F1, Haas: nuove tensioni tra Schumacher e Mazepin
Grande tensione all’interno del Team Haas fra i due giovani piloti, Mazepin e Schumacher, dopo un altro episodio di dura lotta in Francia, al Paul Ricard.
La Haas è probabilmente la vettura meno competitiva della stagione corrente di Formula 1, tuttavia la rivalità tra i due giovani piloti, Nikita Mazepin e Mick Schumacher, sta facendo discutere appassionati e addetti ai lavori. Dopo le scintille del GP di Baku, anche in Francia sulla pista del Paul Ricard, i due alfieri della scuderia motorizzata Ferrari sono stati protagonisti di una situazione al limite, quando nelle prime fasi di gara, Mazepin e Schumacher sono arrivati quasi al contatto, con il pilota russo che ha fatto scartare il tedesco verso la via di fuga, facendolo rallentare e precipitare in fondo alla classifica. Una mossa comunque giudicata positivamente dai giudici di gara, che l’hanno classificata come regolare.
Gunther Steiner fa chiarezza
Il team principal di Haas è temprato dalle mille battaglie del suo vecchio duo formato da Kevin Magnussen e Romain Grosjean, per cui il nuovo dualismo non lo stupisce, anzi lo supporta. L’italiano ha spiegato la situazione dopo l’episodio in terra francese: ”Ho parlato con entrambi e nessuno dei due si è lamentato troppo. Nikita deve attaccare in quel modo in quel punto, altrimenti non sta facendo il suo lavoro correttamente”. La poca competitività della vettura rispetto alla concorrenza, rende i due compagni di squadra i primi avversari l’uno dell’altro. La loro stagione verrà giudicata specialmente nel confronto tra i risultati ottenuti reciprocamente.
Un rapporto teso
Sul rapporto teso in casa Haas, ha detto la sua anche Nikolai Vetrov, ex manager di Sergey Sirotkin. Secondo il russo, Mazepin è in dovere di mettere in discussione il ruolo di Schumacher all’interno del team americano: ”Il capitano della squadra non è stato ancora determinato. Sono entrambi freschi e giovani. Dato che Mazepin paga, crede che non dovrebbe cedere. E in linea di principio, perché dovrebbe? Mick è un pilota, ma Schumacher è solo un cognome. Forse dovremmo aspettarci degli incidenti, ma dico solo questo: una volta che diventi un Bottas, rimarrai un Bottas”.