Formula 1, GP di Gran Bretagna: top e flop
Scopriamo i top ed i flop del GP di Gran Bretagna che ha riportato la Mercedes in corsa per i due titoli mondiali
Sono diverse le tematiche che riguardano il GP di Formula 1 di Gran Bretagna in cui non sono mancati top e flop clamorosi che andiamo a scoprire in questo approfondimento post gara.
Red Bull Flop: bocciata tutta la squadra in un GP sciagurato
La Red Bull ha “toppato” in pieno a Silverstone: cadute di stile, corsa impostata male, e spirito marcatamente antisportivo! Iniziamo con Max Verstappen, al quale spesso si perdona molto, che è stato ridimensionato da un Hamilton a corto di pazienza e costretto a mostrare i muscoli per non passare da bollito, da rassegnato, e per non perdere l’ultimo treno mondiale.
L’olandese ha tenuto l’acceleratore aperto, ha affrontato la curva incriminata come se fosse da solo, solamente che Hamilton era lì, e la toccata gli è stata fatale, come lo è stata in altre occasioni per Lewis, ma la reazione di tutto il team, anche alla penalità emessa dai commissari, ha fatto passare la faccenda come una sorta di lesa maestà.
Ma non siamo in F1? Non siamo nel più competitivo campionato motoristico esistente? D’accordo la sicurezza, tutti eravamo preoccupati per Max, ma se è lui a non pensare per primo alla sua incolumità cercando lo scontro poi non può lamentarsi se qualcuno osa tenergli testa. Per fortuna il numero 33 sta bene, ma le sue parole via Twitter, in cui accusa Hamilton di festeggiare mentre lui è all’ospedale, suonano come un rimandare la resa dei conti che sarà inevitabile. In un attimo comunque si è dimenticato di Imola e dei suoi trascorsi, si vedano anche quelli con Leclerc, Max va sempre al Max, nel bene e nel male. É un pilota fantastico, ed ha una grinta incredibile, ma non sempre il suo atteggiamento dominante lo ripaga.
Veniamo poi al capitolo Perez, il messicano è stato autore di un testacoda nella sprint qualifying che lo ha costretto a partire dal fondo, poi è stato sacrificato per togliere ad Hamilton il giro più veloce in gara e così non ha portato a casa nemmeno 1 punto in un weekend dove è stato talmente inferiore a Verstappen da sembrare un rookie piuttosto che un driver esperto. Infine, ecco Marko che la spara grossa, al punto da voler chiedere alla FIA la sospensione di Hamilton per il prossimo GP, ma stiamo scherzando?
La politica entra a gamba tesa in F1 e questo non va bene; inoltre, il rischio è quello di rendere ancora più tesi i rapporti tra due piloti che, se sollecitati, non si tirano indietro, e di provocare scontri ancora più pericolosi. Questa volta è andata bene, ma in futuro le conseguenze potrebbero essere peggiori, meglio distendere i toni. La Red Bull ha sbagliato, in tutto, e, fatto ancora più grave, ha reagito un’arroganza calcistica che ha poco a che fare con la F1. Certo, l’atteggiamento di Wolff non ha aiutato, perché spingere i commissari a consultare una mail sulla telemetria vale a dire forzare la mano, e tutti dovrebbero darsi una calmata, ma la Red Bull a Silverstone ha perso e deve accettarlo, l’importante è che Verstappen non abbia subito danni fisici.
Hamilton Top: il campione del mondo è tornato protagonista
Non deve essere stato facile per Hamilton digerire i recenti successi della Red Bull e non replicare agli attacchi in pista di Verstappen che ogni volta che ha potuto non ha mai mollato l’acceleratore, così Hummer ha lavorato sodo, ha passato più tempo la simulatore che un 12enne davanti alla Playstation, e ha rispolverato quella grinta agonistica che non si vedeva dai tempi di Rosberg in Mercedes. Quindi, sabato ha corso senza strafare e poi domenica è partito all’attacco cercando di sorprendere Verstappen fino alla toccata fatale che ha eliminato l’olandese dalla gara.
Ora, c’è un concorso di colpa, perché Hamilton ha alleggerito il gas ma non era totalmente affiancato, mentre Verstappen ha chiuso con cattiveria e questa volta ci ha rimesso con gli interessi, rischiando anche la propria incolumità. E’ successo, lo scontro era nell’aria, troppe volte i commissari sono stati benevoli con Max e troppe volte Hamilton ha evitato lo scontro, ma stavolta il pilota Red Bull non ha accettato il fatto di avere un ritmo inferiore ed ha provato a resistere a tutti i costi, un comportamento che non sempre paga, soprattutto quando si è in lotta per il mondiale, e la penalità di 10 secondi, al di là del pensiero esotico di Marko, forse è stata troppo per Hamilton perché si è guardato più alla conseguenza dell’impatto che alla manovra che l’ha generato.
