Ferrari Enzo: esemplare da vetrina venduto a 3,2 milioni di euro
L’auto di colore Rosso Scuderia ha percorso solamente 568 km e si presenta in condizioni pari al nuovo.
Per tutti gli appassionati la Ferrari Enzo è un’auto dal fascino incredibile, già nel nome era scritta la sua missione, aggiungeteci la presenza del V12 aspirato, un design estremo con le porte che si aprono verso l’alto, ed ecco che per molti è subito diventata una delle rosse più incredibili di sempre. Oggi più che mai, con l’elettrificazione che incombe e la sovralimentazione che è diventata regola, è ancora più desiderabile, ma la rarità degli esemplari prodotti rende la sua ricerca, ed un eventuale acquisto, particolarmente costosi. Ne sa qualcosa un fortunato acquirente, che è riuscito ad accaparrarsi un esemplare in condizioni da vetrina per l’equivalente di 3,2 milioni di euro, al termine di una trattativa privata.
Ha percorso appena 568 km ed è verniciata nel raro Rosso Scuderia
Se è già difficile trovare una Enzo in vendita, considerando che chi la possiede la custodisce gelosamente mentre vede il suo valore crescere di giorno in giorno, ancora più raro è imbattersi in un esemplare di colore Rosso Scuderia, come quello in questione, e ancora più improbabile, quasi un’impresa, trovarne uno che ha all’attivo appena 568 km. Ecco, la vettura oggetto dell’articolo ha percorso solamente questa breve distanza, e il suo V12 da 660 CV si è appena sgranchito i pistoni in tutti questi anni. Infatti, considerando che la Enzo è stata prodotta dal 2002 al 2004, in appena 400 esemplari, è chiaro che quella venduta per 3,2 milioni di euro ha trascorso la maggior parte del suo tempo in un garage, magari sotto un telo protettivo.
Solo la Enzo donata al Papa ha ottenuto una valutazione superiore
Nonostante la cifra impressionante raggiunta in questa vendita privata, la Enzo aveva già stabilito un record più alto in precedenza; infatti, in occasione di un’asta, un esemplare toccò il valore di ben 5,1 milioni di euro. Si trattava di un’auto dalle caratteristiche uniche, visto che era stata donata al Papa Giovanni Paolo II, e che era ultima prodotta.