Alfa Romeo: dal 2027 i nuovi modelli saranno solo elettrici
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Appassionati del Marchio Alfa Romeo, orfani della 4C e della 8C Competizione, ammiratori della Giulia ed estimatori della Stelvio, sedetevi, prendete un ampio respiro e poi aprite gli occhi a quella che sarà la nuova realtà del Biscione dal 2027: una produzione di modelli esclusivamente elettrici.
Sparisce la tradizione motoristica del brand?
Dai 12 e gli 8 cilindri che equipaggiavano le vetture da corsa di un tempo, passando per i più recenti 6 cilindri Busso, al frazionamento 1.750 cc che ha fatto storia e che è stato scelto, nella sua ultima variante, anche per sportivissima 4C, quanti motori sono stati sviluppati con successo dall’Alfa Romeo? Anche di ampia diffusione, come i Twin Spark con cilindrate 1.6, 1.8 e 2.0, oppure i piccoli e potenti boxer arrivati fino alla cilindrata di 1,7 litri che, su auto come la 33 berlina, regalavano prestazioni fuori dalla media.
Uno degli aspetti caratteristici di queste unità, era un sound unico, quello che non si potrà più ascoltare dal 2027 sulle auto nuove del Biscione, visto che saranno esclusivamente elettriche. Quindi cosa rimarrà dell’emozione di guidare un’Alfa Romeo? Un telaio bilanciato? Una tenuta di strada irreprensibile? D’accordo, l’elettrico rappresenta il futuro, ma siamo sicuro che gettare al vento la tradizione motoristica sia la scelta giusta?
Il cambio di rotta passerà per i due SUV Tonale e Brennero
La transizione verso l’elettrico puro comunque non sarà immediata, e ci mancherebbe, visto che al momento è difficile prevedere se le auto elettriche saranno realmente le protagoniste del mercato di domani. Sono ancora tanti gli interrogativi su questi mezzi, sulla rete per l’approvvigionamento dell’elettricità, e sull’effettivo apprezzamento della clientela verso auto che necessitano di un certo stile di guida e di un utilizzo ponderato per dare il meglio delle loro performance a livello di autonomia e per quanto concerne la ricarica.
Oltretutto, il mercato deve sostenerle con incentivi corposi altrimenti il loro costo diventa piuttosto elevato se confrontato con modelli analoghi con alimentazione ibrida. In virtù di tutto questo, Alfa Romeo passerà all’ibrido plug-in con la Tonale, che arriverà nel 2022, e poi, con la Brennero, altro SUV che dovrebbe essere lanciato nel 2023, proporrà la prima elettrica pura. Dopo di che, dal 2027, ci saranno solo auto realizzate su piattaforme specifiche pensate esclusivamente per l’alimentazione elettrica.
Una scelta che paga le strategie sbagliate degli ultimi anni
Se siamo arrivati a tutto questo, è anche per via di strategie commerciali poco lungimiranti. Non a caso negli ultimi anni la Giulia è arrivata con grande ritardo e, in un segmento poco apprezzato dal mercato, pagando oltre tutto lo scotto della mancanza di una variante wagon: essenziale per le flotte aziendali. Forse la Stelvio avrebbe meritato la precedenza, considerata l’assenza prolungata del Brand tra le proposte a ruote alte, e anche la Tonale sta arrivando dopo un’attesa a dir poco estenuante.
Inoltre, la Giulietta, che ha retto le vendite del Biscione per tanti anni, è rimasta sul mercato senza essere praticamente rinnovata, se non per alcuni aspetti marginali, mentre la MiTo, prima osannata come l’anti-MINI, è caduta nel dimenticatoio pur avendo i suoi estimatori. Andando a ritroso invece, i segnali di un nuovo declino sono arrivati da altri modelli di poco successo come la 159 e la Brera, i primi ad invertire una ripresa che si era palesata in maniera evidente mediante la 147 e la 156. Adesso bisogna far quadrare i conti, investire verso nuove tecnologie, utilizzando anche l’esperienza di altri Marchi del Gruppo Stellantis, provvidenziali in questo processo di elettrificazione, ma cosa ne sarà del DNA Alfa Romeo?