Detto ciò, il campione del mondo ha guidato con una grinta incredibile, ha scontato la sua penalità e sì, forse irrispettosamente, ha festeggiato. Ecco, magari avrebbe dovuto avere un atteggiamento più riguardoso nei confronti del rivale, ma recuperare 10 secondi e superare Leclerc a 3 giri dalla fine gli ha ridato una gioia agonistica difficile da controllare. A Silverstone è stato semplicemente il migliore, il resto sono chiacchiere da bar, e gli insulti razzisti ricevuti sui social a seguito del contatto con Verstappen sono assolutamente da condannare!
Leclerc Top: prestazione pazzesca, ma quelle dichiarazioni…
Leclerc ci ha fatto sognare, il pilota Ferrari quando si ritrova davanti è veramente incredibile, e solo la Mercedes più in forma del mondiale 2021 guidata da un 7 volte campione del mondo è riuscito a superarlo a fine gara. Il suo secondo posto di questi tempi a Maranello vale come una vittoria, e la monoposto non è così male come in molti continuano a ripetere, per cui c’è speranza di vedere altri podi, ma soprattutto per la rivoluzione regolamentare del 2022.
Intanto c’è un pilota da coccolare, per farlo resistere alle sirene della Red Bull, magari fornendogli una vettura competitiva come quella del 2019. In un weeknd perfetto, Leclerc ha pagato la sua voglia di vincere a tutti i costi, ed è stato inutile dichiarare di aver dovuto desistere per non rischiare di fare la fine di Verstappen, Hamilton ne aveva troppo di più, e l’avrebbe superato, non era una replica del duello di Monza, quando la Ferrari aveva più motore, ieri in due giri erano troppe le opzioni per Hamilton. Ma questo dimostra il carattere di Charles, e sperare per il futuro.
Norris Flop: un quarto posto che sa di sconfitta
Lando Norris ci ha abituato troppo bene di recente, ci ha fatto sognare, e a Silverstone pensavamo di vederlo quantomeno sul podio. Invece è partito dietro Leclerc, è arrivato quarto e si è portato dietro Ricciardo che lo ha sempre seguito da vicino. Nella gara di casa, il simpatico inglese era chiamato all’impresa, ma ha corso sotto tono, senza replicare quelle prestazioni che in Austria l’hanno fatto balzare aglio onori della cronaca. Alla fine il bicchiere è mezzo pieno, ma per chi era abituato a vederlo straripante, il weekend non è andato certo per il verso giusto. Attendiamo un pronto riscatto in Ungheria, ma occhio al ritorno di Ricciardo…
Vettel Flop: gara da dimenticare
Mentre Stroll continua ad andare a punti con prestazioni lineari che non fanno gridare al miracolo ma nemmeno storcere il naso, Vettel è sempre in viaggio alla ricerca di se stesso. Purtroppo però il 4 volte campione del mondo, tranne dei brevi exploit, raramente riesce ad incidere. D’accordo, è bravo a gestire le gomme, e ci mancherebbe, ma poi quando c’è da piazzare la zampa vincente risulta non pervenuto. Anche a Silverstone non è stato esaltante: nella qualifying race è risultato fin troppo morbido nel confronto con Alonso; mentre in gara si è girato da solo, e sono riapparsi i fantasmi del periodo Ferrari. Non ci siamo, ma il campionato è ancora lungo, per cui speriamo di ritrovare un protagonista che manca da troppo tempo alla F1 nella sua forma migliore.
Alonso Top: la grinta di un ragazzino!
Nando continua a stupire, la sua breve flessione sembra un lontano ricordo, e dopo Silverstone pare aver fugato totalmente i nostri dubbi! In pista ha dimostrato quella grinta abbinata alla qualità che è il suo marchio di fabbrica. Nella corsa breve ha recuperato 4 posizioni in griglia, è stato semplicemente il migliore, e poi in gara ha maturato una settima posizione che rappresentava il massimo risultato possibile per la sua Alpine, visto che Ocon è arrivato nono. Se inizialmente poteva essere considerato un “vecchietto” tra i giovani, adesso è una sorta di Benjamin Button, e se l’Alpine migliorerà l’anno prossimo potrebbe rendere la vita difficile persino ad Hamilton e Verstappen!
Russell Flop: in gara continua a deludere
Cosa accade a Russell in gara? Il mistero inizia a far breccia anche nella mente di Toto Wolff. Tutti si aspettavano il suo annuncio in Mercedes a Silverstone, e forse questo ha distolto le attenzioni di George dal suo lavoro in pista, ma la comunicazione non c’è stata, Bottas è stato il perfetto assistente di Hamilton e, in corsa, Russell non ha fatto vedere, per l’ennesima volta, quello che ha mostrato nel giro secco durante le prove cronometrate.
Che sia un fuoriclasse è fuori discussione, ma c’è bisogno di più concretezza nei momenti importanti per meritare il sedile di un top team. Le chance non mancheranno nel prosieguo del campionato, ma nel box della Stella iniziano a spazientirsi, Bottas ha ritrovato motivazioni, e così il percorso di approdo in Mercedes per Russell sta diventando più impervio di quanto si potesse pensare 2 GP fa.