RitornoalFuturo: passato, presente e futuro con Mercedes
Al volante della prima ed ultima Classe E sull’Autostrada del Sole: quanto è cambiato (e quanto cambierà) il mondo dell’auto
Mercedes #RitornoalFuturo – Dal passato al presente, con uno sguardo al futuro. I 50 anni dell’Autostrada del Sole sono stati presi come spunto da Mercedes per parlare di come si è evoluta la mobilità a quattro ruote nell’ultimo mezzo secolo: auto, ma non solo, anche veicoli commerciali e truck. Insomma, l’intera gamma della casa della Stella. Una vera e propria rivoluzione, sotto tutti i punti di vista: dall’estetica alla tecnologia, arrivando alla sicurezza.
Dalla 280 SE alla nuova Classe E sulla A1
Un cambiamento che ho potuto testare direttamente al volante, appunto sull’A1, prima sul ‘vecchio’ tratto panoramico ed appenninico, poi sulla nuova Variante di Valico. Ho iniziato l’esperienza però da passeggero, su una 280 SE Coupé del 1968: una vettura storica, in cui si respira subito l’aria d’epoca: non sono presenti le cinture di sicurezza, il cambio è a quattro marce, non c’è lo specchietto a destra ed il volante è molto più grande, rispetto a quelli utilizzati sulle vetture attuali. La vettura, essendo di quasi 50 anni, regala comunque un più che discreto comfort.
Arriva il momento del cambio guida e di mettermi finalmente al volante: la vettura con cui effettuo i chilometri sulla Variante di Valico, fino all’uscita di Badia, è una Classe E (W124) del 1986, quindi di una ventina d’anni più recente. Ed il progresso si inizia già a vedere: sono presenti alcuni comfort ora piuttosto scontati su un’auto, soprattutto del livello di Mercedes, come il condizionatore o la radio (con le ormai storiche cassette), ma ripensando a 30 anni fa non lo erano. I sedili sono più confortevoli, seppur ovviamente non al livello delle vetture attuali, il motore 2.5 da 90 CV ha una buona risposta, anche se la cosa più sorprendente è forse la silenziosità della vettura, anche viaggiando ad una velocità di oltre 100 km/h.
Il test drive lo chiudo al volante dell’ultima generazione della Classe E, per l’ultima quarantina di chilometri fino all’autogrill di Cantagallo. Facendo il cambio, sembra davvero di essere in un altro mondo, anche se alla fine stiamo parlando di una trentina d’anni, non di secoli. A partire dalle linee più arrotondate ed eleganti, i sedili ergonomici, il numero di pulsanti sul volante (sulla 280 SE e sulla W124 ci sono solo le leve per i tergicristalli) ed il cruscotto, con il grande display ed il quadro strumenti completamente digitali. Ovviamente anche la guida è decisamente più confortevole, mentre i numeri che ci fornisce Mercedes sono davvero clamorosi: dalla W124 all’attuale Classe E, con un pieno su serbatoio di 60 litri, si è passati da un’autonomia di 840 agli attuali 1.560 km. Praticamente il doppio.
CASE: l’acronimo del futuro
Non solo passato e presente, come dicevamo, ma si è parlato anche di futuro, con il nuovo acronimo del marchio della Stella: CASE. Cosa significa? Connected, Autonomous, Shared e Electric, il tutto unito nella nuova famiglia EQ. Mercedes, infatti, nei prossimi 20 anni prefigura una nuova rivoluzione nel mondo della mobilità, proprio seguendo questi concetti. Le vetture saranno connesse tra loro, con la tecnologia Car-to-X, in modo da poter comunicare e compiere un’ulteriore passo verso la prevenzione degli incidenti stradali.
Le auto autonome sono il futuro e lo sappiamo, visto che tante case automobilistiche (e non solo) stanno lavorando in questa direzione, così come lo sta facendo Mercedes, già inserendo anche numerosi sistemi di assistenza alla guida, che prefigurano la guida senza conducente. La condivisione sarà un altro tema caldissimo: già lo stiamo vedendo con il car sharing, che sta avendo grande successo nelle città italiane, ma ci sarà un’ulteriore evoluzione con il noleggio tra privati.
“Tra un po’ di anni, avremo l’auto condominiale”, dicono dalla casa della Stella, esasperando al massimo questo concetto. Parlando di elettrico, c’è appunto la nuova famiglia EQ, presentata in versione concept all’ultimo Salone di Parigi. La vettura è ispirata alle forme di un SUV Coupé sportivo ed anticipa la nuova famiglia di auto a trazione elettrica a batteria. Ha un’autonomia di 500 chilometri e mantiene i punti di forza della Stella: sicurezza, comfort, funzionalità e connettività. Insomma, un ulteriore passo verso il futuro.