Honda Civic Type R Limited Edition: la prova in pista a Vallelunga
Rivista per essere ancora più veloce, la Honda Civic Type R esprime il massimo del suo potenziale nella variante Limited Edition da 50.000 euro
La Honda sta vivendo il suo momento magico in F1, e con la Civic Type R ha scritto un nuovo libro dei record nei circuiti da leggenda: Nurburging, Spa, Silverstone, e ad altri tracciati hanno visto la hot hatch nipponica primeggiare nella sfida al cronometro, e questo la dice lunga sulle sue potenzialità velocistiche. Ma evidentemente non è bastato agli ingegneri del brand giapponese, che hanno apportato una serie di migliorie alla vettura, per renderla ancora più efficace in pista.
Infatti, attraverso un recente aggiornamento sono arrivati una nuova griglia che migliora il flusso d’aria del 13%, uno splitter anteriore più ampio, i dischi freno realizzati in due componenti, in modo da ridurne l’inclinazione nei trackday, sospensioni più performanti, grazie ad una maggior rigidezza e ad una nuova elettronica di gestione, ed un servosterzo elettrico a rapporto variabile ancora più diretto. Dimenticavo, ci sono anche un nuovo volante rivestito in Alcantara ed un pomello del cambio manuale a goccia, perché ogni dettaglio può fare la differenza quando si guida al massimo!
Accanto alla versione GT, rivista anche in alcuni dettagli estetici a livello dei paraurti, ecco che debutta la Sport Line, più discreta senza la grande ala posteriore, ma sempre tremendamente efficace. I prezzi per questi due allestimenti, sono, rispettivamente di 42.900 euro e 42.400 euro, ma per i palati fini c’è anche la Limited Edition disponibile a 50.000 euro.
Limited Edition: solo 100 esemplari in Europa per 50.000 euro l’uno
In futuro sarà un raro oggetto da collezione, attualmente rappresenta la massima espressione della Civic Type R, è la Limited Edition, disponibile solamente in un “discretissimo” Sunlight Yellow, intervallato da dettagli neri quali il tetto, la presa d’aria sul cofano, le calotte dei retrovisori ed i cerchi forgiati BBS. Privata del sistema audio e d’infotainemt, e dell’aria condizionata, spogliata di diversi materiali fonoassorbenti, e con i suddetti cerchi, pesa 47 kg in meno sulla bilancia rispetto alle versioni “normali”, perché in pista le auto più leggere sono le più efficaci.
Anche avere le scarpe giuste può fare la differenza, e le Michelin Sport Cup 2 sono decisamente adatte allo scopo. L’abitacolo sfoggia dei sedili rossi che, abbinati alla livrea esterna faranno felici alcuni tifosi di una squadra della capitale, altri un po’ meno… Inoltre, sul tunnel centrale, dietro la leva del cambio c’è la placca identificativa del modello che ne certifica la natura numerata. Il volante in Alcantara, la pedaliera metallica, e il pomello del cambio completano l’effetto racing svelando una parentela con le altre varianti.
Con la Limited Edition a Vallelunga
Dopo queste premesse e con la serie quasi imbarazzante di record conquistati tra i cordoli, non c’è posto migliore di una pista per scatenare i 320 CV ed i 400 Nm della Honda Civic Type R Limited Edition. Per questo gli uomini del Brand giapponese hanno scelto l’autodromo di Vallelunga quale location per presentarla alla stampa specializzata. Non potevamo essere più d’accordo, ed io in particolare, sono arrivato di buon ora sul tracciato per poter essere uno dei primi a saltare a bordo.
L’aria è insolitamente fresca, e questo è un bene quando sai che non c’è il climatizzatore a bordo, non ha piovuto di recente, ed i mezzi deputati alle pulizie dell’asfalto hanno tolto ogni residuo indesiderato. Non rimane che indossare il casco, regolare la distanza dai comandi e partire. Ma c’è un ospite, un pilota istruttore a fianco a me; meglio, così potrò rubargli altri segreti sulle traiettorie… Luce verde sulla pit-lane e si parte, il 2 litri sovralimentato spinge forte, proprio come ricordavo, e subito noto la praticità del nuovo pomello del cambio: può sembrare un dettaglio di poco conto ma non lo è quando si ha una trasmissione manuale.
Era da un po’ che non usavo il piede sinistro, sono lontani i tempi delle doppiette, ma ben venga questo cambio old style, ci sta tutto su una sportiva, anzi, menomale che esistono ancora brand capaci di offrire un bel manuale. Oltre tutto, la frizione stacca bene e la leva è fluida e rapida negli innesti, ma è meglio concentrarsi sulle traiettorie: il curvone arriva subito, ed è il preludio di cosa mi aspetta nel giro successivo; poi ci sono le Cimini 1 e 2, e tutto il resto del circuito, comprese l’infida trincea, curva cieca a sinistra che se la conosci la sfrutti al meglio, altrimenti ti terrorizza come una telefonata a notte fonda.
Il tornantino, dove arrivi spavaldo e ti ritrovi piantato a perdere decimi che non recupererai mai più; la chicane successiva, capace di accoglierti con fare amichevole prima di masticarti e buttarti fuori pista; oppure la Roma, la curva da cui dipenderà la tua velocità in rettilineo. In tutti questi tratti, che albergano insieme sullo stesso tracciato, rendendolo uno dei più tecnici in assoluto, e per questo uno dei più affascinanti, la Civic Type R Limited Edition ha mostrato doti di stabilità in curva, di frenata, e di resistenza all’affaticamento eccezionali.
Dopo il lancio a fionda della curva Roma infatti, facendo appello a quei santi a cui ti rivolgi nei momenti di difficoltà, e pelando il gas in quinta piena, ecco che il curvone è stato digerito alla grande dal telaio, che ha assorbito le compressioni, si è fatto beffa delle accelerazioni laterali e mi ha consentito di sfruttare il tratto successivo in pieno fino alle citate Cimini. Sul misto poi, in appoggio la Type R non ha mai mollato la presa, prendendosi solamente qualche licenza di movimento al posteriore nelle staccate più violente.
Il sottosterzo non è stato pervenuto, e quando si parla di una trazione anteriore da 320 CV impegnata in pista non è così scontato… Giro dopo giro ho osato sempre di più, l’ho provocata, ma il risultato è stato quello di incrementare la velocità in ingresso curva e di moltiplicarla in uscita. A fine turno, dopo una mattina impegnativa, la hot hatch di Casa Honda non era per niente stanca, io si però, e di colpo tra casco, mascherina, e finestrini chiusi ho realizzato che era meglio fare una pausa.
Alla fine i 47 kg in meno si sentono e per un trackday possono essere utili ai fini di una guida più affilata; altre case hanno fatto una scelta diversa, togliendo i sedili posteriori e lasciando il climatizzatore, sono filosofie di pensiero, in ogni caso la Limited Edition è un oggetto raro, e con 100 esemplari prodotti per l’Europa può vantare un’esclusività che fa la differenza.