in – oggetto del nostro primo contatto su strada – che va ad aggiungersi alle motorizzazioni diesel e benzina mild hybrid e alla versione a benzina full-hybrid.
Look distintivo
Lunga 4,5 metri, larga 1,87 m., e alta 1,65 m., la nuova Tucson si presenta come un SUV di segmento C dalla forte personalità. Osservando la vettura si viene catturati immediatamente dal suo frontale che sfoggia la particolare calandra che ingloba i proiettori LED Parametric Hidden Lights. Questi ultimi quando risultano spenti si mimetizzano alla perfezione con il resto della vista frontale, offrendo un effetto scenico di sicuro impatto. Appena i fari si illuminano è possibile apprezzare i vari cristalli che i quali, quando sono spenti, si “mimetizzano” col resto del frontale. Una volta accesi è possibile apprezzare i vari cristalli che compongono il gruppo ottico a forma di freccia. La versione plug-in può anche contare su alcune lamelle attive che si regolano automaticamente quando il propulsore ha bisogno di “respirare” meglio.
Le fiancate sono molto muscolose e scolpite, inoltre risultano esaltate dai grandi passaruota squadrati e dall’andamento rastremato del terzo montante che abbraccia il lunotto molto inclinato. Quest’ultimo è lambito in basso dai proiettori uniti in un unico elemento da una fascia LED, mentre la protezione sottoscocca del paraurti incorpora il doppio scarico e offre un ulteriore tocco di dinamismo.
Abitacolo lussuoso
Se gli esterni della nuova Tucson sono di grande effetto, l’abitacolo non è da meno, grazie ad un perfetto mix di finiture lussuose e di tecnologie sofisticate che puntano a rendere la guida di tutti i giorni confortevole, divertente e connessa. L’abitacolo non rinuncia a effetti scenografici come il sistema di illuminazione ambientale a 64 colori, molto bello anche il nuovo volante in stile “Genesis” dotato di quattro razze orizzontali con comandi multimediali. Dietro spicca la strumentazione 100% digitale che cambia grafica se si opta per la modalità di guida eco o per quella Sport, inoltre supporta la funzione mirroring dedicata agli specchietti retrovisori: ogni volta che si inseriscono le luci di direzione, il tachimetro o il contagiri “scompaiono” per visualizzare le immagini posteriori-laterali riprese dalle telecamere.
Iniezione di tecnologia
Molto bella la plancia in piano black che ospita nella parte superiore il display touch da 10,25 pollici del sistema d’infotainment che permette di gestire il sistema di navigazione (decisamente efficiente e preciso nelle segnalazioni di svolta), la retrocamera, l’impianto audio e la connettività per smartphone (compatibile con Apple CarPlay e Android Auto). Più in basso troviamo i comandi completamente “touch” dell’impianto di climatizzazione automatico tri-zona (con selettore separato per i posti dietro), del riscaldamento e raffreddamento dei sedili. Nell’imponente tunnel centrale troviamo invece i porta bicchieri, i comandi del cambio automatico shift by wire e il selettore dedicato alle modalità di guida. Apprezzabile anche i pulsanti sul fianco sinistro del sedile passeggero che permette di regolare elettricamente quest’ultimo anche se ci si trova al comando di guida.
Spazio e confort e bordo
Cinque persone adulte trovano il loro spazio ideale all’interno della Tucson, il merito va oltre all’abbondante spazio per testa e gambe anche per la comodità dei sedili rivestiti in pelle, rigidi al punto giusto e con quelli anteriori capaci di trattenere al meglio il corpo. Il vano bagagli della Tucson plug-in è ampio ben 581 litri con i sedili in uso (- 31 litri rispetto alle altre motorizzazioni), uno spazio più che sufficiente a soddisfare le esigenze di una famiglia.
Primo contatto su strada
Abbiamo avuto il piacere di guidare la nuova Tucson Plug-in su un percorso misto nei dintorni del lago di Annone, in provincia di Lecco. La vettura è spinta da un powertrain ibrido plug-in caratterizzato dall’uso di un motore 1.6 turbo a benzina da 180 CV abbinato ad una unità elettrica da 91 CV, per un totale di 265 CV e 350 Nm di coppia scaricati sulla trazione integrale tramite l’uso di un cambio automatico con paddle al volante. L’unità elettrica è alimentata da una batteria agli ioni di litio da 13,8 kWh e consente alla vettura di viaggiare a zero emissioni per circa 60 km con una sola carica che può essere effettuata tramite il caricatore di bordo da 7,2 kW collegando la vettura ad una colonnina pubblica o in alternativa ad una wallbox domestica.
La vettura su strada si dimostra agile e scattante già in modalità ECO, per poi diventare estremamente divertente quando si imposta la modalità Sport. A questo punta la Tucson regala un feeling di guida inaspettato, complice anche l’ottimo assetto (un po’ duro quando si incontrano asperità della strada pronunciate) e un telaio sufficientemente rigido. Anche lo sterzo risulta promosso pienamente, sia per quanto riguarda la sua precisione che per l’ottimo raggio di sterzata. Il cambio automatico a sei rapporti risponde bene, anche se forse l’avremmo preferito un pelino più rapido nei cambi marcia, ma evidentemente i tecnici Hyundai hanno preferito in questo caso privilegiare il confort
La sensazione generale che offre questo SUV è di viaggiare su un veicolo di segmento superiore, curato in ogni minimo dettaglio e caratterizzato da materiali e dispositivi di primo livello, in particolare quando parliamo di sicurezza che viene garantita dai tanti ADAS come il cruise control adattivo, il controllo dell’angolo cieco, il mantenimento della corsia e la frenata automatica d’emergenza. A stupire sono anche le piccole-grandi soluzioni intelligenti offerte dalla vettura, come la base per la ricarica wireless dello smartphone dotata di una bocchetta specifica per raffreddare il telefono, o la chiusura automatica dei finestrini quando si entra in galleria o il già citato Blind Spot View Monitor che proietta sulla strumentazione le immagini degli “specchietti virtuali”.
Non ha paura di sporcarsi
La trazione integrale della Tucson plug-in risulta coadiuvata dal sistema Terrain Mode che mette a disposizione i settaggi Mud, Sand e Snow, che intervengono anche sulle impostazioni del servosterzo elettrico R-Mdps e sulle sospensioni a controllo elettronico.
Prezzi
La Tucson ibrida plug-in risulta declinata negli allestimenti XTech, XLine, eXellence e N Line. I prezzi di listino partono da 44.500 euro per la versione XTech e arrivano a 46.600 euro la variante Top di gamma. Grazie alla promozione da 3.500 euro proposto da Hyundai unito agli incentivi statali da 4.500 euro, il prezzo di partenza di questo SUV ricaricabile alla spina scende ad appena 36.500 euro.