Home Motorsport Formula E Formula 1: 1,8 milioni di dollari di danni per la Red Bull di Verstappen

Formula 1: 1,8 milioni di dollari di danni per la Red Bull di Verstappen

Horner e la Red Bull valutano l’eventualità di richiedere ulteriori penalità per Hamilton dopo l’incidente nel GP di Gran Bretagna

La Red Bull non ci sta, le lattine volanti sono uscite dal GP di F1 Silverstone con zero punti, una monoposto distrutta e Verstappen in ospedale dopo l’incidente con Hamilton alla Copse ad inizio gara. L’episodio è stato trattato dal web, dai social, ed è diventato argomento da bar, anche se qualcuno si è fatto trasportare a tal punto da rivolgere insulti razzisti al campione del mondo. Insomma, il duello in pista si è infiammato, ma tutto quello che è accaduto dopo ha contribuito a gettare benzina sul fuoco.

Horner valuta la possibilità di richiedere una revisione della penalità inflitta ad Hamilton

Un fuoco che nelle vene di Horner, il team principal della Red Bull ancora arde a giudicare dalle sue ultime dichiarazioni nelle quali afferma, senza mezzi termini, di valutare l’eventualità di richiedere una penalizzazione più pesante per il pilota della Mercedes. Secondo il punto di vista della squadra di Verstappen infatti, bisogna considerare anche il danno economico di 1,8 milioni di dollari che andrà ad influire in maniera importante sul budget cup del team di Milton Keynes.

Il team principal della Red Bull ne ha per tutti

Inoltre, Horner torna sui festeggiamenti di Hamilton, ritenendo che la Mercedes avrebbe dovuto avvisare il suo pilota della situazione medica di Verstappen al momento dell’arrivo, ma ne ha ancora per lo stesso campione del mondo che, secondo Horner, a Silverstone avrebbe cambiato atteggiamento, divenendo predatore dopo essere stato a lungo una preda in questo campionato, al punto da prendere la Copse in un modo anomalo che, in caso di mancata collisione, avrebbe dato un altro esito alla gara, in cui non avrebbe più raggiunto Verstappen.

Non è finita comunque, perché il team principal della Red Bull si è scagliato anche contro Toto Wolff, con il quale ormai è guerra aperta, definendone scorretto l’operato a seguito dell’incidente, in quanto il suo pari ruolo in Mercedes avrebbe cercato di comunicare con i commissari di gara prima che questi emettessero un verdetto.

Una tensione che non fa bene alla Formula 1

Certo, lo stato d’animo di Horner è comprensibile, con i campionati riaperti, il pilota di punta frastornato ed una monoposto da ricostruire, ma l’accanimento dimostrato verso una questione che ormai risale a due weekend fa, non giova all’immagine della Formula 1 e non giova alla Red Bull, perché si sta pensando più ad una vendetta sportiva che al campionato ancora lungo ed impegnativo.

Inoltre, seppur rivendicando i propri diritti, mette in discussione l’operato degli stessi commissari di gara, i quali hanno avuto modo di prendere la loro decisione, e sarebbe come cercare di cambiare il verdetto di una partita a seguito delle decisioni dell’arbitro. La speranza è che questo stato d’animo non porti ad azioni in pista che possano mettere a repentaglio la salute dei piloti, perché Hamilton ha capito che con Verstappen non può permettersi di essere timido o conservativo, mentre l’olandese non si è mai tirato indietro in un duello ruota a ruota, per cui la tensione in pista è già alta e non ha certo bisogno di essere alimentata ulteriormente.

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