F1: Hamilton dona 20 milioni di sterline per combattere il razzismo
La cifra finanzia il nuovo progetto benefico del pilota inglese contro il razzismo e la discriminazione delle minoranze denominato Mission 44
La Formula 1 torna in pista nel prossimo fine settimana in Ungheria, ma uno dei protagonisti assoluti, Lewis Hamilton, è di nuovo alla ribalta della cronaca, non per la sua rivalità con Verstappen, ma per la sua grandissima sensibilità alle tematiche del razzismo e delle minoranze.
20 milioni di sterline per il progetto Mission 44
Il campione del mondo ha messo sul piatto qualcosa come 20 milioni di sterline, oltre 23.500.000 euro al cambio attuale, per finanziare il suo nuovo progetto, denominato Mission 44, nato per combattere il razzismo e la discriminazione delle minoranze. Insieme alla Mercedes il pilota più titolato tra quelli in attività, si è impegnato concretamente su queste tematiche alle quali risulta particolarmente sensibile.
Non a caso dallo scorso anno ha convinto il team a cambiare la livrea delle monoposto passando dall’argento al nero, proprio in omaggio al movimento Black Lives Matter. Emblematici sono i suoi inginocchiamenti prima dei gran premi, un gesto che invita a far compiere anche ai suoi colleghi.
Una risposta concreta agli insulti ricevuti dopo Silverstone
Questa notizia, apparsa dopo il GP di Silverstone, che a seguito dell’impatto con Verstappen ha portato diversi detrattori di Hamilton ad insultarlo sui social, anche attraverso epiteti razzisti, è il segnale che è necessario fare qualcosa di concreto per combattere un atteggiamento intollerabile.
Così, lo sportivo automobilistico per eccellenza ha dato il suo contributo, anche dal punto di vista materiale, rispondendo in maniera efficace anche a coloro che, in maniera incomprensibile, hanno visto il suo inginocchiarsi prima delle gare come un gesto per richiamare l’attenzione su di sé, come se non avesse già abbastanza…
Un campione che va oltre le gare
Il gesto di Hamilton sottolinea la capacità del campione inglese di andare oltre il suo ambiente altamente competitivo, di riuscire ad inquadrare le problematiche della società contemporanea, e di sfruttare con grande consapevolezza la visibilità del suo ruolo per lanciare messaggi importanti alla collettività. Nessuno si stupirebbe se in futuro, questa sua lungimiranza, unita alla sua filantropia, lo portasse ad assumere un’importante carica politica.